LE PAGELLE - Altro che Immobile, Ciro corre e segna per tutti. Che esordio Lombardi, Marchetti è un disastro

21.08.2016 22:52 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Altro che Immobile, Ciro corre e segna per tutti. Che esordio Lombardi, Marchetti è un disastro
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

MARCHETTI 4: Paloschi si gira e calcia, è il primo brivido lungo la schiena. Forse la tocca con il bianco delle unghie per deviarla sulla traversa. All’inizio della ripresa nega la gioia a Gomez con una parata di istinto e riflessi. Poi commette due errore clamorosi: il primo sul tiro - forse cross - di Kessie, il secondo su un tiro docile docile che lascia lì sempre per il centrocampista. Per fortuna compromette di brutto solo il voto il pagella e non il risultato.

BASTA 6: Si sovrappone poco, non è ancora brillante da un punto di vista atletico, troppo spesso si distrae e si perde l’uomo alle spalle. Ha il merito di arrivare sul fondo al 90’ e servire Cataldi per il quarto gol biancoceleste.

DE VRIJ 6.5: È quasi commovente vederlo in campo in una partita ufficiale, a un anno esatto dall’ultima presenza. L’importanza del ritorno è nella sua partita e in quella di tutto il reparto arretrato. Serviva una guida così, è una manna per i colleghi di reparto. Custodite quel ginocchio, è un bene troppo prezioso per la Lazio.

HOEDT 7: Dà una capocciata ai brutti ricordi della scorsa stagione. Stacca di testa più in alto di tutti e da lassù raddoppia con l’aiuto di Sportiello. Passi in avanti nella prestazione e nell’autostima. E soprattutto nel compagno al centro della difesa.

LUKAKU 6.5: Può spingere, ha fiato e gamba, ma preferisce - su suggerimento di Inzaghi - tenere la posizione e proteggere la propria metà campo. È attento, bada al sodo, non si rischia niente. Bell’esordio.

PAROLO 6: Contrasta tutti, a inizio partita anche Basta, il rimpallo per un soffio non si trasforma nella beffa di Paloschi. È uno di quelli non ancora al top, con la preparazione condizionata dall’Europeo.

BIGLIA 6.5: Fondamentale anche quando non è al massimo della forma e sbaglia qualche passaggio di troppo. Detta i tempi, mette dentro la punizione del 2-0, poi pecca la misura dell’assist per Immobile, facile per uno con piedi del genere. Nel finale concitato cerca di congelare il maggior numero di palloni possibili.

MILINKOVIC 7: Mostra fisico e tecnica, alterna le spallate ai tocchi di fino. Il no-look per Immobile spiana la strada alla squadra, fino a quel momento si stava soffrendo l’Atalanta. Le partite cambiano così, con un assist perfetto. Nella ripresa cala vistosamente, ma salva di testa su un traversone pericolassimo.

Dall’87’ CATALDI 6.5: Tocca una volta la palla, la scaraventa dentro per il gol che decreta la fine delle speranze atalantine.

LOMBARDI 7: All’esordio assoluto in Serie A. A inizio estate non ci avrebbe puntato un euro nemmeno lui. Figuriamoci se avrebbe scommesso in un gol. Stringe i denti sulla fascia, forse soffre i ritmi a inizio partita, poi si scioglie e trova la rete del 3-0 perché ha la forza di accompagnare la ripartenza dei compagni. Complimenti.

Dal 69’ WALLACE 6: Con il suo ingresso la Lazio si dispone con il 3-5-2. Sono 20 minuti di fuoco in cui cerca di anticipare e di contenere gli attaccanti. Non gli riesce la chiusura su Petagna.

IMMOBILE 7.5: Ciru’, meglio non potevi iniziare. Finalmente un attaccante con il senso dei 7 metri e 32: il filo del fuorigioco è un tappeto rosso su cui correre per il vantaggio della Lazio. Sportiello gli nega il secondo ma non può nulla sulla ribattuta. Quel polsino con cui gioca serve ad asciugare il sudore dei chilometri percorsi.

KISHNA 6.5: La sgroppata più bella al 33’, si allunga la palla sulla sinistra e ciaone a tutti. La palla è per Immobile, il gol lo fa Lombardi, è una grande azione lo stesso. Non è al massimo della forma, può crescere e fare di più.

Dal 65’ DJORDJEVIC 6: Gettato nella mischia a metà ripresa, nel momento più complicato del match. Vaga nel campo alla ricerca del pallone, i contrasti non portano a niente.

ALL. INZAGHI 7: Quando ti presenti a Bergamo in queste condizioni, con più casi aperti che esterni d’attacco, per spuntarla, devi mettere in campo tutto il veleno possibile. Devi sbracciare, urlare, credere di potercela fare tra mille difficoltà. Con chi ha voglia di stare alla Lazio. E lui è il primo ad averla voluta, aspettata, preparata. Per tutta l’estate e forse più. Soffre nei minuti finali, passa alla difesa a tre, riesce a tornare a casa il successo.   

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello 5; Raimondi 5.5, Toloi 5.5, Zukanovic 5 (Petagna 6.5); Conti 5.5, Kessie 7, Kurtic 5.5 (Gagliardini sv), Dramè 5 (D’Alessandro 6); Spinazzola 6.5; Paloschi 5.5, Gomez 6. All. Gasperini 5.5.