FOCUS - Berisha, leader e guerriero: ecco come conquisterà la Lazio

Pubblicato l'01/07 alle ore 16:20
02.07.2018 07:24 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Berisha, leader e guerriero: ecco come conquisterà la Lazio
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il telefono che squilla annuncia nuove opportunità: d'altronde, l'orizzonte è una linea in cui tuffarsi senza star lì troppo a pensare. Il futuro si delinea come nel più classico degli sliding doors: a un passo dalla Sampdoria, Valon Berisha sposa la Lazio. Dopo sei anni - e cinque campionati vinti - con il Salisburgo, il centrocampista pone una nuova pietra miliare nella sua carriera in ascesa. E per una tifoseria che sorride, quella laziale, un'altra si divide tra comprensione - bisogna pur saper accettare che i propri beniamini si facciano grandi - e nostalgia. Colmare il vuoto che lascia nella città austriaca non sarà facile. Un leader, un guerriero: il timone pronto a tracciare la rotta e guidare la propria squadra in insperate quanto tenaci cavalcate - serve davvero ricordare per l'ennesima volta la corsa del Salisburgo in Europa League? - : la consapevolezza che per la squadra austriaca sia stato tutto questo, rende ancora più complicato, per i tifosi austriaci, dirgli addio. Il profilo tracciato da ex compagni e mister Rose non lasciano dubbi.

UN ESEMPIO - Crescere con la consapevolezza di avere davanti un valido modello a cui ispirarsi: una fortuna riservata a pochi. Dalle parti di Salisburgo mancheranno anche i suoi insegnamenti, da cui i calciatori più giovani hanno saputo trarre il meglio: "È uno dei compagni di squadra con più esperienza, ormai. Proprio per questo è un vero e proprio modello di riferimento per i nostri giocatori giovani", spiegava mesi fa Andreas Ulmer, dal 2009 tra le fila del club austriaco. Altro commento che farà sorridere ulteriormente i laziali: "È estremamente difficile levare la palla a Valon. Sembra una calamita. Chiunque l'abbia allenato o ci abbia giocato contro lo sa. Vuole sempre la palla". Una caratteristica, questa, che non sarà sfuggita nemmeno ai biancocelesti in quella sfortunata doppia sfida contro gli austriaci. 

GUERRIERO - "Valon è un combattente in tutto e per tutto". Parola di Marco Rose. Il tecnico del Salisburgo ha sempre speso parole preziose per Berisha. Certe qualità superano ogni predisposizione fisica o tecnica. Di gran lunga più importanti. Perché il kosovaro sarà pure il prototipo del "centrocampista moderno" - così lo descrive il suo, ormai, ex tecnico - ma è soprattutto il pilastro fondamentale su cui far poggiare una squadra intera: "Lui è il nostro motore, la nostra guida, e vuole giocare sempre. La sua presenza è unica, sul campo e nello spogliatoio. Riesce a trascinarsi dietro i suoi compagni e questa è una grande qualità che non si può comprare". Parole da volgere al passato, oramai. Il presente chiama e dice Lazio. 

GENEROSITÀ - Leader e uomo spogliatoio. Come tale, sempre disposto a dare una mano e mettersi al servizio dei compagni. D'altronde, un vero leader la fiducia degli altri se la conquista con altruismo e autorevolezza. Non può che essere d'esempio la testimonianza di Munas Dabbur. L'attaccante - autore, tra l'altro, di un gol contro la Lazio nella gara di ritorno in Europa League - è sbarcato a Salisburgo dagli svizzeri del Grasshopper. Era il 2016. Nella città austriaca ha trovato un nuovo grande amico che lo ha subito fatto sentire a casa: "Posso davvero dire che Valon sia diventato una persona e un amico speciale per me. Mi ha supportato dall'inizio, da quando sono arrivato qui a Salisburgo, aiutandomi a integrare nella squadra". Un leader a servizio della Lazio: nuovi compagni e tifosi non vedono l'ora di conoscerlo.