FOCUS - Pochi gol fatti, tanti subiti: Lazio, le palle inattive sono uno strazio

Pubblicato l'08/02 alle 00.06
08.02.2016 07:26 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Pochi gol fatti, tanti subiti: Lazio, le palle inattive sono uno strazio
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© foto di Federico Gaetano

Ha una delle percentuali più basse del campionato di gol realizzati da palla inattiva: solo il 10.3%. Solo tre delle 29 reti siglate dalla Lazio sono arrivate da calcio piazzato (rigori esclusi). Peggio dei biancocelesti  hanno fatto Carpi e Udinese. Calci d'angolo e punizioni sono palle perse o quasi, regali alle difese avversarie, difficile che da queste situazioni di gioco nasca qualcosa di pericoloso per gli altri e fruttuoso per Klose e compagni. Non sfrutta le occasioni la Lazio, non riesce a rendersi pericolosa da situazione da fermo, un handicap grave, soprattutto quando le partite sono bloccate e non ci sono spazi per colpire. È un limite acclarato ormai, un difetto che Pioli non è riuscito a correggere. I motivi? Scarso addrestamento. Prima di tutto. Ma anche palloni spesso calciati in malo modo. Kishna si era rivelato un buon elemento, dal suo piede si sono visti partire spesso palloni tagliati e pericolosi, ma l'olandese è ormai fuori da quasi due mesi per infortunio e chi ne ha fatto le veci (da Candreva a Cataldi) non si è distinto per aver servito palloni invitanti ai compagni. Solo tre reti da palla ferma, due su punizione (Parolo a Verona e Biglia a Bergamo) e una da calcio d'angolo (Biglia per la botta di Candreva a Milano). Poi il buio. Il dato è inquietante, i capitolini hanno calciato 161 corner in campionato e solo a San Siro soni riusciti a sfruttare la situazione per andare in rete. La Lazio non segna da punizione o calcio d'angolo, mentre soffre terribilmente queste situazioni in fase difensiva. Ha subito 12 gol da fermo, solo il Frosinone (15) ha fatto peggio della squadra di Pioli. L'ultima beffa era arrivata due settimane fa: punizione di Birsa e testa di Cesar per il momentaneo vantaggio del Chievo all'Olimpico. Ultima di una lunga serie di disattenzioni. Calcio da fermo e gol di un difensore di testa: pure in questa situazione di gioco la Lazio è ferma a zero. Nessuno dei giocatori laziali che compongono il reparto arretrato ha mai segnato in campionato, Hoedt e Mauricio -nonostante l'altezza- non sono mai riusciti a togliersi la gioia di un gol, colpa di chi batte punizioni e corner, di chi va a saltare e della mancanza di schemi preparati in settimana. Un mix micidiale per questa Lazio al contrario, salvifico per gli avversari che banchettano sulle disattenzioni dei ragazzi allenati da Pioli. I biancocelesti non segnano e subiscono tanto da situazioni da fermo e giovedì all'Olimpico arriva l'Hellas che è, invece, la squadra che ha la percentuale più alta di gol realizzati da palla inattiva: 13 su 18, il 72.2%. Per coltivare ancora una minima ambizione europea è necessario cominciare a vincere e per avere continuità serve fare gol anche da palla inattiva e sarebbe importante anche non subirne. Soprattutto all'Olimpico, dove gli avversari si difendono con quasi tutti gli effettivi e sfruttano le situazioni da fermo per far male a una squadra che ormai pare essersi appiattita nelle sue contraddizioni.