IL PRECEDENTE - Chinaglia e quel 2-2 in B: Lazio-Palermo nel 1971

23.04.2017 09:00 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Chinaglia e quel 2-2 in B: Lazio-Palermo nel 1971

Il passo falso a Genova deve essere solo un brutto ricordo. La Lazio in casa all'Olimpico è costretta vincere contro un Palermo quasi in B. Nessun margine d'errore da qui fino all fine, va difeso il quarto posto e la possibilità di tornare in Europa. Servirà concentrazione e un pizzico di cattiveria. Come quella volta...

RITORNO IN ORBITA - 14 novembre 1971. È un autunno mite a Roma. In quella domenica ecco sui maggiori quotidiani del Paese le immagini da Marte. La sonda Mariner 9, scatta e archivia informazioni inedite sul Pianeta Rosso. Sono foto del tutto nuove: si vedono crateri di vulcani, canali dove una volta c’era acqua, il Polo Sud fatto di ghiaccio secco. Certo il bianco e nero lascia immaginare molto. Le precedenti sonde però non avevano scoperto granché. 400 milioni di chilometri, missione compiuta della NASA. Quella della Lazio invece è in pieno svolgimento. L’orbita è sbagliata: la squadra di Maestrelli naviga in Serie B. All’Olimpico arriva il Palermo, una squadra tosta e ben attrezza. Tra le fila laziali mancano Fortunato, Martini e Moschino. Il centrocampo infatti fatica. Ma al 18’ da calcio d’angolo Massa con il ginocchio la mette in rete. I siciliani non mollano. Sono allenati da Benigno De Grandi. Lo chiamano tutti Ninetto, ma anche Fiordaliso per la sua eleganza. Classe 1924 da Salsomaggiore Terme ormai trapiantato sull'isola. Prima era un centrocampista con grande tecnica, poi un allenatore attento e molto capace. Al Milan Gianni Brera lo chiama il quarto svedese, visto che gioca con i più famosi Gren, Nordahl e Liedholm. Palermo diventa la sua seconda casa ottenendo ottimi risultati mentre è in panchina. In quel particolare match ha messo dentro Edy Reja che dispensa palloni a destra e a sinistra. Il pareggio arriva ad inizio ripresa, quando Polentes decide di stendere in area Troja. Ferrari dal dischetto non sbaglia. L’Olimpico urla e si sbraccia, perché vede giocatori poco motivati. Ci pensa Branzoni a regalare speranza ai biancocelesti, concedendo un rigore su Addondanza. Chinaglia non sbaglia, è di nuovo vantaggio. L'attaccante è il vero trascinatore. Ma le forze sono poche, e ancora Ferrari a quindici dalla fine porta il risultato finale sul 2 a 2. Anzi, la Lazio rischia anche di perderla quella partita. Ma al triplice fischio finale ogni pericolo è passato. Un passo indietro, ma non letale. Maestrelli in quella stagione riporta la squadra in Serie A. La giusta orbita, la giusta dimensione per degli uomini che poi diventeranno leggenda qualche anno dopo.

"Fortunatamente, secondo la moderna astronomia, l'universo è finito: un pensiero consolante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose”.
Woody Allen.

Il consiglio musicale: "Life on Mars?" - David Bowie (Album: Hunky Dory, 1973. RCA Records).