De Vrij: "Gli infortuni sono alle spalle. E Roma ormai è casa mia..."

28.01.2017 08:56 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
De Vrij: "Gli infortuni sono alle spalle. E Roma ormai è casa mia..."
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© foto di Federico Gaetano

Come ci si riprende da un infortunio? Chiedere a Stefan de Vrij. Dopo quello al ginocchio, grave, il difensore olandese è tornato anche dopo una frattura del quinto metatarso del piede. Sciocchezze per uno come lui. Da sei mesi sta in campo a pieno regime tenendo in piedi la difesa della Lazio. Stefan, ai microfoni di Ad.nl, si è confessato: “Sapete cosa ho pensato subito dopo la diagnosi della frattura? Rimango positivo e recupero. È solo un osso del piede, ci metto poco a tornare in campo. Ho lavorato e ora mi sento anche meglio”.

ITALIA, LA SFIDA - Il 28 marzo de Vrj sfiderà con la sua Olanda, l’Italia. All’Amsterdam Arena, in amichevole, sarà l’occasione per tornare a grandi livelli anche con la maglia orange: “Giocare contro i ragazzi del paese in cui vivo è un gioco, nemmeno più tanto divertente. Se mi sento romano? Roma è una città bellissima, in Italia mi sento a casa. Quando a fine ottobre c’è stato il terremoto in Umbria, con la Lazio abbiamo subito mostrato il nostro impegno. Siamo andati nelle zone colpite dal sisma per regalare una boccata di ossigeno alla gente. Quando c’è stata la scossa ero a casa, nel letto, si muoveva tutto. Immagino quanto sia stata forte in Umbria".

"La Nazionale azzurra è forte, stabile, e hanno giocatori in difesa fortissimi. Sono messi bene nel girone di qualificazione al Mondiale. Lì dietro sono insuperabili con Barzagli, Bonucci e Chiellini della Juventus. Mi piacciono molto. Da quando sono arrivato in Serie A, ho affrontato i bianconeri cinque volte. Abbiamo fatto un solo gol su punizione e domenica ci hanno fatto un 2-0".

INFORTUNIO STROOTMAN - Il giocatore della Roma, dopo l’infortunio, non ha più voluto parlare di quel terribile momento. De Vrij annuisce: “Lo capisco, se si parla sempre di quello, nella nostra vita non si cancellerà mai. Io ad Anversa ho fatto una relazione (con lo staff medico che lo ha curato, ndr). Adesso gioco, sono guarito, questo è quello che conta".