L'AVVERSARIO - Sfonda davanti, balla dietro. Il Napoli vuole la vittoria per mantenere alto il morale

13.04.2014 09:00 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Sfonda davanti, balla dietro. Il Napoli vuole la vittoria per mantenere alto il morale
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

C’è chi rincorre l’Europa meno nobile e chi è saldo sul pezzo, il biglietto per il play off di Champions in tasca. Chi ha viaggiato per mesi e mesi con il freno a mano tirato, a singhiozzo, e chi con passo spedito ha provato a dar fastidio alla Vecchia Signora prima ed alla Roma, poi. Ora il trend sembra essersi invertito: la Lazio marcia sostenuta verso l’obiettivo continentale, il Napoli rimugina sulla propria stagione, in attesa della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Prima stagione per Rafaél Benitez Maudes alla guida degli azzurri campani. Luci ed ombre, tante vittorie messe in fila, alcune roboanti. Il bilancio è positivo, ma non troppo. L’avvio brillante di stagione, a dispetto del radicale rinnovamento rispetto alla gestione precedente, aveva fatto ben sperare, oltreché strabuzzare gli occhi, la calda platea del San Paolo. Troppe le occasioni sciupate, troppi i salti nel buio nei momenti topici, quando c’era ben poco da scherzare. Come l’impressione che qualche componente sia venuta meno.

SALTO DI QUALITA’, NO - Pronti, via. Due match e 4 gol. L’ultimo dei 3 tenori rimasti, il capitano data l’uscita di Paolo Cannavaro dal blocco dei titolari. Marekiaro Hamsik illumina Napoli. Lui è la costante, nulla sembra mutato rispetto all’anno precedente, il passaggio di consegne tra Walter Mazzarri e l’ex coach del Chelsea sembra esser stato assorbito alla grande dalla rosa napoletana. “Sono felicissimo per quest'avvio di campionato. Benitez mi ha chiesto quindici gol ed io sento di potercela fare”, afferma il numero 17 dall’alta cresta. Apparenze ingannevoli. Lo slovacco rallenta, alle due doppiette d’esordio seguono soltanto altri due centri. L’infortunio al piede lo limita, la condizione fisica latita, le prestazioni ne risentono. Una Champions abbastanza incolore, idem le successive 4 gare di Europa League, competizione in cui il Napoli è stato declassato dopo il bizzarro e beffardo terzo posto ottenuto nel girone con Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia. L’integralismo tattico di Benitez non sempre paga, la fame e la cattiveria agonistica mostrate dai partenopei durante il regno del Mago Walter appaiono scemate. Più qualità nei singoli interpreti, è vero, ma meno coesione di gruppo. Giunto a Castelvolturno per dare una dimensione di respiro internazionale al club, il castigliano non è riuscito nel salto di qualità al primo colpo. La fase difensiva ed il reparto arretrato, i veri e propri talloni d’Achille. Il tecnico madrileno, nel corso della stagione, ha spesso rinunciato ai muscoli e alla copertura di Valon Behrami. Male, molto male. Anche un ottimo difensore come Raul Albiol spesso ha dovuto alzare bandiera bianca, in compagnia di elementi come Federico Fernandez e Britos che non valgono le squadre top del nostro campionato. Zuniga ai box dallo scorso autunno, Maggio alle prese con la stagione più brutta degli ultimi anni, a completare il quadretto. Quanta grazia davanti, poca qualità nelle retrovie.

GIOCA PANDEV - La Coppa Italia può attendere. Tre settimane di ‘passione’, la Santa Pasqua ed il campionato nel mezzo. I partenopei attendono frementi la sfida dell’Olimpico quando la Fiorentina contenderà loro l’opportunità di alzare il primo trofeo targato Rafa. Colui al quale era stato affidato il non semplice compito di trasformare una buona squadra, solida e competitiva a livello italiano, in una big europea, si appiglia alla Coppa nazionale per gettare un po’ di luce sulla stagione. Quasi un controsenso. Una Lazio incerottata, ma motivata a raggiungere l’obiettivo continentale, si affaccia sul golfo. Al San Paolo, domani alle ore 15, i campani scenderanno in campo con il consueto 4-2-3-1. Reina a protezione della porta, linea davanti all’iberico composta da Henrique, Fernandez, Albiol e Reveillere che dovrebbe spuntarla su Ghoulam. Benitez dovrebbe rinunciare alla regia di Jorginho, infatti Inler e Dzemaili con tutta probabilità comporrano la coppia di mediani. Spazio ad Higuain davanti, in appoggio al centravanti albiceleste si muoveranno Callejòn, Pandev (l’ex, preferito ad un abulico Hamsik) e Mertens, in vantaggio su Lorenzo Insigne. Per frenare la marcia dell’Aquila della Capitale, per regalare gioie ai propri tifosi, per arrivare al clou della stagione con il morale alto. Questi ed altri i motivi per cui il Napoli, nonostante un terzo posto in ghiacciaia, ha l’obbligo di portare a casa i 3 punti.

PROBABILE FORMAZIONE – Napoli (4-2-3-1) Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Reveillere; Inler, Dzemaili; Callejòn, Pandev, Mertens; Higuain. A disp. Doblas, Mesto, Britos, Ghoulam, Behrami, Jorginho, Radosevic, Insigne, Hamsik, Zapata. All.Benitez