FOCUS - Var e non solo: Massa e Fabbri, quanti errori con la Lazio!

Pubblicato alle 09:45
27.11.2017 10:01 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Var e non solo: Massa e Fabbri, quanti errori con la Lazio!
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Rabbia, delusione e due punti persi, la gara con la Fiorentina lascia l’amaro in bocca alla Lazio di Simone Inzaghi. La decisione di Massa di concedere il penalty ai viola in pieno recupero per il presunto contatto tra Caicedo e Pezzella ha fatto arrabbiare l’ambiente biancoceleste. Tare ha manifestato subito al direttore di gara Massa tutta la sua furia per essersi avvalso del Var. La scelta del direttore di gara è arrivata dopo che l’addetto alla moviola, Fabbri, ha richiamato la sua attenzione. "Massa e Fabbri me li sognerò per diverso tempo" si è lasciato sfuggire Simone Inzaghi nella conferenza stampa post partita. Perché nel primo tempo fa discutere anche il contatto tra Parolo e Veretout su cui non è stata richiesta la tecnologia. Scelte discutibili che non sono neanche le prime dei due visto che ci sono numerosi episodi sfortunati per i due nei precedenti con le aquile.

MASSA – Il match che è rimasto negli annali è sicuramente la sfida contro l’Inter del 2015 vinta dai nerazzurri per 2-1 in rimonta. In quella sfida il direttore di gara ha messo insieme una serie incredibile di errori contro i capitolini. Si inizia con l’espulsione di Mauricio per una trattenuta su Palacio lanciato a rete. Fiscale, ma che non fa gridare allo scandalo e nulla in confronto a quello che accadrà poco dopo. Sulla punizione seguente l’ex Hernanes segna, ma sono ben due i calciatori dell’Inter in fuorigioco e che coprono la visuale a Marchetti. Nella ripresa il capolavoro si completa con un fuorigioco inesistente fischiato a Candreva (e che lo ferma quando è a tu per tu con Handanovic) e con un rigore assegnato per fallo (molto dubbio) di Marchetti su Icardi. Il portiere di Bassano del Grappa, già ammonito per proteste in seguito all’episodio del primo tempo, viene espulso lasciando i suoi in nove.  Quella gara  sarà poi decisiva nella corsa al secondo posto in favore della Roma.  Nella passata stagione la giacchetta nera di Imperia ha diretto il match contro la Juventus a Torino dove non ha visto un netto fallo di Pjanic su Immobile, ma completa l’opera ammonendo l’attaccante capitolino per proteste. Ciro era diffidato e grazie a quel giallo salterà la sfida, poi persa e che affronteremo più avanti, contro il Chievo. Si arriva poi a questa stagione e alla sfida di Supercoppa Italiana sempre contro la squadra di Allegri. L’arbitro vede bene sui due rigori, uno per parte, ma manca un clamoroso rosso ai danni di Miralem Pjanic che scalcia Immobile a palla lontana. Un mese dopo Massa è l’arbitro del Var nella sfida contro il Milan e alla Lazio mancano due rigori. Il primo in apertura per una spinta evidente di Calabria su Immobile, mentre il secondo per un contatto tra Musacchio e Luis Alberto. Lulic e compagni si imporranno per 4-1 e usufruiranno di un penalty netto per fallo di Kessie sempre sullo spagnolo, ma è evidente che gli errori rimangano.

FABBRI – Non va meglio con l’arbitro di Ravenna che ieri era l’addetto alla Var. Stesso ruolo ricoperto all’Allianz Stadium, quando sempre in pieno recupero è stato assegnato un rigore alla Juventus per fallo di Patric su Bernardeschi. Situazioni diverse perché in quel caso il penalty sembrava più netto e perché Strakosha si oppose al tiro. La giacchetta nera romagnola, però, ha un passato da incubo contro le aquile. Nel novembre 2015 la Lazio uscì sconfitta dalla trasferta di Empoli, ma a decidere il match fu proprio l’arbitro annullando ben due reti a Miroslav Klose. Non solo, in quella sfida mancano le espulsioni di Livaja e Tonelli e un rigore per fallo di mano dello stesso difensore toscano. Insomma un disastro totale che si ripete un anno e mezzo dopo all’Olimpico contro il Chievo con un altro match diretto in maniera quantomeno discutibile.  La sfida, decisa allo scadere da Inglese, lo vedrà spesso in ritardo sull’azione, ma soprattutto non assegnare due calci di rigore netti in favore dei capitolini: il primo per fallo di mano di Gamberini su cross di Felipe Anderson, il secondo per atterramento di Cacciatore ai danni di Milinkovic. Tanti episodi incriminati per i due fischietti che non sono proprio fortunati con i biancocelesti.