LE PAGELLE - Strakosha non è in serata, Immobile mai pericoloso. Non bastano le giocate di Luis Alberto

Pubblicato ieri alle 22:40
19.03.2018 07:10 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Strakosha non è in serata, Immobile mai pericoloso. Non bastano le giocate di Luis Alberto
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© foto di Federico Gaetano

STRAKOSHA 5: Partenza con handicap, per lui e per la squadra: Dzemaili spara da fuori, il tiro è centrale e la sua parata goffa. Verdi ringrazia e lo batte per lo 0-1 a freddo.

WALLACE 5: Un disastro di primo tempo. Insicuro anche nelle giocate più semplici, negli stop, negli appoggi di 2 metri. Fuori controllo, fuori fase. Unica cosa buona: un passaggio di Donsah intercettato, la Lazio era totalmente scoperta e rischiava di prendere il secondo.

Dal 45’ BASTOS 5.5: Prende il giallo, non trova l’anticipo, ci mette un po’ a prendere le misure agli avversari.

DE VRIJ 6:  L’inizio è da tremarella, pure per lui: per poco Palacio non punisce un suo retropassaggio avventato e soprattutto scontato. Fino all’intervallo va in difficoltà perché la squadra è lunghissima, al rientro in campo la prestazione cresce di livello.

LUIZ FELIPE 6.5: Il migliore dei tre dietro sia a livello difensivo, sia nei compiti di impostazione. Ha grinta da vendere e piedi per impostare. Salva almeno un paio di volte con scivolate disperate: l’intervento migliore nella ripresa quando si sostituisce con il corpo a Strakosha per murare Donsah.

FELIPE ANDERSON 5.5: Si accende a intermittenza e solo quando comincia a giocare dietro a Immobile. Il primo tempo sulla fascia è tutt’altro che positivo. Nei secondi 45’ si mette in mostra con qualche serpentina delle sue, ma non trova la giocata risolutiva.

Dall’83’ CAICEDO sv

PAROLO 6.5: Sarà la fascia da capitano al braccio, ma si prende ancora più responsabilità del solito. Si butta negli spazi e nell’area avversaria, è l’uomo più pericoloso, con più cuore. L’arrembaggio parte dal suo cuore.

LEIVA 7: L’uomo della Provvidenza, quello che prende la squadra per mano e la accompagna verso risultati migliori. Si infila in area, se la porta sul destro quasi fosse un centravanti, la mette all’angolino con un tiro da biliardo. Secondo gol consecutivo, quasi terzo ripensando all’autogol causato a Cagliari. Ha un radar cattura-palloni, è di un’altra categoria.

LUIS ALBERTO 6.5: Resta il cervello della Lazio, che giochi a centrocampo o sulla trequarti. Inventa il filtrante per Leiva, cuce il gioco, va alla conclusione da fuori, prova a innescare i compagni.

MARUSIC 5.5: Parte sulla fascia sinistra per la prima volta in stagione. Il cambio di corsia dura meno di 20’, appena arriva il pareggio si risposta sulla destra per dare una mano a Wallace e permettere a Felipe Anderson di duettare con Luis Alberto. Non è in un momento brillante, non ha la forza nelle gambe di inizio campionato.

NANI 6: A sorpresa lì davanti, dietro a Immobile, con alle spalle una Lazio con tanta qualità. E lui cerca di aggiungerla venendo incontro al pallone, cercando di liberare i compagni con tocchi di fino. Paga un cambio tattico, che serve per accorciare le distanze tra i reparti. Non aveva poi giocato così male.

Dal 45’ LUKAKU 6: Con il suo ingresso la Lazio trova maggiore equilibrio e quantomeno smette di soffrire sulle ripartenze del Bologna. Gli spunti dalla metà campo in su non sono degni di nota.

IMMOBILE 5.5: Tanto movimento, poche occasioni da gol e chance di poter concludere. Non gli arriva il pallone buono, stavolta non lo servono a dovere. Ma anche la sua è una partita sotto tono, non da Immobile.

ALL. INZAGHI 5.5: Sceglie una formazione iper offensiva ed è costretto a tornare indietro nell’intervallo, quando vede che si rischia troppo. La Lazio paga le fatiche di Europa League, è meno arrembante del solito.

BOLOGNA (3-5-2): Mirante 6; De Maio 6 (Mbaye 6), Gonzalez 6.5, Helander 6.5; Torosidis 6.5 (Romagnoli 6), Donsah 6.5, Pulgar 6, Dzemaili 6.5, Masina 6 (Krejci sv), Verdi 6.5, Palacio 6. All. Donadoni.