Cataldi: "Vogliamo vincere la Supercoppa e andare in Champions! Che gioia i rinnovi di Pioli e Klose"

Pubblicato ieri alle 18:30
27.06.2015 07:36 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
Cataldi: "Vogliamo vincere la Supercoppa e andare in Champions! Che gioia i rinnovi di Pioli e Klose"
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© foto di Federico Gaetano

La scorsa estate poteva soltanto sognare una stagione come quella che si è appena conclusa. Incisivo, determinante, duttile, sono solo alcune delle caratteristiche che hanno reso celebre Danilo Cataldi. La Lazio lo ha presentato al grande pubblico, lui si è preso la scena anche agli Europei Under 21 con l'Italia di Di Biagio. Ma il biscotto servito da Svezia e Portogallo ha costretto alle vacanze anticipate il centrocampista di Ottavia, che oggi, attraverso le frequenze di Lazio Style Radio 89.3, ha commentato la sua magica stagione. Il numero trentadue biancoceleste inizia proprio dall'avventura in Nazionale: "Sono tornato ieri, adesso mi riposo qualche giorno e poi vado una settimana in vacanza. È stata una bella esperienza perché indossare la maglia azzurra è sempre una cosa positiva. C'è un po' di rammarico per non aver passato il girone e per non aver raggiunto le Olimpiadi. Sono contento della fiducia della gente. È una competizione che si gioca alla fine della stagione, si gioca ogni tre giorni e c'è un po' di stanchezza. Nella prima partita siamo stati sfortunati e non abbiamo gestito bene il vantaggio. C'è stato un grande gruppo in azzurro e abbiamo sempre lottato ogni partita. Dalla sconfitta con la Serbia non abbiamo più perso un match. Oggi tutti criticano, ma nessuno si ricorda di questo. Belotti? È un buon attaccante e può diventare un grande. Ha tanta voglia di fare, è completo e dentro l'area ci sa stare. Come mai le big vanno sugli stranieri e non su di lui? Non lo so. Abbiamo affrontato giocatori che in Portogallo e in Inghilterra hanno già giocato in Champions e in Premier, ma la differenza non si è vista. I giocatori italiani valgono e la Serie A rimane sempre un campionato difficile".

I rinnovi di Pioli e Klose?

"Il mister se lo è meritato. La Lazio veniva da una stagione così e così è lui è riuscito a entrare nel cuore dei tifosi e dei giocatori. Ha sempre parlato chiaro con tutti e i risultati si sono visti in campo. La musica è cambiata ed è riuscito a riportare la gente allo stadio che è il nostro successo più grande. Il terzo posto è stata la ciliegina sulla torta e il mister è l'artefice di tutto. Miro? Cosa dire di lui. Sono molto contento e per lui parla la sua carriera. Vederlo ogni giorno è una gioia e giocarci insieme è una cosa splendida".

Soddisfatto della tua stagione?

"È stato un inizio travagliato, soprattutto a metà anno quando stavo fermo. Per un giovane con tanta voglia di fare, stare ferro non è semplice. Poi grazie ai miei compagni, che mi sono stati sempre vicino, è andata bene. Io mi aspetto tanto da me stesso, purtroppo non è arrivato il gol. Speriamo che l'anno prossimo ne arrivi più di uno"

Il gol più bello della stagione?

"Sono stati tanti. Quello di Candreva contro l'Empoli e qualcuno di Felipe sicuramente. Di belli ce ne sono stati tanti, ma quello più difficile sicuramente quello di Felipe a Milano conto l'Inter per lo stop. Il gol di Onazi? Dopo è scappato che doveva andare in Nazionale. Non siamo riusciti a dirgli nulla. Assist? Mi ricordo quello bellissimo di Felipe contro la Sampdoria"

Finale di Supercoppa e Playoff di Champions?

"Sono due partite difficili. Nella prima c'è in palio un trofeo e alzare al cielo una coppa è sempre qualcosa di speciale. Speriamo di non ripetere il risultato della finale di Coppa Italia che è stato pesante dal punto di vista psicologico. Saranno due partite importanti, vediamo il sorteggio chi ci regalerà. Sicuramente vogliamo passare il turno". 

Un consiglio ai giovani della Primavera?

"L'ho seguita. Peccato per la finale che non è andata come due anni fa, ma si sono tolti tante soddisfazioni a cominciare dalla Supercoppa e poi la Coppa Italia con la Roma. Sono stati due tasselli importanti e poi la finale si è decisa alla lotteria dei rigori. Pollace? Siamo amici, purtroppo con i rigori se la cava male (ride, ndr). Andare in prestito è una cosa che consiglio ai giovani perché giocare aiuta a crescere come giocatore e come uomo.  È un'esperienza che consiglio a tutti. Spero che tanti di questa rosa vadano a farsi le ossa"