FOCUS - Gli applausi, il salvataggio e il fallo da rigore: l'ultima partita di de Vrij con la Lazio

Lo stadio Olimpico risponde con i soliti applausi, quando lo speaker pronuncia il suo nome nella formazione: Stefan de Vrij c'è, anche questa sera. Anche dopo una settimana di chiacchiere. Sentirà la pressione? Giocherà con la testa leggera? Simone Inzaghi non ha dubbi, spazza via ogni polemica. Tutte inutili: l'olandese si è guadagnato la fiducia del mister, inalienabile, a prescindere dal vago rumoreggiare di chi si fa mille domande. Il tempo scorre inesorabile, domani sarà tutta un'altra storia.

TEMPO DI SALUTARE - Quando al 18esimo minuto ruba palla a Rafinha, permettendo alla Lazio di ripartire, l'Olimpico risponde con un boato. Nessuna protesta al gol di D'Ambrosio, capitato dopo un suo salvataggio sulla linea. Si lascia andare, invece, al raddoppio firmato da Felipe Anderson: l'abbraccio con Lucas Leiva, poi la corsa verso i compagni biancocelesti. L'ultimo momento di festa con la Lazio, compagna di quattro anni di crescita nella Capitale. Al 77', un intervento in ritardo su Icardi lo condanna. Rigore per l'Inter. Non c'è più l'umore giusto per gli abbracci. Dopo l'espulsione di Lulic e il gol di Vecino, Inzaghi lo richiama in panchina. L'Olimpico si leva in un applauso, nonostante tutto. Solo qualche fischio, isolato, sommerso dal saluto dello stadio. In panchina, si copre il viso bagnato dalle lacrime. L'ultimo fotogramma di Stefan de Vrij con la maglia della Lazio.