ESCLUSIVA - Minieri, ag. Crecco, Murgia e Guerrieri: "Vittoria della Coppa importante per la loro crescita. Futuro? Vedremo..."

Portano l’aquila sul petto come dei veterani, ma in realtà sono giovani e non sentono quel peso su di loro di 114 chili di storia. Anzi, sono più leggeri e volano ancora più in alto. La Lazio Primavera vince e convince: con lo scudetto sul petto conquistato lo scorso anno, sono andati a Firenze a ritirare la Coppa Italia. Non a vincerla, quello l’avevano già fatto nella gara di ritorno giocata al ‘Fersini’. Poi sono ‘pischelli’ e hanno strafatto: un poker per far vedere a tutti, in diretta nazionale, che sono fortissimi. Per saperne di più su questi ragazzi e sul loro futuro, la redazione de Lalazisiamonoi.it ha contattato in esclusiva Michelangelo Minieri, ex Primavera biancoceleste e ora agente che (in collaborazione con la Player Management di Silvio Pagliari) segue Luca Crecco, Guido Guerrieri e Alessandro Murgia.

Ha sentito i giocatori dopo la vittoria?

“Sì, anche perché ieri sera ero in tribuna a vedere la partita. La Coppa ha portato tanta soddisfazione. E’ un traguardo importante ed è un grande riconoscimento sia per loro che per la squadra. C’è tanta felicità per questo trofeo".

Sono tre giocatori importanti quelli che lei gestisce, magari in previsione prima squadra…

“Guerrieri è nel giro già dei grandi, della Nazionale ed è un elemento importante. Come gli altri due. Hanno qualità diverse, ma sono tre grandi ragazzi. Ho la fortuna sicuramente di parlare di persone con la testa: sono molto intelligenti e questo fattore li contraddistingue. Dico sempre che quando uno riuscisse ad abbinare qualità tecniche che loro hanno con la testa si può andare lontano. Ho fatto il calciatore, e certe cose le conosco".

Murgia, Crecco e Guerrieri hanno tutti e tre assaggiato i metodi di Bollini e Inzaghi…

“Ci sono state sensazioni positive con entrambi gli allenatori. Anzi, è importante essere passati sotto le mani di entrambi. La loro crescita dipende anche da loro”.

Obiettivo prima squadra?

“Sono situazioni diverse. Luca Crecco è un ’95 e spesso già si allena con la prima squadra con la quale ha debuttato. Gli altri due sono classe ’96 molto bravi. Guerrieri ha già assaggiato il clima dei grandi con alcune convocazioni e spesso si è seduto in panchina. Murgia è un altro ragazzo con qualità importanti, fresco di convocazione con la Nazionale Under 18, a testimonianza che è un giocatore forte e di prospettiva".

Nel loro futuro potrebbe esserci l’idea prestito, come per quest’anno è successo con Cataldi e altri giovani biancocelesti?

“E’ presto per parlarne. Con la società ci sarà tempo, anche perché adesso bisogna finire il Campionato e chiudere l’annata. Per i giocatori giovani come loro l’importante è giocare: più sono in campo e più hanno modo di crescere, magari anche sbagliando, ma c’è più possibilità di andare lontano. In Italia rimane un po’ più difficile per questi ragazzi emergere, rispetto all’estero. Ognuno poi ha il suo percorso: ci sono tanti giovani in Serie B interessanti che sono lì per farsi le ossa e magari il prossimo anno li vedremo nella massima serie con un anno di esperienza importante. Sono campionati che ti temprano e ti creano come giocatori. E’ fondamentale".