FOTOPARTITA - Lazio-Empoli: quando il gioco non vale il risultato

Pubblicata il 26/9 alle ore 16:44
27.09.2016 06:45 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - Lazio-Empoli: quando il gioco non vale il risultato

Silenzio in sala: riecco la Lazio, turno sei di campionato. Biglia da buon regista non vuole lasciare ancora il cast in mano ad altri. Riprende posto in cabina, ma dura meno della conclusione di una scena. Keita fa il buono e il cattivo tempo, Immobile si sbatte per portare il tutto a compimento. L'Empoli è quell'inconveniente che rischia di far saltare la pellicola. I pochi intimi all'Olimpico fischiano un film già visto e rivisto, stavolta però il prezzo del biglietto vale almeno i tre punti. 

IL GIOCO, DOV'È FINITO IL GIOCO? - Bene il primo tempo: gol e dominio, la vera Lazio sembra poter passeggiare su un Empoli in difficoltà ormai da tempo. Sembra, appunto. Imprecisa, timorosa e completamente assente in fase di palleggio: il secondo tempo horribilis è tutto qui. Con la traversa di Pucciarelli a 35 secondi dalla ripresa e un dominio toscano che quasi quasi sembrava giocare al Castellani. Il gol di Lulic è l'inutile consolazione per evitare di macchiare completamente l'ultima domenica di settembre. L'assenza di Biglia non è un alibi, le sole quattro azioni manovrate certificano l'atavico problema del poche idee e tanta confusione. Se poi richiami in panchina l'unico contropiedista a trenta dal termine, la sofferenza finale è più che scontata.

BALLO DEI DEBUTTANTI - L'Olimpico abbraccia i suoi esordienti, per chi è alla prima da titolare e chi ancora non aveva mai provato l'ebbrezza dell'impianto capitolino. Strakosha il posto se lo tiene stretto e dopo aver conosciuto la Serie A a San Siro, difende i pali spalleggiato dai suoi tifosi. Non si è fatto intimorire Wallace, anche lui pronto da giorni al debutto, complice il ko di Bastos. A tratti troppo irruento, spesso in ritardo, in una difesa a tre il suo non è il repertorio migliore. Deve trovare l'intesa coi compagni di reparto e magari essere aiutato maggiormente nel raddoppio. Ci si può lavorare, anzi, si deve. Le gambe invece a Keita non sono tremate: col suo dinamismo e la sua verve ha come al solito finito per creare scompiglio nel povero Empoli. Per poi colpirlo alla prima ghiotta chance. Un pizzico di egoismo è quello che non serve: Immobile e Felipe si sbracciano invano diverse volte, l'ispano-senegalese ha voglia di spaccare il mondo. Se lo fa insieme ai compagni, riuscirebbe tutto in modo migliore.

AUGURI GABBO - La Curva Nord non dimentica e fa gli auguri a uno dei suoi fratelli tragicamente scomparso. A metà del primo tempo, attraverso uno striscione, arrivano gli auguri per quello che sarebbe stato il 35esimo compleanno di Gabriele Sandri. Il fratello Cristiano è lì, al suo posto, tra la sua gente. Tiene per la mano il figlio, Gabriele, stesso nome e stessa passione dello zio. È il momento più toccante della gara, al di là del gioco, al di là del risultato.