ESCLUSIVA - Pin controcorrente: "Stasera Lazio favorita. Pioli? Non si arrende mai"

20.05.2015 10:00 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Pin controcorrente: "Stasera Lazio favorita. Pioli? Non si arrende mai"
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© foto di Alberto Fornasari

Compagni sul campo da gioco, rivali da allenatori, amici nella vita di tutti i giorni. I destini di Stefano Pioli e Gabrile Pin si sono incrociati molto spesso. A volte si sono incontrati, altre solo sfiorati. L'attuale tecnico della Lazio, dopo aver giocato in squadre del calibro di Parma, Juventus e Fiorentina ha iniziato una brillante carriera di allenatore che l'ha portato nella Capitale, sponda biancoceleste. L'ex capitano biancoceleste, invece, si è messo a disposizione di Cesare Prandelli, seguendolo come vice in tutte le sue esperienze italiane ed estere. Entrambi hanno condiviso l'esperienza del Parma guidato da Marino Perani, quello dell'entusiasmante promozione della stagione '83-'84 dalla Serie C1 alla Serie B. Solo l'inizio di una percorso che li ha portati a rimanere nella storia del calcio italiano, conquistando scudetti con la maglia della Juventus. A poche ore dalla finale di Coppa Italia, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contatto in esclusiva mister Pin per un commento sul match di stasera e per approfondire la conoscenza di Stefano Pioli.

Partiamo proprio da Pioli, il vero segreto della bella stagione della Lazio. Visto che le vostre carriere si sono spesso incrociate - sia da calciatori che da allenatori - che giudizio ci può dare sul lavoro del tecnico biancoceleste?

"Come ho sempre detto Stefano è un ottimo allenatore, dopo essere stato un grande difensore. Da tecnico ha fatto tutta la gavetta per arrivare in alto, ormai ha acquisito le conoscenze e la professionaità per guidare una squadra come la Lazio. Tutto quello che sta raccogliendo in questo momento è del tutto meritato". 

Ogni persona col passare del tempo cambia e matura dal punto di vista caratteriale. Quali sono le differenze del Pioli allenatore rispetto a quelle che aveva quando giocava?

"Il carattere che si ha da giocatore lo si porta anche in un altro mestire, in questo caso l'allenatore. Lui ha sempre avuto una grande forza di volontà, nonostante fosse bersagliato anche da gravi infortuni ha sempre avuto la forza di rialzarsi. Ha sempre lottato contro le difficoltà, ha maturato un carattere forte che sta sfruttando in questo nuovo lavoro, dimostrando grande determinazione". 

Uno dei segreti della Lazio di quest'anno è stata la solidità difensiva, merito soprattutto del talento di de Vrij. Vicino a lui il titolare doveva essere Gentiletti che si è infortunato a inizio stagione. A quale dei due assomigliava di più il difensore Pioli?

"Stefano è sempre stato un giocatore che sapeva essere aggressivo, ma che sapeva anche vedere il gioco. Parliamo di impostare da dietro. Faceva giocate semplice, ma riusciva a capire in anticipo dove andava il pallone. Aveva grande intelligenza tattica, per questo posso dire che è il mix perfetto di de Vrij e Gentiletti".

Passiamo all'attualità, stasera c'è la finale di Coppa Italia, la Lazio affronta la Juventus campione d'Italia. Lei ha giocato in entrambe le squadre: come arrivano a questo appuntamento e chi è la favorita?

"Leggermente favorita credo che sia la Lazio perché si gioca a Roma, ha entusiasmo, viene dalla bella vittoria di Genova con la Samp. La squadra sta bene e sta recuperando giocatori importanti. Poi c'è da dire che questa è una finale, la partita secca è da tripla sempre. La sensazione e la mia speranza è che prevalga la Lazio. Anche perché ultimamente la Juventus sta monopolizzando il calcio italiano, sarebbe anche bello vedere un po' d'alternanza".

Subito dopo la finale di Coppa Italia c'è il derby. Giusto far slittare la partita a lunedì?

"Secondo me è sbagliato. Se noi prendiamo gli altri campionati, Premier e Bundesliga, a modello dobbiamo emularli a 360°. Loro giocano ogni tre giorni senza fare una piega, stravolgere il calendario non è giusto. E non lo dico perché sono coinvolte queste due squadre, sarebbe sbagliato anche se si trattasse di club di provincia".

Lei conosce benissimo l'ambiente, avendo giocato nella Lazio ed essendo stato il vice di Prendelli alla Roma. Qual è il clima che avvolge la Capitale considerando anche la classifica attuale?

"Dal punto di vista fisico e mentale vedo meglio la Lazio, indipendetemente dalla finale di Coppa Italia che ti dà entusiasmo e autostima. Comunque vada sarà una grande partita tra due ottime squadre. Mi aspetto una prestazione di livello da parte della Lazio, poi come ha detto giustamente Pioli adesso il futuro è tutto nelle loro mani. Tra l'altro le aspettativa dei biancocelesti in questo campionato erano altre, perciò sta andando oltre agli obiettivi inziali. A differenza della Roma che era partita per vincere lo scudetto e che adesso si trova addirittura in debito di ossigeno".

Corsa Champions: il secondo posto è un discorso solo tra Lazio e Roma o bisogna temere anche il Napoli che domenica giocherà contro la Juventus?

"Il Napoli ha fatto harakiri nella partita contro il Parma, affrontando la partita in modo superficiale. Credo che quei due punti alla fine li pagherà a caro prezzo. Oltre a vincere le due partite che rimangono, deve sperare nel passo falso delle romane. Lazio e Roma nell'ordine - parlo della mia speranza - realisticamente è la classifica più meritata".