Inzaghi: "La lazialità mi scorre dentro, ora sotto con il Nizza. Immobile? È diventato un leader"

Pubblicato il 16/10 ore 10.50
17.10.2017 07:05 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
Inzaghi: "La lazialità mi scorre dentro, ora sotto con il Nizza. Immobile? È diventato un leader"
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La Lazio ha battuto la Juventus a Torino, un’impresa che porta anche la mano del tecnico laziale, Simone Inzaghi. Un successo importante, frutto del lavoro del collettivo e del senso di appartenenza. Una lazialità che il gruppo ha assorbito direttamente dal suo allenatore, che ne spiega il significato in un’intervista rilasciata ai microfoni di Uefa.com: “La lazialità è un senso di appartenenza molto forte. Io sono arrivato qui che ero ragazzo, nel 1999, avevo appena compiuto 23 anni e adesso sono 19 anni che sono qui e sono laziale a tutti gli effetti. Ho due figli nati a Roma, tutti e due laziali, ed è qualcosa che ho dentro e cerco di trasmettere ai miei giocatori. Poi abbiamo la fortuna di vivere qui a Roma, abitando in centro io vivo la città: so che ci sono tanti laziali che ci vogliono bene e hanno tantissima lazialità e tutte le volte mi dicono di ricordarlo ai ragazzi. Ma penso che non ce ne sia bisogno perché tutti hanno grande senso di appartenenza”.

CARATTERISTICHE DELLA SUA SQUADRA - Alla fine della partita, indipendentemente dal risultato, le mie squadre devono aver tirato fuori tutto quello che avevano, il 100%. Visto anche gli avversari che andiamo a incontrare, di altissimo livello e con rose molto più lunghe delle nostre, per noi è troppo importante cercare di mettere in campo tante altre cose. Pretendo e voglio che ogni mio giocatore dia il 100% in campo, ma penso che con questo tutte le partite per gli avversari che andremo a incontrare saranno difficili. Deve essere sempre un problema affrontare la Lazio, vogliamo far bene in tutte le partite. In questi due anni e mezzo i ragazzi sono stati meravigliosi con me, ho trovato grandissima disponibilità da parte loro sempre”.

IMMOBILE - Quando Tare mi ha detto che c’era l’opportunità di prendere Immobile, gli dissi subito di farlo perché sapevo che Immobile era un attaccante nato per il gol e sapevo che ne avrebbe fatti. Non conoscevo il ragazzo, la più grande sorpresa è stata questa: ho conosciuto un uomo che ha dato grandissima disponibilità a tutti noi dello staff, subito si è calato benissimo nell’ambiente ed è diventato uno dei nostri trascinatori. Lo scorso anno ha fatto benissimo e anche quest’anno è partito nel migliore dei modi. In un anno è difficile che uno riesca a calarsi in una realtà grande come la Lazio, lui è stato bravissimo e ora non a caso è stato nominato come uno dei nostri tre capitani, perché si è meritato di essere uno dei nostri leader per quello che fa nel quotidiano e per come lavora durante la settimana, al di là dei gol”.

EUROPA LEAGUE - L’avevo detto il giorno del sorteggio, che avevamo preso un girone difficile. Adesso siamo partiti con due vittorie e siamo moto contenti, secondo me sono state due partite non semplici anche se magari dal risultato non sembrerebbe. Con il Vitesse abbiamo sofferto tanto, su un campo caldo, e con avversari molto bravi. La seconda partita, contro lo Zulte, è stata particolare perché avevamo lo stadio a porte chiuse. Dopo l’1-0 non siamo riusciti a fare il secondo e abbiamo sofferto un po’ nella ripresa, ma penso che volevamo partire con il piede giusto in Europa League e con queste due vittorie lo abbiamo fatto”.

NIZZA - Diciamo che, avendo ottenuto due vittorie sia noi sia il Nizza, siamo partiti con il piede giusto, però penso che mancano ancora quattro partite, dodici punti: sarà tutto ancora da giocare. Normale che facendo due buone partite contro il Nizza, tutto diventerebbe più semplice, però sappiamo che loro sono una squadra forte, che doveva partecipare alla UEFA Champions League, organizzata e con ottimi elementi, tra i quali Mario Balotelli, Dante, Plea…Ha tanti giocatori di qualità e dovremo essere bravi ad affrontare nel migliore dei modi questo doppio confronto”.

AMBIZIONI EUROPEE - L’Europa League è una competizione molto dispendiosa, quest’anno per noi sarà tutto più difficile perché la scorsa stagione avevamo solo una partita a settimana e la preparavamo nel migliore dei modi. Ora con l'Europa League è tutto più difficile, però l’abbiamo voluta con tutte le nostre forze e dunque faremo il massimo per onorarla nel migliore dei modi. Adesso abbiamo l’obiettivo di passare il primo turno, siamo a buon punto ma sappiamo di avere ancora quattro partite molto difficili da affrontare”.