FOCUS - Lazio, riaccendi la luce dopo il 'blackout': ecco le 10 istruzioni da seguire

Pubblicato il 13/04 alle 20:30
14.04.2018 07:10 di  Annalisa Cesaretti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Annalisa Cesaretti - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, riaccendi la luce dopo il 'blackout': ecco le 10 istruzioni da seguire

“C’è stato un blackout”. Il primo a dirlo è stato mister Inzaghi. Stop, rewind, play. “Poi c’è stato un blackout”, ha ripetuto Thomas Strakosha. Ancora rewind, di nuovo play. Da quasi 24 ore lo stesso termine inglese scandisce il ritmo delle voci di chi cerca una spiegazione e di chi trova una giustificazione. Agli occhi di tutti è apparso chiaro che ieri sera nel giro di quattro minuti tutto è diventato nero. Il blackout c’è stato, impossibile negarlo. La corrente è saltata, la luce si è spenta, le comunicazioni si sono interrotte. Ma a dirla con termini più semplici un blackout non è nient’altro che un guasto. Un danno che si può e si deve riparare. Ci vogliono pazienza e volontà. E nel frattempo a un blackout si può sopravvivere. È necessario limitarsi a seguire delle istruzioni. Basta digitare sul motore di ricerca del web le tre parole magiche: ‘risolvere un blackout”. WikiHow propone un decalogo che può fare al caso della Lazio. Ecco come rendere sopportabile un blackout in 10 passaggi.

1.VALUTARE LE EMERGENZE DA AFFRONTARE – Nel caso della Lazio l’attenzione deve essere subito rivolta all’infermeria. La sfida di ieri sera contro il Salisburgo è dura da digerire non solamente dal punto di vista mentale, ma anche fisico. Basta e Lulic sono i giocatori che sembrano averne risentito di più. Il capitano biancoceleste non mancherà però nel prossimo impegno della Lazio, il derby. Si concentrerà sull’importanza del match e scenderà in campo. E così faranno i suoi compagni, per evitare che sulle fasce scatti una vera emergenza. Patric sarà out a causa di un problema muscolare. La porzione di partita giocata da Lukaku ha fatto luce sulle effettive condizioni del belga, che sembra non aver ancore recuperato a pieno. Assieme a Basta e a Marusic dovrà riprendersi in fretta in vista di domenica. La voglia di riscatto allevierà i fastidi fisici.

2. SVUOTARE LA DISPENSA DA TUTTE LE COSE CHE MARCIRANNO – Dagli scaffali di Formello devono scomparire sconforto e amarezza. Stesso discorso vale per le critiche dettate dalla delusione, che già cominciano a emanare cattivo odore. Al momento sono da cestinare gli attacchi a chi ha sbagliato, i ‘se’ e i ‘ma’ lanciati in direzione delle scelte tecniche e le svalutazioni della campagna acquisti. L’importante ora è non gettare nella pattumiera l’intera straordinaria stagione della Lazio. “Siamo stati dei polli”, ha detto Parolo. Bisogna cambiare atteggiamento e natura. Il pollo avariato intossica.

3. ACQUISTARE CIBI A LUNGA SCADENZA – Ovvero fare affidamento su ciò che rimane a lungo nella dispensa. Su ciò che si può conservare. Per esempio il traguardo dei 303 gol in Europa. L’orgoglio di essere stata l’unica squadra ad arrivare ai quarti di Europa League quest’anno. E poi il terzo posto nella classifica della Serie A, con le dovute conseguenze. E tra queste a spiccare c’è la possibilità di conquistare un posto per la prossima edizione della Champions.

4. TROVARE UN METODO DI RISERVA PER SCALDARE CIBO E ACQUA – Quindi una fonte di energia che permetta alla Lazio di trovare le forze necessarie per continuare la corsa verso la Champions. Inutile dirlo, se non c’è gas l’unico rimedio è la carica dei tifosi. Il supporto dei sostenitori biancocelesti sa infiammare lo spirito di Lulic e compagni, che subito hanno necessità di cibarsi di una vittoria. Domenica c'è bisogno di una grande affluenza allo stadio.

5. PENSARE A UN’ALTERNATIVA PER RINFRESCARE E SCALDARE LA CASA – A Formello c’è bisogno di aria fresca. Ma aprire le finestre non basta. L’aria che si respira nel centro sportivo biancoceleste è ancora carica delle particelle negative di Salisburgo. Sarebbe utile del calore in grado di trascinarle in alto, fino a farle scomparire. A scaldare l’atmosfera può pensarci la Curva Nord. Il derby di domenica è il pretesto ideale.

6. INSTALLARE DELLE LUCI DI SICUREZZA – L’esperienza dei veterani deve riportare la squadra sulla strada giusta, ovvero quella della razionalità. La Lazio ha bisogno di recuperare la concentrazione, l’attenzione e la sicurezza in se stessa, nelle sue abilità. Servono di nuovo la saggezza di Radu, la resistenza di Lulic, l’intelligenza di Parolo e la grinta di Immobile. Ecco le luci della Lazio. Sono questi gli stimoli migliori per un gruppo giovane che non vuole perdere quanto guadagnato finora.

7. TROVARE DELLE DISTRAZIONI – Il passato a volte può essere uno specchio deformato. Riflette un’immagine distorta, che ha poche somiglianze col presente. La vera Lazio non è quella che è uscita dalla Red Bull Arena a testa bassa. I dubbi stanno a zero. Rifletterci è inutile. Soprattutto non c’è tempo. Bisogna preparare il derby. Non c’è distrazione migliore al momento.

8. IMPIEGARE BENE IL TEMPO – Due giorni scarsi per recuperare energie fisiche e mentali prima di affrontare la squadra di Di Francesco. Pochi minuti per rifiatare, poche ore per ripassare le tattiche anti Roma. La Lazio non può farsi trovare impreparata.

9. PROCURARSI UNA LANTERNA E UN APRI SCATOLE – La Lazio li ha già. Lucas Leiva al momento è la luce guida della formazione biancoceleste. Deve solo ricaricare le pile. Seguendo la sua scia la squadra può ancora trovare la via da percorrere per raggiungere l’obiettivo della stagione, la Champions. Sergej Milinkovic apre varchi nelle difese avversarie come fosse una scatola di latta. Il centrocampista serbo deve solamente ritrovare il vigore di un tempo.

10. TROVARE UNA RADIO A BATTERIE PER SEGUIRE LE NOTIZIE – Rimanere sul pezzo e non isolarsi. Ogni consiglio è utile per migliorare la propria condotta. Dalle analisi svolte sul match di ieri la Lazio ha una lezione da imparare: non sottovalutare mai l’avversario. Il che significa prestare attenzione a ogni parola, dichiarazione e avvertimento. Questo gioco è fatto anche di strategie.