FOCUS - Strakosha, l'eroe del tempo scaduto di cui la Lazio ha bisogno

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"Bisogna prendere meno gol dello scorso anno". Un mantra che chiunque, dai giocatori agli addetti ai lavori, sta ripetendo ossessivamente dall'inizio della stagione della Lazio. Ed è vero, perché nella passata stagione la squadra di Inzaghi ha dovuto guardare l'esultanza dell'avversario di turno per ben 69 volte tra tutte le competizioni, di cui 49 solo in Serie A. A salvare la situazione è stata spesso la casella dei gol fatti, che recita la mostruosa cifra di 123 marcature, ma che allo stesso tempo non ha potuto evitare l'eliminazione dall'Europa League e soprattutto la mancata qualificazione in Champions. Ecco perché, archiviate le due sconfitte contro Napoli e Juventus, fanno notizia le due giornate consecutive passate senza subire gol contro Frosinone ed Empoli. Per di più, in entrambi i casi è bastata una sola rete per portare a casa i tre punti, quando al contrario Immobile e compagni avevano abituato il loro pubblico a goleade ben più pesanti. Ma se il punteggio degli avversari ha recitato zero nelle ultime due uscite gran parte del merito va a Thomas Strakosha, che con l'Empoli ha addirittura vestito i panni dell'eroe.

SALVATAGGIO IN EXTREMIS - Sì, perché la difesa della Lazio sembra aver fatto addirittura qualche passo indietro sul piano della fiducia rispetto allo scorso anno, quando in realtà si subiva molto di più. Il pacchetto arretrato biancoceleste deve ancora trovare tranquillità, ecco perché Strakosha diventa ancora più importante per mantenere immacolata la sua porta. Ieri il caso emblematico: agli sgoccioli di una gara che si poteva anche chiudere nel finale con le grandissime occasioni firmate Correa e Marusic, Di Lorenzo crossa nell'area laziale l'ultimo pallone del match su cui Acerbi non riesce ad intervenire e Wallace si addormenta, Caputo aggira il difensore brasiliano e spara da un paio di metri ma Strakosha mette la gamba nella posizione giusta per deviare il pallone in calcio d'angolo. Tutto l'Empoli si dispera a terra, Acerbi striglia il compagno di reparto, Orsato fischia la fine e i tifosi laziali ancora una volta devono ringraziare il loro giovane portiere se quel piccolo vantaggio accumulato nell'arco dei 90 minuti non è stato gettato al vento nell'ultimo giro di orologio.

EROE DEL TEMPO SCADUTO - D'altronde, Thomas Strakosha non è nuovo a parate spettacolari, ma neanche a finali thriller che lo vedono con le vesti del protagonista. Il miracolo operato ieri sulla conclusione di Caputo ha infatti facilmente rievocato quel rigore parato a Dybala lo scorso anno all'Allianz Stadium, quando ancora una volta uno scempio di un difensore - nel caso specifico Patric, che falciò Bernardeschi in area di rigore nei minuti di recupero - rischiava di compromettere una vittoria sofferta su un campo proibitivo. Tempo scaduto, massima punizione che chiuderà il match un po' come se si fosse arrivati all'ultima occasione della lotteria dei rigori e Strakosha che indovina da che parte tirerà l'attaccante della Juventus e salva la situazione. Ieri come allora, la prodezza dell'estremo difensore albanese ha fatto sì che l'errore individuale di un compagno non riscrivesse la storia di una partita a pochi momenti dal fischio finale. Perché, finché le incertezze difensive non saranno messe da parte, Thomas Strakosha sarà l'eroe di cui la Lazio ha bisogno per mantenere la porta inviolata e portare a casa dei punti anche quando in avanti non sono ispirati.