Immobile: "Bello vincere di fronte al nostro pubblico. L'affaticamento? Ero preoccupato..."

Pubblicato ieri alle 23.30
27.10.2016 07:20 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
Immobile: "Bello vincere di fronte al nostro pubblico. L'affaticamento? Ero preoccupato..."
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© foto di Federico Gaetano

Un doppietta che lo rende ancora più leader dell'attacco biancoceleste, come tocca il pallone i portieri avversari tremano. Ciro Immobile sta diventando sempre più un punto di riferimento per Inzaghi. La Lazio si è sbarazzata del Cagliari con un 4-1 che riconsegna vittoria e sorriso all'ambiente capitolino. Al termine della gara proprio Immobile è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium: "Sono felice, era importante vincere. Venivamo da due pareggi, abbiamo fatto una grande partita ed è stato bello vincere di fronte ai nostri tifosi. Ho il supporto della squadra, di questa gente. Sto facendo meglio rispetto a quando sono diventato capocannoniere con il Torino? Ogni campionato è una storia a sé, all'epoca ho iniziato a fare gol un po' più tardi rispetto a quest'anno. Ora voglio solo andare avanti e continuare a fare bene per questo gruppo e per il pubblico. Penso che alla fine il risultato di Torino fosse giusto, ma con il Bologna c'era qualcosa per cui rammaricarsi visto quanto avevamo creato. Oggi siamo stati bravi, l'abbiamo preparata bene in poco tempo, complimenti al mister Inzaghi. Un duello personale con Dzeko per la classifica marcatori? No, penso a fare gol per la Lazio, non so quanti ne arriveranno ancora, vado avanti per la mia strada. Tre partite in una settimana, ci può stare che fossi affaticato. Ero preoccupato, ho lavorato con i fisioterapisti, ma alla fine ero pronto per giocare. Infine sono uscito in via precauzionale. Domenica c'è un'altra partita". 

Immobile è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel: "Purtroppo il calcio e le altre vicende passano in secondo piano: del terremoto l'abbiamo saputo sia prima della partita che durante. Ero preoccupato, mia figlia piccola stava da sola a casa con mia moglie ed hanno sentito una forte scossa. Fortunatamente non ci sono state vittime. Era importante vincere oggi dopo due pareggi. Il pari con il Torino ci poteva stare, mentre con il Bologna c'è qualcosa per cui rammaricarsi. La Lazio ha giocato alla grande, anche se c'era poco tempo per preparare la gara. Sono felice che ha segnato Felipe Anderson, finalmente (ride, ndr). Ci divertiamo in campo perché abbiamo un mister giovane e vogliamo crescere per imparare e fare bene. Inizialmente facevamo fatica, ma ora siamo più squadra e si vede. Sapevamo che era importante vincere oggi perché venivamo da due pareggi e domenica ci sarà un'altra partita, sappiamo che la classifica è corta ma noi dobbiamo continuare così, faccio i complimenti ai miei compagni al tecnico e allo staff. Gli obiettivi personali vengono di pari passi a quelli della squadra: l'attaccante gioca bene e segna quando la squadra gioca bene. Ogni campionato è differente: a Torino ero partito male e poi sono diventato capocannoniere. Ultimamente mi riesce bene fare le cose sul campo che faccio allenamento. L'ho vissuto sulla mia pelle dalla prima partita di campionato: appena abbiamo ingranato ed abbiamo capito i meccanismi ne ho tratto vantaggio io. Sapevo che la squadra era giovane e doveva comprendere i dettami del mister, appena è accaduto le occasioni da gol sono arrivate. Non sono un attaccante a cui  piace aspettare la palla stando fermo, voglio giocare con i miei compagni che fortunatamente sono forti tecnicamente e ci riesce molto bene. Riusciamo a fare tutto, ogni tanto scendo a prendere la palla e a fare tutti i movimenti del modulo 4-3-3.  Risulta difficile fare pronostici, anche all'inizio del campionato avevamo avuto qualche problema, sono arrivato anche in ritardo per via dell'Europeo. Poi ho iniziato a lavorare a testa bassa ed ho voluto ripagare la fiducia dell'ambiente Lazio che mi ha scelto dopo aver detto addio ad un grande campione".