UN DERBY AL GIORNO- Roma-Lazio del '97, Pancaro: "Che spettacolo gli spalti pieni e quelle scenografie!"

Pubblicato il 30/11 ore 15.53
30.11.2016 07:20 di Mara Perna Twitter:    vedi letture
Fonte: Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
UN DERBY AL GIORNO- Roma-Lazio del '97, Pancaro: "Che spettacolo gli spalti pieni e quelle scenografie!"

Un poker che vale la storia. Quattro derby su quattro, difficile ma non impossibile. La Lazio di Eriksson del 1997-1998 ce l’ha fatta. Ad aprire la kermesse di successi è il derby del 1 novembre, si gioca Roma-Lazio e a regalare i tre punti ai biancocelesti è la tripletta firmata Mancini, Casiraghi, Nedved. Tra i protagonisti di quell’impresa che sono scesi in campo quel giorno c’era anche Giuseppe Pancaro. A cinque giorni dal derby di domenica la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato, in esclusiva, l’ex difensore biancoceleste per ricordare quell’annata d’oro e parlare pure d’attualità.

Partiamo proprio da quella stagione 1997-1998: la Lazio vince 4 derby su 4 e lei c’era. Come ricorda quell’annata? E qual è stato il segreto?

“Il ricordo è bellissimo. Riuscire a vincere quattro derby su quattro ti dà emozioni indescrivibili, è una soddisfazione immensa. Per quello che vale il match in termini di importanza e prestigio. Fare il pieno di successi è un’emozione per cui non ci sono parole. I segreti sono tanti, uno su tutti che quella Lazio era superiore alla Roma di quel periodo. Ad oggi le due formazioni sono lì lì”.

Il derby che ha aperto la kermesse è stato quello del 1 novembre 1997. Qual è stata l’emozione più grande?

“Innanzitutto a differenza degli ultimi anni, quei derby lì erano un vero e proprio spettacolo anche dal punto di vista delle scenografie. Di quel giorno lì, in particolare, ricordo gli spalti dell’Olimpico straripanti di tifosi sia della Lazio che della Roma. Si respirava la tensione e l’importanza del match già prima della partita, quando siamo scesi in campo per il riscaldamento. L’adrenalina di conseguenza saliva tantissimo. Ultimamente questo spettacolo purtroppo si è un po’ perso”.

Allo stadio c’era una media di più di 50mila spettatori in tutte e quattro le partite. Domenica c’è il rischio che l’Olimpico sarà quasi vuoto. Che derby è senza quel tifo?

“Questa Lazio e questa Roma meritano un Olimpico pieno. Mi auguro possa da qui a domenica i dati possano cambiare. Certo con la poca affluenza non muta assolutamente l’importanza della partita che rimane comunque l’occasione più sentita a Roma. È quel match che incide sugli umori di una stagione intera. Certo però ne risente lo spettacolo”.

Domenica arriva il derby che partita si aspetta?

“Mi aspetto sicuramente una partita bella perché quest’anno oltre al fascino del derby in sé per sé c’è anche il fattore classifica. Sono due squadre molto forti che stanno giocando per i primi posti. Domenica, come non avveniva da anni, ci saranno risvolti importanti anche sotto questo punto di vista”.

 La vittoria della Lazio manca da un po’, potrebbe essere la volta buona?

“Penso di sì. Credo che questa Lazio per la qualità che ha, per come sta giocando e per il campionato che sta facendo, possa vincere e interrompere questa serie negativa”.

Chi potrà essere l’uomo derby?

“Potrei dire Anderson o Keita, ma credo che a fare la differenza in partite come il derby sia il collettivo. Vince la squadra che riesce a prepararlo meglio e arrivare con la carica giusta, né troppa né poca”.

Per domenica tornerà anche de Vrij, Inzaghi avrà l’imbarazzo della scelta. Lei da ex difensore chi schiererebbe in una partita importante come il derby?

“De Vrij è un giocatore di un valore assoluto, è il miglior difensore che c’è in Italia. Non gioca da un po’ di tempo e bisognerà valutare a che punto è dal punto di vista del ritmo partita. Comunque il derby da tante motivazioni e apre tanti scenari che pure se non si è al 100% vale la pena giocare. L’adrenalina sopperisce a tutte le altre mancanze”.

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