ESCLUSIVA - Zoff: "Juve-Lazio, partita bellissima! Secondo posto? Il derby sarà decisivo..."

Chi si aspettava che Juventus-Lazio, in primavera, sarebbe diventato il big match del campionato? I bianconeri inseguono il sogno Champions, la Lazio si ritrova seconda a caccia dell’Europa che conta. Due tecnici a confronto, Max Allegri e Stefano Pioli, sorprese per un verso o nell’altro tra le panchine della Seria A, al loro primo anno nei rispettivi club. Il primo ha ereditato il trono che era di Antonio Conte, dopo tre scudetti stravinti. Il secondo è sbarcato a Roma tra le perplessità della piazza, salvo poi ritrovarsi primo artefice di una Lazio che gioca il miglior calcio d'Italia. Sabato sera, allo Stadium, sarà partita-spettacolo. Per saperne di più sul match d’alta classifica, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato un grande doppio ex, Dino Zoff. “La Lazio ha qualche problema con gli infortuni, la Juventus ha la testa anche alla Champions però sono due squadre in salute. Sono sicuro che uscirà fuori una bella partita. Di uomini decisivi potrebbero essercene tanti, entrambe le squadre hanno grandissimi giocatori. Ora si parla tanto di Felipe Anderson, che fin qui ha fatto cose straordinarie. Bisogna solo vedere se continua su questi livelli”. Il parere del portiere Campione del mondo 1982, si sposta anche sulla lotta al secondo posto, tra Roma e Lazio, che ha infiammato la Capitale: “Sarà una battaglia fino alla fine. La Roma, secondo me è in leggera ripresa e potrebbe rialzarsi. Penso proprio che il derby sarà decisivo a poche giornate dalla fine”. Uno Zoff che è stato allenatore di entrambe le squadre. A Torino, tra 1984 e il 1986, si occupò dei portieri. Poi, due anni dopo, l’intera squadra passò nelle sue mani. Discorso diverso alla Lazio: presidente, tre volte sulla panchina in annate diverse, per uno dei miti del calcio italiano legato con un doppio nodo a tutto il mondo biancoceleste. Ecco allora il pensiero anche sui due tecnici: "Pioli sta facendo delle cose grandiose. Appena è arrivato è riuscito a dare un volto alla squadra che potenzialmente aveva ottimi giocatori. Faccio a lui i miei più sentiti complimenti, è riuscito davvero a tirare fuori il massimo da tutti. Per Allegri credo sia stato più semplice perché c’era già un’ottima squadra di base, che proveniva dall’era vittoriosa di Conte. Non ha dovuto cambiare molto, l’armata bianconera aveva già una propria identità”. E allora parola al campo, con Zoff spettatore d’eccezione.