FOCUS - Da Buffon a Keita, passando per Icardi, quando il calcio diventa social

Pubblicato il 16/04 alle 15
17.04.2014 06:46 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Da Buffon a Keita, passando per Icardi, quando il calcio diventa social
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© foto di Federico Gaetano

Mark Zuckerberg, Jack Dorsey, Kevin Systrom, Larry Page e Sergey Brin. Nell’ordine sono gli inventori di Facebook, Twitter, Instagram e Google. Persone giovani, ora milionarie, che hanno cambiato sì la loro vita, ma soprattutto la nostra. Si è sviluppato un mondo parallelo, accessibile da finestre più o meno piccole: pc, tablet, smartphone sono il ponte per arrivare nel virtuale e rimanere in quel limbo per un po’ di tempo. Tu sei social? Qualcuno più anziano storce il naso e ti guarda male quando ascolta questa domanda: sarà per caso una malattia? Niente paura, anche perché Internet e i suoi ambienti hanno conquistato proprio tutti. Il mondo del calcio ringrazia, i tifosi ringraziano. Quel muro tra calciatore e fans è caduto, sbriciolato: prima poteva essere il cancello del centro sportivo, il finestrino oscurato dell’auto a creare quella barriera da divo. Ora, con un click, un tap, si entra nel privato: foto, messaggi, raccontano (perché vogliono farlo, sia ben chiaro) la vita ‘normale’ di ognuno di loro. 

UN CALCIO AI TWEET - Animali da tastiera, amanti degli autoscatti, delle foto al cibo o ai loro piccoli. I giocatori si aprono ai tifosi. La Juventus è prima anche tra i social: Buffon, Bonucci, Chiellini sono tra i più attivi. Contest, foto, giochi, abbindolano così i propri followers aiutati anche da uno staff che cura le varie pagine e account. A Roma, zona Trigoria, con l’arrivo di Nainggolan avranno installato anche la banda larga: il belga, vero amante dei cinguettii, non perde mai occasione di mostrare l’ultimo taglio di capelli improbabile o scambiarsi messaggi amichevoli con il suo ex compagno al Cagliari, Pinilla. Seguendo la classifica del campionato, i giocatori di Napoli e Fiorentina sono meno cybernauti. Rincara la dose l’Inter, con Icardi che sbaraglia la concorrenza. Inevitabile non parlare dell’attaccante argentino quando si tratta del binomio calcio-social network.  Scatti di vita con la sua amata Wanda Nara compaiono ad ogni giro di orologio: in mezzo c’è la diatriba con l’ex della bella bionda, Maxi Lopez, crucciato nel vedere i suoi figli in braccio al numero 9 nerazzurro, che sfoggiano felici la tuta e la maglia dell’Inter. Come dire, tra moglie e marito non mettere Maurito (e Twitter). Poche ore fa l’annuncio: Wanda si ritira dal web, sarà la fine delle polemiche? In casa Milan, Kakà scherza e gioca con il telefono: simpatica la foto, diventata poi virale, che lo immortala in macchina sorridente con il compagno Poli che fa benzina. Uno scatto che li rende meno miti e più persone normali. Senza dimenticarci di Super Mario Balotelli, che spesso ha usato i suoi canali personali per sfogarsi, o addirittura, dichiarare la paternità di Pia, la figlia nata dalla relazione con Raffaella Fico.

IN CASA LAZIO - I giovani fanno la parte dei leoni: Keita, Tounkara e Felipe Anderson sono tra i più attivi. Il giovane talento spagnolo delizia più volte i suoi fans durante la giornata. Il buongiorno è d’obbligo, così come qualche scatto che lo immortala a cena con i compagni. In campo illumina con le sue giocate, fuori si diverte a fare il personaggio. La figura del calciatore si costruisce anche tramite i social, e il numero 14 biancoceleste lo ha intuito. Non a caso è sempre tra i più acclamati dai tifosi della Lazio: la gente lo sente vicino, lo vede uno di loro. Poi c’è l’attaccante della Primavera di Inzaghi: Mamadou è più attento agli autoscatti, che con un po’ di vanità si mischia bene con l’essere calciatore. Più serio e riflessivo il brasiliano Felipe Anderson: aforismi sulla vita, sui massimi sistemi e una sua foto. Forse, chissà, la chiave del suo successo in biancoceleste passerà proprio attraverso la filosofia. Caso a parte Stefano Mauri: il brianzolo, durante la sua squalifica, si è lasciato andare proclamando più volte la sua innocenza a colpi di post su Facebook e Twitter. In un modo o nell’altro si racconta la realtà, la verità, la vanità. Lettere condite da foto, il calcio è cambiato. Si selfie chi può.