ESCLUSIVA - Verso Udine, il doppio ex Fiore: "No a Felipe terzino, contro i friulani sarà dura"

Pubblicato il 27/09 alle 9.48
28.09.2016 06:45 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Stefano Cannella - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Verso Udine, il doppio ex Fiore: "No a Felipe terzino, contro i friulani sarà dura"
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© foto di Federico Gaetano

Domenica nell’anticipo delle 20.45 contro l’Udinese al Friuli, la Lazio dovrà affrontare una sfida ostica per tradizione. Dopo la vittoria conquistata, anche se con sofferenza, contro l’Empoli, vincere ad Udine è d’obbligo per Inzaghi e i suoi ragazzi. Così per l’occasione ci ha raggiunto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it Stefano Fiore, doppio ex nella sua carriera da calciatore, intervenuto per spiegarci il suo punto di vista rispetto alla sfida che la Lazio si ritrova ad affrontare:

La Lazio dopo la vittoria con l’Empoli come ne esce?

"Ne esce con i punti, che senza dubbio aiutano a lavorare con tranquillità. Per il gioco sicuramente si può fare meglio. Secondo me sta influenzando molto il cambio di modulo che ovviamente richiede del tempo per essere assimilato, ma soprattutto la cosa più importante è che lo si faccia con gli interpreti giusti. Probabilmente è anche solo una questione di tempo".

Ad Udine gara difficile, come se la aspetta?

"Una partita complicata, l’Udinese attraversa un momento difficile dopo una serie di stagioni di grandi successi e di giocatori che ogni anno potevano poi approdare a squadre più forti. Attualmente vive un momento di transizione, non si capisce bene quali siano i reali obiettivi, ma rimane una squadra che soprattutto in casa, vedi contro la Fiorentina, ha dimostrato di essere comunque pericolosa. Naturalmente sotto il punto di vista tecnico la Lazio è superiore e dovrà affrontarla con temperamento e nella maniera giusta".

Giusto insistere sulla difesa a tre? Felipe Anderson come esterno basso non funziona...

"Sulla difesa a tre si può anche insistere, non c’è un modulo secondo me più vincente di un altro, però esistono delle caratteristiche. Probabilmente a mio parere la Lazio sugli esterni è un po’ carente. Basta è spesso fuori, non riesce ad avere la migliore condizione. Peccato, perché sulla carta è quello che almeno a destra potrebbe dare delle garanzie, in quanto l’ha fatto per tanti anni proprio ad Udine. Per quanto riguarda l’altra fascia ancora bisogna sistemarsi. Si può continuare così ovviamente, ma è inevitabile che si attraverserseranno momenti poco spettacolari con qualche difficoltà, soprattutto se si continuerà a giocare con Felipe Anderson o altri giocatori non abituati a fare la fase difensiva".

Juventus sempre padrona del campionato, chi vede subito dopo i bianconeri?

"Il Napoli direi e non solo per la classifica. È una squadra che oltre a giocare un calcio bellissimo, ha un progetto iniziato già dallo scorso anno e perciò è più avanti rispetto alle altre. La Roma ha un po’ di problemi, Inter e Milan rimangono comunque dei cantieri a cielo aperto. Non penso quindi che ci sia altro spazio per una lotta-scudetto che comprenda più del Napoli e la Juventus".

Fin qui cosa le è piaciuto sia della Lazio che dell’Udinese tecnicamente e tatticamente parlando?

"Anche se l’Udinese non è più la fucina di qualche anno fa, piena di giovani campioni che poi magari potevano consentire alla squadra di arrivare addirittura all’Europa che conta, credo che le note più liete ad oggi siano comunque quelle di De Paul e Penaranda, nonostante quest’ultimo rispetto al primo abbia avuto meno opportunità di mettersi in mostra. Penso che siano loro le due personalità che possono consentire all’Udinese di fare il salto di qualità. Sono giocatori che devono dare e portare talento a questa squadra. Per quanto riguarda, invece, la Lazio probabilmente anche se ancora con discontinuità, Immobile mi sembra un ottimo acquisto e per quel poco che si è fatto vedere anche Bastos".

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