ESCLUSIVA Radiosei - Hernanes: "Lazio nel mio cuore. L'addio di Biglia? Con Leiva Inzaghi ci guadagna"

Pubblicato il 22/08 alle ore 19:55
23.08.2017 07:28 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Hernanes: "Lazio nel mio cuore. L'addio di Biglia? Con Leiva Inzaghi ci guadagna"
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© foto di Federico Gaetano

Una storia travagliata. Quattro anni di Lazio poi l’addio. I lampi, il record di gol (eguagliato Nedved), i sigilli nel derby e il 26 maggio. Hernanes è entrato nei cuori dei tifosi biancocelesti. Poi li ha infranti. Dall’addio in lacrime del gennaio 2014 alla doppietta da ex con la maglia dell’Inter. All’Olimpico le capriole non passarono di certo inosservate. Oggi, dopo la parentesi alla Juventus e in Cina, il ritorno a casa. Accolto dal calore dei suoi vecchi sostenitori, il centrocampista brasiliano ha riabbracciato il San Paolo. E ha segnato 5 reti in altrettante partite. “Ho avuto la fortuna di sfruttare anche qualche calcio di rigore, nonostante la pressione. Sono molto contento di questo nuovo inizio e spero possa continuare così”, ha esordito il Profeta in esclusiva sulle frequenze di Radiosei.

SCELTE E SUPERCOPPA - A febbraio Hernanes ha salutato la Juventus: “Ho deciso di andare in Cina perché gioco a calcio per degli obiettivi. Alla Juve la strada per raggiungerli si era chiusa e dovevo cambiare direzione. È arrivata quest’opportunità proprio quando sentivo di dover voltare pagina. Non mi piaceva più giocare in quel ruolo e con così poca frequenza. Era una situazione in cui non mi sentivo bene. Il San Paolo mi aveva già contattato, ma era arrivata prima la proposta dalla Cina. Poi sono cambiato tante cose e non sono riuscito ad adattarmi. Il San Paolo allora mi ha ricontattato. Avevo voglia di giocare e lì avevo poche opportunità. È stata anche una scelta di cuore”. Dal Brasile ha assistito al trionfo della Lazio in Supercoppa: “La Lazio rimarrà per sempre nel mio cuore. Le due esperienze più affettuose coi tifosi sono state qui al San Paolo e a Roma. Il mio tifo in finale era un po’ imparziale. Da una parte c’era una squadra che mi è rimasta nel cuore, dall’altra tanti compagni con cui avevo giocato recentemente”.

LUIS ALBERTO E LUCAS LEIVA - Per caratteristiche Luis Alberto si avvicina un po’ al brasiliano: “Devo essere sincero, non ho potuto vederlo ancora. Devo studiarlo e conoscerlo meglio per poter dare un giudizio”. Poi sui calciatori brasiliani e Lucas Leiva: “Nel campionato brasiliano quest’anno regna un grande equilibrio. Ora bisogna valutarne il livello. Ho visto alcuni buoni giocatori. In questi sette anni ne ho seguiti pochi, ma ho notato della qualità. Leiva e Biglia sono due giocatori con caratteristiche differenti. Ho giocato insieme a Lucas in Nazionale. È un giocatore che ha avute anche esperienze al Liverpool e al Gremio: ha qualità e mi piace molto. Dà grande sostanza e una buona uscita in fase di possesso. È un calciatore importante e con lui la Lazio ci guadagna. Tra l’altro è arrivato e ha subito vinto, ce l’ha nel DNA. È un ottimo acquisto”.

LA LAZIO E QUELL’ESULTANZA - “Ho dato tutto quello che potevo, ma in quel momento ero molto voglioso di portare la Lazio in Champions o a lottare per lo Scudetto. Era la mia ambizione e non sono stato in grado di farlo. Abbiamo comunque raggiunto la vittoria in Coppa Italia contro la Roma. Dopo quel successo ho pensato che avevo raggiunto il massimo, ero contento. Il rapporto è stato sempre buono. Mi sono pentito di poche cose nella mia carriera e una di queste è stata quell’esultanza al ritorno all’Olimpico. Era rivolta a Lotito, ma è una macchia che è rimasta per i tifosi. Per me non significava nulla, avevo un obiettivo ben chiaro. Mi spiace perché ha macchiato il rapporto coi tifosi. Che non ne avevano compreso il significato”.

FELIPE ANDERSON E ALLENATORI - “Quando parliamo cerco sempre di supportarlo. Ha capacità incredibili, ma non è consapevole dei propri mezzi. Per questo non ha continuità e non riesce a dimostrare di essere il genio che è. È comunque un giocatore sopra la media e con la maturità potrà esserlo ancora di più in futuro”. Hernanes è stato allenato sia da Reja che Petkovic: “Sono stato bene con entrambi, non c’è mai stato alcun problema. Con Petkovic ho fatto una delle stagioni migliori dal punto di vista personale”.

IL MESSAGGIO ALLA LAZIO - Il calcio è una scatola di soprese. Ho la forza fisica e mentale per rivivere un’altra esperienza in Europa se dovesse capitare. Sto vivendo una seconda gioventù e ho molti obiettivi da raggiungere. La Lazio? La prenderà in considerazione. Ho grande stima dei tifosi e li porterò sempre nel cuore. Mia avete colpito fin dal primo momento in cui sono arrivato. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto. Spero di avervi divertito, è stato un piacere. Sempre Forza Lazio”.