IL DUELLO - Inzaghi vs Spalletti, le dichiarazioni altisonanti di chi vuole porsi fuori dal provincialismo

30.04.2017 11:00 di Federico Erdi Twitter:    vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
IL DUELLO - Inzaghi vs Spalletti, le dichiarazioni altisonanti di chi vuole porsi fuori dal provincialismo

“Rivincita? No, la Coppa Italia è un capitolo chiuso. Sicuramente la Roma avendo subito quest'eliminazione bruciante e fresca, avrà grande voglia di rivalsa. Troverà una Lazio pronta, che cercherà di ribaltare i pronostici”. Tanto pungente quanto vera, è forse la prima dichiarazione altisonante di Simone Inzaghi durante la stagione. Maestro di lucidità e freddezza davanti ai microfoni, questa volta il mister biancoceleste non ha girato intorno al discorso: “Non è una rivincita”. Il messaggio dall’altra parte è arrivato chiaro, Spalletti ha avuto finalmente parole di elogio per la Lazio: “Basta vedere il calcio proposto e la classifica che hanno. Hanno fatto un grande lavoro”. Ma non è sempre stato così, in attesa dell’ultimo derby della stagione riviviamo le tre stracittadine della stagione attraverso le parole degli allenatori, sempre diversi nell’affrontare la partita.

LAZIO-ROMA, 4/12/2016 – La Roma batte la Lazio per 2-0 con i gol di Strootman e Nainggolan, aiutati dagli errori di Wallace e Marchetti, Inzaghi è dispiaciuto e arrabbiato: “Non abbiamo concesso nulla alla Roma, abbiamo regalato due gol. Dispiace per la nostra gente che ci è stata vicina. Conosco l’ambiente, so che ci saranno critiche. Con un pizzico di cattiveria avremmo vinto. Con Spalletti? C’è stima reciproca, lui era più contento alla fine, speriamo che la prossima volta potrò stringergli la mano sorridente come lui oggi”. Già, l’allenatore giallorosso si era portato a casa il derby e davanti ai cronisti presenti in zona mista mira a obiettivi più grandi: “La Roma non ha concesso niente e nel secondo tempo ha giocato molto bene. Inzaghi ha trovato gli equilibri giusti ma ora pensiamo al Milan, lasciamo stare il derby. Quando si gioca a Roma bisogna giocare le partite importanti e fare un campionato da primato: contro Milan e Juventus bisogna dimostrare che siamo a casa nostra. Si deve guardare oltre il Raccordo, imporre la romanità in Italia e in giro per l’Europa”, non andrà benissimo.

LAZIO-ROMA, 1/03/2017 – Il derby forse più importante della stagione, nell’andata della semifinale di Coppa Italia la Lazio trionfa per 2-0 e mette un piede nella finalissima. Al termine del match Spalletti già pensa alla vittoria del ritorno: “Si tratta di una sconfitta che dà fastidio e c’è da ribaltare un risultato difficile. il 2-0 però è ribaltabile, anche perché la Lazio giocava in casa”. Una rimonta che sembrava molto poco complicata e che il tecnico giallorosso preannunciava anche nei giorni seguenti: “I laziali già festeggiano, ma non c’è stata tutta questa differenza. Al ritorno diremo la nostra”. O ancora: "Manca ancora la semifinale di ritorno, ma al 70% siamo fuori...". Poi ci ripensa e qualche giorno dopo: “Al 60% passiamo noi!”. Questioni di percentuali. Inzaghi anche dopo il 2-0 resta con i piedi per terra: Abbiamo vinto meritatamente ma sappiamo che c’è il ritorno. Sono felice per i tifosi era da tanto che non si vinceva. Siamo a metà dell’opera, ancora è tutto da giocare, però stasera è tempo di godere. Sono fiducioso, ma il 5 aprile ci aspetta un’altra grande gara: festeggiamo stasera, poi mettiamo tutto alle spalle e pensiamo al campionato”.

LAZIO-ROMA, 4/04/2017 – Il ritorno arriva ma la rimonta chiamata da Spalletti no. La Lazio perde 3-2 ma è in finale di Coppa Italia, cala il gelo: “Sono deluso di essere uscito, di aver perso la qualificazione. È stata una partita determinata dall’andata, però l’avevamo iniziata bene, col piglio giusto. Bisognava sfruttare le occasioni, è difficile creare moltissimo contro una squadra che si mette con 3 giocatori fisici dietro e in mezzo al campo, e con due giocatori veloci sulle fasce”. Queste le parole del tecnico giallorosso che recrimina sul modulo schierato da Inzaghi, che dall’altra parte sprizza gioia, ma con la consueta calma: “È il compleanno più bello della mia vita, tra 20 minuti (il 5 aprile, ndr) sarà il mio compleanno. Abbiamo fatto un’impresa, abbiamo eliminato la Roma meritando. Alla vigilia nessuno ci avrebbe dato fiducia. Siamo stati bravi nei 180 minuti, abbiamo strameritato la finale”, da brividi.

Due modi diversi di porsi, affrontare vittorie e sconfitte: da chi cerca di porsi al di fuori di una mentalità provinciale, riuscendoci malamente, a chi c’è fuori dall’inizio, senza dover far animare il pubblico con un gesto o una frase altisonante. Simone Inzaghi riaffronta Spalletti, lo farà con calma, massima concentrazione e personalità da vincente. C’è un derby da giocare, quelli da vincere li ha già vinti.