ESCLUSIVA - La sfida di Pace: "Farò ricredere chi non ha avuto fiducia in me!"

Pubblicato ieri ore 19
26.07.2015 07:17 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - La sfida di Pace: "Farò ricredere chi non ha avuto fiducia in me!"

Nell'annata da urlo della Primavera di Inzaghi, risaltano le sue geometrie, i suoi tocchi morbidi, la sua visione di gioco. Lorenzo Pace è stato uno dei protagonisti assoluti della baby Lazio, l'assist al bacio per l'incornata di Rossi nei quarti delle Final Eight è solo una delle tante giocate risolutrici. Dopo il tricolore sfumato ai calci di rigore contro il Torino, il regista classe '95 s'è ritrovato senza contratto, la Lazio lo ha lasciato libero di cercarsi una squadra. Oggi Lorenzo si gode le meritate vacanze prima di tornare a correre sul prato verde, la redazione de Lalaziosiamonoi.it lo ha intervistato per parlare di progetti futuri e dei successi ottenuti con la Primavera.

Come procede la tua estate?

“Mi sto godendo le vacanze, a breve deciderò il mio futuro. A fine campinato sono rimasto svincolato, non l'ho presa benissimo. La Lazio non crede che io possa tornare utile in futuro”.

Quali sono le squadre interessate a te?

“Mi hanno cercato la Lupa Roma e il Fondi, che è in Serie D. Anche L'Aquila Calcio ha fatto un sondaggio per me. Il mio desiderio è quello di evitare la D, vorrei giocare nel calcio professionistico. In settimana parlerò con il mio agente e prenderò una decisione”.

Facciamo un passo indietro e torniamo all'annata della Lazio Primavera. A inizio anno in pochi vi davano credito...

“Sì, nessuno ci considerava tra le favorite. Abbiamo perso col Napoli e in casa col Bari, ma dopo il pareggio nel derby ci siamo resi conto della nostra forza. La vittoria della Supercoppa e della Coppa Italia all'Olimpico contro la Roma sono state ulteriori iniezioni di fiducia. Lo Scudetto è sfumato solo ai calci di rigori”.

Che emozione è stata affrontare la Roma all'Olimpico?

“Fin da piccolo sognavo di giocare in quello stadio, realizzare questo sogno e per di più vincere la Coppa Italia contro la Roma ha reso tutto più bello. Mi ricordo perfettamente gli attimi successivi al fischio finale, quando ci siamo abbracciati. Nessuno si aspettava che riuscissimo a ribaltare il risultato dell'andata”.

Con Inzaghi hai sempre avuto un rapporto speciale...

“Lo conosco dagli Allievi Regionali, con lui ho sempre giocato. Quando è arrivato l'anno scorso in Primavera mi ha dato molto spazio, per me è più di un allenatore. Mi dice sempre di non aver paura, di farmi dare la palla per far giocare la squadra”.

Chi sono i compagni con cui hai legato di più?

“Oikonomidis vive come me ad Anguillara, io sono in hotel mentre lui ha preso casa. Usciamo spesso insieme. Anche con Pollace e Silvagni ho un bel rapporto, sono quattro anni che giochiamo insieme”.

E in prima squadra c'è un giocatore che hai eletto come tuo mentore?

“Alvaro Gonzalez, mi ha dato sempre tanti consigli”.

Con Pioli hai mai parlato?

“Sì, è un bravo allenatore e una brava persona. Ci sa fare con i giovani, basta vedere l'ascesa di Cataldi. Pioli dimostrerà anche in questa stagione di essere un grande allenatore”.

Avete mai avuto la sensazione che Inzaghi stesse per lasciare la panchina della Lazio Primavera?

“Sì, perché ha vinto quasi tutto e avrebbe potuto lasciare da vincente. Adesso sarà dura ripetersi. Io credo che almeno fino a dicembre rimarrà, poi magari troverà una panchina di Serie B. L'ho sentito recentemente e mi ha detto che aveva diverse proposte. Sono stato anche un po' sfortunato perché magari se fosse andato ad allenare in Serie B mi avrebbe portato con lui”.

Se dovessi puntare su un tuo compagno di squadra, che nome faresti?

“Punterei su Murgia, è un ragazzo che lavora sempre al 100% e non si monta mai la testa: farà strada”.

Final Eight, quarto di finale contro l'Inter. Nessuno credeva nella vostra impresa, ma poi in campo...

“Sulla carta l'Inter era la favorita, in molti la consideravano la più forte d'Italia. Nel primo tempo ci hanno massacrato, poi però sono crollati fisicamente. Noi siamo cresciuti e l'abbiamo spuntata, siamo stati bravi e fortunati”.

Nelle Final Eight è esploso Alessandro Rossi, che giocatore è visto da vicino?

“Se mi avessero detto a inizio stagione di puntarci dei soldi, lo avrei fatto. In ritiro vinceva le partite da solo, poi durante l'anno ha trovato poco spazio e non è riuscito a incidere entrando a gara in corso. Nelle finali è esploso, se siamo arrivati a giocarci lo Scudetto è grazie a lui. Dimostrerà quanto vale nella prossima stagione”.

Quanto vi è dispiaciuto non partecipare a un torneo prestigioso come il Viareggio?

“Molto, ma la società ci è rimasta male per come ci hanno trattato e per le condizioni in cui versavano i campi. Peccato, è una vetrina importante e non mi sarebbe dispiaciuto disputarlo”.

Capitolo nazionale. Tu hai origini indonesiane, arriverà prima o poi la convocazione?

“Io dovevo essere convocato dall'Indonesia, poi sono subentrati dei problemi. Mi serviva la doppia cittadinanza per giocare, ma lì non la concedono e quindi sarei dovuto diventare cittadino indonesiano. Questo avrebbe comportato delle problematiche in Italia, non mi sarebbe convenuto”.

Che obiettivo ti sei posto per la tua carriera?

“Il mio sogno è giocare ai massimi livelli e far ricredere chi non ha avuto fiducia in me”.