FOCUS - Badelj, è fatta: tutto quello che c'è da sapere sul nuovo centrocampista della Lazio

Pubblicato ieri alle 23.20
27.07.2018 07:00 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Badelj, è fatta: tutto quello che c'è da sapere sul nuovo centrocampista della Lazio
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© foto di Federico De Luca

E alla fine arriva anche Milan Badelj. L'affare si sblocca a sorpresa: nelle ultime ore il nome del croato era tornato a gravitare intorno alla Lazio. Nel pomeriggio, segnali incoraggianti hanno fatto pensare al meglio, con il centrocampista pronto finalmente a firmare un contratto quadriennale con la squadra capitolina. A Roma arriverà a parametro zero. Dopo tanti corteggiamenti, la Lazio si accaparra il classe '89. D'altronde, Igli Tare va pazzo per l'ormai ex viola: il giocatore veniva monitorato già ai tempi in cui la Lazio era a caccia del sostituto di Biglia. Era lui uno dei profili in pole per raccogliere l'eredità dell'argentino. In un anno, le cose sono cambiate e un altro biondo si è innestato nella linea di centrocampo. In questa finestra di calciomercato, si aggiunge anche Badelj: la dirigenza biancoceleste lo soffia allo Sportng Lisbona (che si era inserito nella corsa e che ha tentato invano l'ultima mossa in serata), e agli interessamenti del Milan. 

IL "NUOVO BOBAN" EREDE DI MODRIC - Dalle sue parti, è così che era stato ribattezzato quando, appena diciannovenne, Milan Badelj veniva individuato dalla dirigenza della Dinamo Zagabria come il giocatore ideale da cui ripartire dopo la cessione di Luka Modric al Tottenham. Quello il trampolino di lancio: la scommessa del club croato non viene semplicemente vinta, ma segna anche l'ascesa di quel giovane talentino che in pochi anni riuscirà a conquistarsi il titolo, nel 2009, di miglior giovane del calcio croato e ad attirarsi le attenzioni di Sir Alex Ferguson. 

IL GRANDE SALTO, FINO AI MONDIALI - L'esperienza ad Amburgo, poi l'arrivo alla Fiorentina. Qui, l'impatto con il campionato italiano è di quelli disastrosi: "Per me il salto dalla Germania all’Italia è stato enorme. Ci sono stati momenti difficili, ma un giocatore non ha alternative: se si butta giù ha solo da perderci, perché tanti altri vogliono prendere il suo posto", avrebbe svelato più in avanti. Un periodo nero che Badelj riesce a mettersi alle spalle, conquistandosi la fiducia della squadra viola e continuando ad aggregarsi in pianta stabile ai raduni con la Nazionale. Proprio con la sua Croazia si gode una festa dalla portata storica: la prima qualificazione a una finale dei Mondiali, obbiettivo centrato durante la spedizione in Russia, nella quale ha anche siglato un gol contro l'Islanda. Si tratta della sua seconda rete con la maglia a scacchi rossa e bianca. Dopo l'impresa è tempo di rifiatare: al termine delle vacanze, sarà il momento, per lui, di raggiungere la sua nuova squadra.  

AL SERVIZIO DI INZAGHI - Flessibilità tattica, fisico imponente (186 cm per 80 kg), abile negli inserimenti e piedi buoni nel tiro dalla distanza. Milan può fare il regista, la mezzala o il trequartista. Il campionato italiano non è più un mistero, per lui, ha imparato a confrontarsi con l'esasperante tattica del Belpaese - "In Germania fai una finta, salti un uomo e magari hai trenta metri a disposizione per spingerti in avanti. In Italia fai una finta, salti un uomo e sei al punto di prima, perché hai subito altri due, tre giocatori che ti attaccano" -, ha assimilato movimenti e imparato qual è il modo migliore per studiare le partite di calcio italiano. Per questo non verrà certo alla Lazio per stare lì a guardare. D'altronde, tornano alla mente le parole di Igli Tare pronunciate nell'ultima finestra di mercato invernale, quando ormai andava escludendosi l'ipotesi di un suo trasferimento imminente nella Capitale: "Badelj? Non penso arrivi, è un ottimo giocatore ma non verrà per fare la riserva". E di sicuro non sbarcherà a Roma nemmeno adesso con quell'intento. Concorrenza destinata a crescere, lì in mezzo.

CONCRETEZZA E CUORE GRANDE - Nell'epoca dei tweet, dei likes, dei followers, del pomo della discordia lanciato dallo smacco di chi decide di smettere di seguire qualcuno su Instargam, Milan Badelj compie una scelta decisamente controcorrente e fa percepire la sua assenza su ogni piattaforma social. Appassionato di sport - non solo calcio, anche basket e tennis - discreto e concreto, la sua famiglia resta uno spazio sicuro, off limits, riparato dall'invadenza delle telecamere e dei selfies. Da anni, la sua compagna Martina gli è a fianco e sembrerebbe che, quest'estate, la festa più grande non si sia celebrata per la medaglia d'argento conquistata in Russia: come annuncia la testata Sportske Novosti, dalla coppia è nato a luglio il piccolo Jon Davide. Un nome scelto per onorare la memoria di Astori, il compianto Capitano della Fiorentina che a marzo è prematuramente scomparso e a cui Milan era legato da un profondo rapporto di amicizia. Proprio Badelj, nel momento più terribile e complicato, ha raccolto la sua eredità, ha indossato la fascia da Capitano, ha espresso il dolore di tutti i compagni assumendosi la responsabilità di guidarli per il resto del campionato. Segnale di grande carattere e cuore. Perché il valore di un calciatore - e di un uomo - non si misura solo sul campo.