ESCLUSIVA - Lombardi: “Trapani, ti conquisterò! Futuro? Sogno lo scudetto con la Lazio”

13.09.2014 09:00 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Lombardi: “Trapani, ti conquisterò! Futuro? Sogno lo scudetto con la Lazio”
© foto di Lalaziosiamonoi.it

A Trapani per crescere, per misurarsi con il calcio dei grandi e tornare tra un anno alla Lazio ormai maturo. Sulla scia di Danilo Cataldi, diventato giocatore vero con la maglia del Crotone, Cristiano Lombardi ha salutato la Capitale per approdare in Sicilia. Dopo aver collezionato 49 presenze (condite da 22 gol) e conquistato uno scudetto e una Primavera Tim Cup, il classe '96 ha svestito il biancoceleste per indossare la casacca granata. Ha spiccato il volo, troppa era la voglia d'imporsi, di dimostrare a tutti il suo valore. La redazione de Lalaziosiamonoi.it è andata a intervistare proprio l'esterno d'attacco che ha fatto le fortune di Bollini prima e Inzaghi poi. Tra obiettivi presenti e sogni futuri, ecco il Lombardi pensiero. 

Come è iniziata questa nuova esperienza con il Trapani?

“Bene, finalmente sono finiti questi due turni di squalifica che mi portavo dietro dalla scorsa stagione (dal derby nei quarti delle Final Eight, ndr). Ho avuto anche un piccolo problema muscolare ma adesso ho ripreso a lavorare con il resto della squadra. Fisicamente mi sento bene, non sono ancora al top ma ci sto arrivando pian piano. Con i ragazzi della squadra mi trovo bene, quindi per adesso va tutto alla grande”.

Quanto è diversa la preparazione che hai fatto questa estate rispetto a quella degli anni passati in Primavera?

“Sicuramente è molto più impegnativa trattandosi di un'ottima squadra e di una categoria importante come la Serie B. Ma noi giovani non ci siamo fatti trovare impreparati, abbiamo tenuto botta come i grandi”.

Mister Boscaglia è solito giocare con il 4-4-2 mentre tu ti esprimi al meglio come esterno d'attacco in un 4-3-3. Credi che riuscirai ad adattarti?

“Noi abbiamo un principio di 4-4-2 che però molto spesso adattiamo al 4-3-3, siamo una squadra che gioca molto sugli esterni e ci piace fare la fase offensiva”.

Che rapporto si è creato con l'allenatore?

“Un buon rapporto, ma è così con tutti i giocatori. È una persona molto umana, stringe legami forti con tutti”.

Oltre al Trapani c'erano altre squadre su di te?

“Sì, altre società di Serie B e Lega Pro si sono interessate a me, ma il Trapani è stata la prima squadra che mi ha cercato. Con il direttore ci siamo subito trovati, ho intravisto un gran progetto e quindi sono venuto qui”.

Che obiettivo si è prefissato il Trapani?

“Per prima cosa la salvezza, restare in Serie B è la cosa più importante. Poi magari fare meglio dell'anno scorso e quindi raggiungere i play off”.

Che idea ti sei fatto della tifoseria del Trapani?

“È una tifoseria molto calda, poi da quando hanno avvicinato la Curva e l'hanno messa dietro la porta si fa sentire ancora di più. Per ora non ho avuto un grande rapporto con i tifosi perché non ho mai avuto modo di giocare ed essere in campo a causa della squalifica, ma da adesso in poi le cose cambieranno”.

Cosa è mancato alla tua Lazio Primavera per arrivare sino in fondo alle ultime Final Eight?

“Innanzitutto c'è stato il grande errore commesso da me e da Minala ai quarti contro la Roma, quando ci siamo fatti squalificare. Sia noi che Serpieri – infortunato – eravamo assenti contro il Torino, questo mi lascia l'amaro in bocca. Mi porterò dietro questa delusione perché tenevo moltissimo a quel gruppo, volevo ripetere l'impresa dell'anno prima. Eravamo ancora più forti, ma ci è mancata quella cattiveria che ha permesso al Chievo di vincere il titolo”.

Se dovessi scegliere un'istantanea del periodo trascorso alla Lazio?

“Sinceramente un gruppo come quello che ho trovato in Primavera non credo sia possibile ritrovarlo altrove. Oltre che compagni di squadra siamo stati degli amici, dei fratelli fuori dal campo. Sono stati due anni stupendi”.

Il rapporto con Inzaghi com'era?

“C'è una sorta di amore e odio (ride, ndr). Ogni tanto l'ho fatto andare fuori di testa come in occasione del derby. Ci sentiamo spesso anche in ottica futura: mi piacerebbe davvero molto riaverlo un giorno come mister”.

Magari in prima squadra...

“Questo sarebbe il mio sogno, non ci sarebbe niente di più bello”.

Di Bollini che ricorda hai? E che differenze ci sono tra lui e Inzaghi?

“È preparatissimo sulla tattica, in Italia questo non è da sottovalutare. Inzaghi oltre che essere bravo sul piano tecnico-tattico, è un grandissimo motivatore, lo è stato soprattutto per me”.

Con mister Inzaghi avete avuto modo di parlare delle nuove leve che giocheranno quest'anno in Primavera?

“Lui sapeva che non avrebbe ritrovato un gruppo come il nostro, che dovunque andava dominava. Mi ha parlato bene dei nuovi arrivi, la Lazio si farà valere anche quest'anno, ne sono sicurò”.

In Primavera sono rimasti Pace, Pollace, Silvagni e Oikonomidis: tutti ragazzi del '95. Le nuove regole riguardanti i fuoriquota fanno sì che uno di loro a turno non potrà essere convocato. Secondo te poteva essere gestita meglio questa situazione?

“Sicuramente sì, ma è anche vero che queste nuove regole sono state rese note dopo che il mister aveva deciso chi tenere. Di settimana in settimana valuterà, ma tutti e quattro meriterebbero di scendere in campo sempre”.

In questa stagione chi è il favorito del Girone C?

“Non te lo so dire perché essendo uscito dal giro della Primavera non so bene come sono composte le rose. So che la Roma ha tenuto giovani di prospettiva, quindi assisteremo a una stracittadina più equilibrata rispetto agli anni passati. Nelle ultime stagioni non c'è mai stata storia”.

Con la Lazio hai mai valutato l'idea di restare a Roma o il trasferimento ha preso subito il sopravvento?

“Inizialmente l'idea c'era. Con il direttore avevamo deciso che sarei partito in ritiro con la prima squadra, ma io ho subito manifestato la mia volontà: affrontare il calcio dei grandi e non fare la spola tra prima squadra e Primavera. Avevo voglia di mettermi alla prova in un gruppo di giocatori più grandi, più esperti, e iniziare a conoscere il calcio professionistico. La destinazione Trapani è stata scelta di comune accordo”.

Della prima squadra c'è un giocatore a cui sei particolarmente legato?

“Il ragazzo con cui parlavo di più è Candreva, anche perché ricoprivamo lo stesso ruolo. Mi dava sempre molti consigli”.

Che stagione sarà questa della nuova Lazio di Pioli?

“La squadra si è rinforzata molto, secondo me ha tutte le carte in regola per tornare in Europa”.

Se dovessi esprimere un desiderio per il prosieguo della tua carriera che diresti?

“Punto a fare il meglio possibile quest'anno e a tornare alla Lazo nella prossima stagione. Il sogno è vincere uno scudetto a Roma con la Lazio, non sarebbe niente male”.