La Nord rincara: "Contestazione a oltranza, non scenderemo a patti con Lotito"

Pubblicato il 13/03 alle 18:48
14.03.2014 07:25 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Manuel Gavini - Lalaziosiamonoi.it
La Nord rincara: "Contestazione a oltranza, non scenderemo a patti con Lotito"
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© foto di Federico Gaetano

Non accenna a placarsi la protesta della Curva Nord nei confronti di Claudio Lotito. Dopo la feroce contestazione andata in scena durante Lazio-Sassuolo e l'Olimpico lasciato deserto domenica scorsa contro l'Atalanta, durante la trasmissione "La Voce della Nord" su Radiosei sono state delineate le strategie a breve termine del tifo organizzato biancoceleste, che non prevede tregue con la società: "La nostra contestazione proseguirà ad oltranza, conosciamo il personaggio Lotito e non scenderemo a compromessi con nessuno. Ci saranno degli striscioni di botta e risposta - botta sicuro, risposta vedremo - e se vorremo ne faremo anche più di dieci. Nessuno può parlare in nome della Curva, anche perché non abbiamo nessun rapporto con la stampa. Avendo una voce in capitolo con questa radio, vogliamo chiedere le motivazioni di questa gestione. Tutti i tifosi vogliono avere delle risposte, non soltanto quelli che riempiono la Nord. Prima c'era un immobilismo totale e una protezione per il presidente, adesso anche l'opinone pubblica ha avuto un ruolo importante per smuovere la questone". Il concetto è ribadito ancor più espicitamente: "Non ci siederemo al tavolo con Claudio Lotito, vogliamo che lui dica 'Non posso fare più di questo': a quel punto le cose potrebbero cambiare. Finchè si parla di regia occulta, al punto di venire accusati di essere collettori di collette, non ci può essere dialogo. Noi siamo impegnati in questa battaglia da tanti anni per portare avanti il nome della Lazio, pur essendo stati più volte accusati. Lotito parla delle iniziative riprese dai tifosi, come quella dell'aquila o del pullman, ma i 40.000 contro di lui non li ascolta. Non capisco perchè dica certe cose in una tv nazionale, come quella dello scudetto del 2000 che sente anche suo. Il nostro auspicio è che lui capisca quello che vogliamo, il senso di appartenenza non si misura da una scritta nel colletto della maglia. Noi non abbiamo nessun tipo di interesse, vogliamo semplicemente un futuro migliore per la Lazio". C'è spazio anche per un'ultima precisazione: "Non fare l'abbonamento non significa non andare allo stadio ma, insieme al fatto di non acquistare prodotti ufficiali, potrebbe creare dei danni economici al presidente ed essere una buona forma di protesta".