ESCLUSIVA - Marin (ds Cesena): "Il pubblico sarà l'arma in più della Lazio! Per me è una partita speciale perchè..."

11.09.2014 10:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Marin (ds Cesena): "Il pubblico sarà l'arma in più della Lazio! Per me è una partita speciale perchè..."
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© foto di Marco Rossi

Una trasferta ostica, sognando il blitz. Domenica il Cesena di Pierpaolo Bisoli bussa alla porta della Lazio con maggiori consapevolezze, dopo l'ottimo esordio interno contro il più quotato Parma. I bianconeri non saranno le vittime sacrificali, proveranno a mettere in apprensione una Lazio quasi costretta al bottino pieno dopo il tonfo di S. Siro. Spazi chiusi e contropiede, questo sarà il filo conduttore della partita dei romagnoli. Come il 12 febbraio 2012, quando il Cesena di Arrigoni chiuse il primo tempo con il doppio vantaggio, salvo poi farsi rimontare nella ripresa e uscire sconfitto dal prato dell'Olimpico. Un incrocio dalle tante storie, come quelle di Antonio Candreva e Marco Parolo, entrambi esplosi al Manuzzi. Meno conosciuta è la storia di Maurizio Marin, direttore sportivo dei romagnoli ed ex calciatore lanciato proprio dal settore giovanile della Lazio. La redazione di Lalaziosiamonoi.it l'ha contattato in esclusiva per un'intervista tra campo e ricordi.

Il Cesena domenica andrà a far visita alla Lazio. Che partita si aspetta? "Per il Cesena sarà una gara molto difficile perchè giochiamo contro una squadra molto forte e ben strutturata. Ha grandi calciatori ed è reduce da una sconfitta pesante con il Milan, vorrà conquistare bottino pieno. Noi da parte nostra ci batteremo con tanta umiltà, coscienti che faremo la nostra partita cercando di metter i bastoni tra le ruote alla Lazio".

Come si affronta una gara contro una squadra con un tasso tecnico differente? "Noi sappiamo bene che tipo di partita dovremo affrontare domenica così come per il resto del campionato. Occorre grande umiltà, sacrificio, dobbiamo correre più degli altri perchè le squadre come la Lazio sono molto più forti tecnicamente e dovremo sopperire a questo gap con agonismo e determinazione".

La Lazio è chiamata a riscattare la sconfitta contro il Milan e potrà contare nuovamente sull'appoggio del suo pubblico, un ulteriore ostacolo alla vostra impresa? "Avere uno stadio intero che ti tifa contro è un problema per tutte le squadre che vengono all'Olimpico, sarà un'arma in più per la Lazio".

Chi o cosa temete di più? "Ci sono tanti campioni, mi viene subito in mente Antonio Candreva che è stato con noi per sei mesi (fine 2011, prima del passaggio alla Lazio, ndr) ed è un grandissimo giocatore, lo ha dimostrato in questi anni nella Lazio e in Nazionale, Poi ci sono altri grandi campioni che possono fare la differenza come Klose, Lulic, lo stesso Parolo che è stato con noi negli anni della promozione della B e della salvezza".

Vi aspettavate l'esplosione di Candreva? "Candreva già quando approdò qui a Cesena aveva fatto il suo percorso di giocatore talentuoso, dalla tecnica sopraffina ma che ancora non aveva trovato la sua definitiva consacrazione. Quello fu un anno disgraziato, il progetto era buono con ottimi giocatori ma abbiamo iniziato male e non siamo più riusciti a rialzarci. I valori tecnici di Candreva già allora erano evidenti agli occhi di tutti".

Per lei sarà una gara speciale. E' cresciuto nel settore giovanile della Lazio, che ricordi conserva? "Feci un solo anno in Primavera (1984-85), provenivo dalla Seconda Categoria. Sostenni un provino all'Acquacetosa, la Lazio è un ricordo straordinario. Ci allenavamo vicino a grandi campioni come Giordano, Manfredonia. Il presidente era Giorgio Chinaglia, che era ed è un simbolo e un idolo dei tifosi laziali. Io vengo da Bracciano, feudo laziale, il paese di Cristiano Bergodi. La Lazialità ce l'ho un po' dentro e come me anche il paese intero. Sarà una grande emozione, io la Lazio l'ho sfiorata anche se ho avuto modo di coronare il sogno di giocare all'Olimpico ai tempi del Cesena".

In estate si è parlato di un vostro interesse per Minala e Perea, conferma? "Non ne abbiamo mai parlato anche se sono buoni giocatori. Perea era ancora convalescente dall'infortunio e stava recuperando".