FOCUS - Radu, da Stefàn a... Stefan: stasera c'è un pubblico variegato a tifare per lui

15.02.2018 10:23 di  Annalisa Cesaretti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Annalisa Cesaretti - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Radu, da Stefàn a... Stefan: stasera c'è un pubblico variegato a tifare per lui
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Mentre ieri sera il pullman della Lazio era imbottigliato nel traffico di Bucarest dal finestrino scrutava la sua città. La stessa che nell’ormai lontano 2008 lasciò per partire alla volta di Roma. In dieci anni la capitale romena è cambiata, con lei il tempo ha giocato le sue carte migliori. Se ne è reso conto anche Stefan Radu. Anzi, Stefàn. Perché dentro ai confini della Romania l’accento si sposta sulla seconda vocale. In questi due giorni dovrà tornare a farci l’abitudine. D’altronde è così che il suo nome suonava quando a chiamarlo erano i compagni della Dinamo. Tra i ‘cani rossi’ della squadra di Bucarest Radu si è fatto uomo. Tra i 18 e i 22 anni divenne il punto di forza di uno dei club più titolati del suo Paese. Proprio con la Dinamo Bucarest nel 2005 vinse la Coppa di Romania. Il suo primo trofeo. In poco tempo divenne anche una pedina importante della Nazionale romena. Ne sono cambiate di cose da allora. All’epoca, per esempio, non esisteva alcuna FCSB. La squadra che Inzaghi e i suoi affronteranno stasera si chiamava ancora – in maniera più o meno legittima - Steaua. Ma già in quegli anni la rivalità con la Dinamo era alle stelle.

QUESTIONE DI ACCENTI - Non c'era alcuna Arena Națională. Dinamo e Steaua giocavano in due stadi differenti, lo Stadionul Dinamo e il Ghencea. Poi nel 2011 fu costruito il nuovo impianto, ora scenario dei derby della città. Ma Stefàn lo conosce bene. E infatti ieri sera, abbandonato il finestrino, ha raggiunto l’autista del pullman biancoceleste con l'intenzione di fargli da navigatore. Mosso dall’entusiasmo gli ha indicato la strada da seguire per arrivare all’Arena. Uno stadio col quale, a dispetto delle cronologie, Radu ha dimestichezza. Perché fino al 2013 su quel campo è sceso con la sua Nazionale. La stessa che da qualche tempo ha deciso di lasciare. Eccolo l’ulteriore cambiamento sopraggiunto negli ultimi dieci anni. E non tutti hanno saputo accettarlo. Anche per questa ragione stasera il difensore biancoceleste avrà bisogno del totale supporto dei suoi tifosi. Quelli che lo chiamano Stefan, con l’accento sulla ‘e’. Ma i sostenitori biancocelesti non saranno i soli a tifare per lui. Anche tra il pubblico romeno qualcuno griderà il suo nome e lo farà con l'accento originale. Il popolo della Dinamo stasera tifa Radu. E ovviamente – a onor del della rivalità con la Steaua – Lazio. Non sarà di certo un accento a ostacolare la memoria e il rispetto.