ESCLUSIVA - Manfredini: "Lazio, non eri pronta per la Champions! Il Chievo? Vincere per voltare pagina..."

28.08.2015 10:00 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci- Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA -  Manfredini: "Lazio, non eri pronta per la Champions! Il Chievo? Vincere per voltare pagina..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini

La sconfitta con il Bayer Lerverkusen è una ferita aperta e ancora troppo fresca per iniziare a cicatrizzarsi, però è tempo di cure. Una vittoria contro il Chievo Verona in campionato sarebbe la medicina perfetta, un piccolo passo in avanti per ripartire bene e continuare la stagione appena iniziata. I clivensi però rappresentano un ostacolo ostico da superare, ma non impossibile per una squadra come la Lazio. Per parlare di questo confronto la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva un doppio ex d’eccezione come Christian Manfredini.

Questo preliminare brucia tanto, una sconfitta che lascia l’amaro in bocca…

"Dopo la partita dell’andata, dove la Lazio ha vinto, si sapeva che il ritorno sarebbe stato difficile, infatti è andata come pronosticato. Come ha detto mister Pioli nonostante la Lazio sia una buona squadra e in questi anni ha lavorato bene sul mercato comprando giocatori giovani, non è pronta per la Champions. Ma il lavoro fatto non è da buttare, non sono ancora pronti per la Champions. C’è l’Europa League i la Lazio può dire la sua in questa competizione".

Se lei dovesse esprimere un giudizio, dove ha sbagliato questa Lazio in questo doppio confronto?

"Con i se e con ma è molto facile parlare adesso. Per me il Lerverkusen aveva qualche cosa in più della Lazio in queste due partite. Poi trovare il pelo nell’uovo penso sia inutile cercarlo, la Lazio non era pronta e il Bayer aveva qualche cosa in più, ora bisogna voltare pagina".

Ora c’è una partita con il Chievo da disputare, crede l’eliminazione possa influire sotto il profilo psicologico?

"Secondo me no, siamo all’inizio della stagione. Brucia tantissimo questa eliminazione, soprattutto per la società: in caso di passaggio la dirigenza avrebbe ottenuto un introito importante e la Champions fa gola a tutti, anche per i giocatori. I calciatori però devono ricaricare le pile, non penso che possa influire questa sconfitta".

Siamo alla seconda giornata, secondo lei chi fra Chievo e Lazio ha più motivazioni?

"Seconde me la Lazio non parte svantaggiata, ma devono essere bravi sia l’allenatore che i giocatori a voltare subito pagina. Le partite di calcio sono tutte differenti l’una dall’altra, e non credo che i biancocelesti possano subire contraccolpi dopo la sconfitta in Champions. Il gruppo è solido, sono stati fatti nuovi innesti ma lo zoccolo duro c’è ancora. Non stiamo parlando di una squadra da ricreare".

L’assenza di Biglia ha pesato molto nell’economia del gioco a Leverkusen, crede che possa pesare anche in campionato?

"Biglia è un giocatore importante, gioca titolare nella Nazionale argentina e questo dimostra il peso di questo calciatore. Però la Lazio è una squadra solida: l’assenza di un solo giocatore anche se molto importante non deve creare problemi, sennò parliamo di Biglia-dipendenza e questo non può essere. Posso capire se mancano 3 o quattro giocatori importanti. Ma a centrocampo ne manca uno solo e devi sopperire la sua assenza con Onazi in mezzo al campo. Se si vuole crescere l’assenza di un solo elemento non deve pesare".

Questa Lazio cosa deve fare per espugnare il Bentegodi?

"Deve giocare come sa: se i giocatori cardine come Felipe Anderson e Candreva sono in giornata non credo che incontrerà grossi problemi, però deve cercare di vincere al Bentegodi. Il Chievo sta bene, ha vinto la prima e gioca in casa. Siamo all’inizio del campionato e sono tutti freschi e possono mettere in difficoltà i biancocelesti, però se gli elementi importanti stanno bene credo che la Lazio possa fare tranquillamente il risultato".

Cosa ne pensa dei giovani arrivati in questa campagna acquisti?

"Non li conosco benissimo. Io penso a Keita: è un elemento importante però ha giocato poco, i giovani si devono confermare e devono giocare. Non è semplice in Italia perché tutti vogliono risultati immediati, solo il tempo può dire cosa potranno dare. Poi anche i risultati stessi fanno in sì che i giovani possano fare bene. Se la squadra ha carenza di punti in Italia si fanno giocare gli elementi più navigati, salvo poche eccezioni".

Ritiene necessario per la Lazio prendere un elemento affermato che possa completare il reparto offensivo visti gli infortuni di Klose e Djordjevic?

"Si potrebbe anche fare, però quando rientrano cosa si fa? Iniziano a essere tanti, è vero che ci sono tre competizioni e potrebbe essere anche utile, però poi bisogna valutare come gestirli.  Una volta comprato un giocatore forte e di esperienza, quando rientreranno Klose e Djordjevic cosa si fa? Chi gioca? Poi si creano di malumori. Per gestire i giocatori bisogna vincere, perché quando si vince l’allenatore ha sempre ragione e può fare le scelte che vuole. Io aspetterei questi due giocatori, poi se la società ritiene opportuno avere tre attaccanti di primo livello è giusto che comprino"

Paloschi ha dichiarato che questa partita si deciderà sui dettagli…

"Tutte le partite di calcio si giocano sui dettagli: una punizione, un calcio d’angolo, un errore in meno. Si gioca tutto su questi aspetti. Tutte le squadre ormai tatticamente si muovono bene, quindi una punizione in più, mettere molta attenzione su un calcio d’angolo fa la differenza, ha ragione Paloschi".