FOCUS - Da Vieri a Gentiletti, fino all’artista Felipe: quando Marassi per la Lazio significa ripartenza

03.12.2017 15:00 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Da Vieri a Gentiletti, fino all’artista Felipe: quando Marassi per la Lazio significa ripartenza

Parola d’ordine vincere, tornare a vincere. La Lazio che sbarca a Genova vuole chiudere il sipario su due settimane particolari e riprendere la marcia Champions. Il duo Massa-Fabbri contro la Fiorentina ha tolto due punti pesantissimi per la classifica, ma il passato è alle spalle e già contro la Sampdoria è attesa la reazione. Eppure in casa i doriani non hanno lasciato neanche un punto alle rivali, percorso netto con sei vittorie su sei e squadre del calibro di Juventus, Milan e Atalanta cadute sul prato del Ferraris. Guardando al passato spesso una Lazio in difficoltà, nella Marassi blucerchiata, è riuscita a tirare fuori energie nascoste. Vittorie sofferte che pongono fine a periodi poco felici. Ripartenza, proprio quella che servirebbe ai ragazzi di Inzaghi.

GIGANTE BOBO - Aprile 1999, la Lazio di Eriksson arriva a Genova dopo che il suo vantaggio in classifica sul Milan si è assottigliato ad un solo punto. Pesanti le sconfitte contro la Roma e la Juventus all’Olimpico (quella della doppietta di Henry) che vanno a minare le certezze di una squadra stratosferica. A Marassi non cambia il copione, con i biancocelesti balbettanti e timorosi quasi rassegnati al sorpasso del Milan che passeggia a Vicenza. Ma quando la freccia rossonera sembra essere attivata sale in cattedra Christian Vieri, che su cross di Conceicao si arrampica in cielo e regala la vittoria alla Lazio. Seppur con estrema sofferenza, il primato è salvo.

IL CAMMINO DI SANTIAGO - Maggio 2015, la squadra di Pioli dopo una rincorsa incredibile alla Champions mostra qualche segnale di cedimento. Pareggio a Bergamo contro l’ex Reja e sconfitta in casa con l’Inter in un match deciso, guarda caso, da un pessimo arbitraggio di Massa. A Genova la Lazio appare in difficoltà, il doriano Eto’o fallisce una ghiotta occasione e dal mazzo esce l’asso che non ti aspetti. La zuccata di Santiago Gentiletti, rientrato proprio a Marassi dopo il grave infortunio contro il Genoa, vale tre passi fondamentali verso la Champions.

ESTRO FELIPE - Dicembre 2016, un anno fa. La Lazio viene dal derby perso (il primo di una serie che regalerà gioie) ma la squadra e mister Inzaghi sono duri a morire. Nell'equilibrio di Marassi a salire in cattedra sono Milinkovic e Parolo, imbeccati da un artista di nome Felipe Anderson. In quattro minuti la pratica è risolta: prima cross liftato del brasiliano e stacco imperioso del serbo, poi rasoterra morbido sempre del numero 10 e inserimento dell’azzurro nel cuore della difesa blucerchiata. A nulla serve il gol di Schick in chiusura di partita, la Lazio riparte da Marassi.