FOCUS - Dal Genoa al Genoa, da Luis Alberto a Re Luis Alberto: storia di 'uno' che ci ha creduto

Pubblicato il 16/09/2017 alle ore 08.15
17.09.2017 07:15 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Dal Genoa al Genoa, da Luis Alberto a Re Luis Alberto: storia di 'uno' che ci ha creduto
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Re Luis Alberto. A Formello c’è ora la monarchia, l’ha votata Simone Inzaghi. Si è affidato ai piedi dello spagnolo, adesso non può più farne a meno. Non esiste una Lazio reale senza Re Luis. Contro il Genoa, tocca di nuovo a lui. L’abilità del mister biancoceleste? Quella di dargli libertà in campo. Inutile affidare un ruolo ai giocatori con classe, visione di gioco, dribbling, tiro, senso del gol. Chi ha queste caratteristiche può giocare ovunque. E così sia.

GENOA - Ad Auronzo, con la fiducia della società e dell’ambiente, ecco il nuovo Luis Alberto. Regista. Ma non perché manca Lucas Biglia, indaffarato nel pensare al suo futuro. Lo spagnolo può fare quel ruolo e tanti altri: ha passo, passaggio, inventiva. Che vada a lui lo scettro per comandare la squadra. È il nuovo fulcro del gioco, a prescindere dalla posizione. E pensare che era dato per partente. In pochi mesi è cambiato tutto. Era il 15 aprile, Genoa - Lazio 2-2. Luis Alberto segna il suo primo gol con la maglia laziale. Da lì inizia la sua ascesa al trono. Fiorentina e Inter da protagonista sul finire di stagione: prestazioni al top per un giocatore che ci ha messo un po’ ad impressionare, ma che alla fine conquista la fiducia di tutti, in primis di Tare: “Rimarrà con noi”.

LAZIO E NAZIONALE - Per i tifosi è Lupo Alberto. A Roma si scherza, dai. Vestito di celeste, con quel nome, ricorda il famoso cane a fumetti di Silver. Ma anche sugli spalti si accorgono delle grandi qualità dello spagnolo. Re Luis Alberto XVIII grazie al numero di maglia. Nella storia, il sovrano francese era soprannominato ‘Il Desiderato’. Ecco, il nostro Luis si è fatto desiderare, poi però ce l’ha fatta. Presto sarà convocato anche in Nazionale, l’avviso di una preconvocazione già c’è. La rivincita di un giocatore che ci ha sempre creduto. Contro il Genoa vuole chiudere il cerchio, dimenticare il passato fatto di spezzoni di match, delusioni, momenti tristi. Ora comanda lui, Re Luis: la Lazio è ai suoi piedi. Formello la sua Versailles.