LE PAGELLE - Felipe, devi essere più cattivo! Immobile e Parolo steccano, la coppia "orange" regge

Pubblicato ieri alle 17:04
20.03.2017 07:04 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Felipe, devi essere più cattivo! Immobile e Parolo steccano, la coppia "orange" regge
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© foto di Federico Gaetano

STRAKOSHA 6: Di parata ne fa una, quando blocca senza difficoltà la conclusione da fuori di Faragò. Poi tira un sospiro di sollievo sulle restanti occasioni del Cagliari. I giocatori di Rastelli lo graziano non inquadrando mai lo specchio della porta.

BASTA 5.5: Era uno tra i più in forma, ma non convince come nelle ultime uscite. Corre con il freno a mano tirato, non sfonda sulla corsia. Colpa sua e di Felipe che oggi non gli dà proprio una mano con la palla tra i piedi.

Dal 80’ PATRIC sv

DE VRIJ 6.5: Un altro degli acciaccati recuperati per l’occasione. Gioca in scioltezza, non sembra aver avuto problemi al ginocchio in settimana. Tiene duro con la classe e l’esperienza, è provvidenziale a un quarto d’ora dalla fine nell’uno contro uno con Farias.

HOEDT 6.5: Uno dei migliori, gioca senza sbavature, concentrato al massimo. I compagni si sbilanciano in avanti nel secondo tempo, deve chiudere situazioni complicate pure inferiorità numerica.

RADU 6: Viene sostituito perché serve una Lazio a trazione anteriore nell’ultima parte di match. Era stato uno dei migliori, aveva garantito la spinta a sinistra e servito a Felipe Anderson un assist d’oro sciupato malamente.

Dal 66’ DJORDJEVIC 5.5: Ha poco meno di mezzora per dare la scossa. Il suo ingresso in campo non dà niente in più alla Lazio.

PAROLO 5: Non è proprio la sua domenica, la sua giornata. Sbaglia passaggi elementari, almeno un paio di volte fa partire il contropiede del Cagliare, si inserisce meno del solito nell’area di rigore avversaria. Sotto tono, la sua prestazione è lo specchio di quella della squadra.

BIGLIA 6: Ha stretto i denti per esserci, “aveva un ginocchio che era il doppio dell’altro”, parola di Inzaghi. La manovra è più lenta del solito, non solo per colpa sua, i compagni fanno poco movimento e rendono tutto più difficile.

LULIC 5.5: Ci sono alcune partite in cui alla corsa e al cuore serve aggiungere un pizzico di qualità in più. Parte centrocampista e chiude terzino, comunque il suo apporto a livello di impegno non manca mai. All netto degli errori di precisione.  

FELIPE ANDERSON 4.5: I difensori del Cagliari usano le cattive per fermarlo e a lui manca la giusta cattiveria. Sfiora il gol dell’anno con un bolide di sinistro, poi con il destro la passa a Rafael invece di concludere con decisione. Era un rigore in movimento, l’occasione più nitida della partita, quella con cui si poteva sbloccare il risultato. Quando il fioretto non basta bisogna tirare fuori la sciabola.

IMMOBILE 5: Una partitaccia. Non trova mai lo spiraglio per concludere, è impreciso nei controlli, negli appoggi semplici. Lontano parente dell’attaccante ammirato finora nel 2017.

KEITA 5.5: Titolare dopo tre panchine di fila e l’eurogol con il Torino. Prova troppo lo spunto personale, ritarda qualche passaggio di troppo, non riesce a sfondare come nelle ultime settimane quando era stato impiegato part-time.  

Dal 71’ LUIS ALBERTO 5.5: Un altro cambio invisibile. Si piazza sul centro-sinistra, innesca una sola volta Immobile in profondità e ci prova con un tiro da fuori: Rafael ringrazia e blocca con la sigaretta in bocca.

ALL. INZAGHI 5.5: In conferenza aveva pronosticato una sfida complicata, non era una frase a effetto. I fatti gli danno ragione. Al Sant’Elia si vede una delle peggiori Lazio della stagione: giocatori molli, svogliati, lenti, eppure una vittoria avrebbe tenuto la Lazio nella scia del Napoli. Un’occasione persa. Resta il grande lavoro e per fortuna il quarto posto in classifica.

CAGLIARI (4-3-2-1): Rafael 6.5; Isla 6, Bruno Alves 6.5, Pisacane 6.5 (Salamon sv), Murru 6; Dessena sv (Faragò 5.5), Tachtsidis 5.5, Padoin 6; Ionita 5.5, Joao Pedro 5; Sau 5 (Farias 6).