Caso Klose, altro che retromarcia. E quel muso lungo alla cena di Natale...

16.12.2014 07:30 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Giorgia Baldinacci - Il Tempo
Caso Klose, altro che retromarcia. E quel muso lungo alla cena di Natale...
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© foto di Federico Gaetano

Scuro in volto, un po' imbronciato. Ancora Klose, ancora malumore. Ma non era tutto risolto? Sembrava aver fatto pace con la Lazio, aveva speso parole al miele: "Sto bene a Roma, cosa potrei volere di più?". Una dichiarazione d'amore in piena regola, ma - in realtà - nessun dietrofront di Miro. Anzi, ancora musi lunghi, perché la verità è che questa intervista è precedente allo sfogo che lasciava immaginare addirittura un addio.

È venerdì sera, la metà biancoceleste della Capitale tira un sospiro di sollievo: "Sono fiero di giocare nella Lazio, voglio restare anche il prossimo anno". Miro sposa - nuovamente - la causa biancoceleste con queste dichiarazioni riportate dal sito tedesco dw.de il 12 dicembre. Ma l'intervista originaria, registrata con Klose nel ristorante romano dell'amico Sandro e in parte a Formello anche con il ds Tare, è stata però realizzata (e trasmessa in un reportage sul tedesco) dall'emittente televisiva Zdf Sport il 23 novembre. All'indomani della sfida con la Juventus e, fondamentale, prima dello sfogo di Klose datato 1° dicembre.

Quando domenica sera è arrivato alla cena di Natale, non si è fermato a scattare qualche foto o a firmare autografi ai tifosi presenti. Pochi sorrisi, Lotito ha provato a coinvolgere il tedesco invitandolo sul palco, ne ha tessuto le lodi: "Miro è venuto nonostante un problema alla gamba, per noi è un motivo di orgoglio. Può ancora dare tanto alla Lazio, io da presidente farò la mia parte, contrattualmente ha l'opzione per il prossimo anno". Che poi al tedesco è pure scappata una battuta sul nuovo pullman, ma comunque non aveva troppa voglia di scherzare, raccontano i presenti. Resta lontano dai riflettori, Miro, anche ieri quando si è presentato nella scuola germanica di via Aurelia Antica (quella frequentata dai suoi due gemelli). Il malumore dunque resta e anzi il mal di pancia forse aumenta pure. Anche con l'Atalanta Pioli gli ha preferito Djordjevic, concedendo al panzer solo un quarto d'ora nel finale. Lo stesso copione nella trasferta del Tardini. La società biancoceleste ha sempre ribadito che non esiste un caso Klose e che fino a giugno almeno - quando scadrà il suo contratto - resterà a Roma. Lui, da parte sua, vuole giocare. E non si rimangia il suo messaggio alla Lazio. Perché in tanti ancora lo vogliono a 36 anni, il suo Kaiserslautern come anche club in Russia e Stati Uniti.