LE PAGELLE - Parolo "alla Pogba", Basta e Candreva non si fermano mai. Berisha è responsabile...

Pubblicato il 20/05 alle 23:45
21.05.2015 06:48 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Parolo "alla Pogba", Basta e Candreva non si fermano mai. Berisha è responsabile...
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BERISHA 4.5: Chiellini lo infila al primo tentativo, il suo mancino da pochi passi non gli lascia scampo. Il tentennamento dell'albanese é più che altro nell'uscita sulla punizione di Pirlo. Fa tremare i tifosi con un rinvio ritardato che colpisce Tevez. Al secondo tiro nello specchio subisce il secondo gol: non è reattivo, ha molte responsabilità sulla conclusione di Matri.

DE VRIJ 7: Rieccolo titolare, finalmente insieme a Gentiletti. Gioca una grande partita: è puntuale nelle chiusure anche nel primo tempo supplementare. Difensore strepitoso. Può fare il titolare in qualsiasi squadra del mondo. Esce stremato per Keita.

Dal 105' KEITA 5.5: Entra per dare la scossa. I pochi palloni che tocca li sbaglia.  

GENTILETTI 6.5: È un leader, non ci vuole molto a capirlo. Comanda una difesa che nemmeno conosce per colpa dell'infortunio al ginocchio che gli ha rovinato la stagione. Gioca 120 minuti: la stanchezza si fa sentire sulle gambe. Combattente. 

RADU 7: Segna con tutto: con la testa, con la spalla, con la fascia da capitano. Con la rabbia che mostra durante l'esultanza. È attento, sbaglia pochissimo. Chiede il cambio per un infortunio muscolare. Sono a serio rischio anche le ultime due giornate di campionato.

Dal 71' MAURICIO 6: Entra a freddo per il forfait di Radu e si piazza sul centro-destra della difesa a tre. Fa sentire il fisico quando cerca l'anticipo. 

BASTA 7: Il solito motorino inesauribile. Le sue batterie non finiscono, non tradiscono mai. Spinge dal primo al centoventesimo. Uno dei migliori. Come sempre.

CATALDI 6.5: Sono pochi i calciatori che possono raccontare di aver giocato a 20 anni una finale di Coppa Italia dal primo minuto. Lui può farlo perché ha qualità. La fa vedere al 4' con la pennellata per la testa di Radu che sblocca la partita. Non sente la pressione. Gioca come un veterano.

PAROLO 7.5: In mezzo al campo è una lotta. Non tira mai indietro il piede: purtroppo viene ammonito dopo soli 17 minuti per un intervento pulito sul pallone. Il giallo non lo condiziona. Intorno alla mezz'ora sfiora il gol che avrebbe fatto cascare la metà biancoceleste dell'Olimpico: il suo bolide esce di un paio di centimetri. Imposta e contrasta, è un centrocampista completo che all'Olimpico non sfigura nemmeno nel duello con Pogba.

LULIC 6.5: Corre tantissimo per aiutare Radu sulla sinistra. Riesce comunque ad arrivare sul fondo. Purtroppo quando rientra sul destro spesso i suoi cross sono imprecisi. Chiude facendo il terzino. Ci prova fino all'ultimo. Gli sforzi si riveleranno inutile.

CANDREVA 7: Gioca in posizione centrale perché deve marcare a uomo Pirlo, il cervello della Juve. Il compito difensivo lo limita un po' quando c'è da ripartire verso la porta di Storare. Cresce in modo esponenziale nella ripresa. Ha la corsa per impensierire la Juventus in ripartenza. Gli manca solo la giocata vincente.

KLOSE 5: Si danna nel pressare i portatori di palla della Juve. Il suo è un lavoro veramente dispendioso. Non ha l'opportunità per colpire. Una volta che riceva palla all'interno dell'area di rigore sbaglia lo stop e permette la chiusura dei difensori di Allegri. Pioli lo richiama a dieci dalla fine. 

Dall'81' DJORDJEVIC 6.5: Ha subito la chance sul piede preferito. Arriva senza cattiveria e forse senza la giusta forza sulle gambe. È maledetto, sfortunato è poco, sul sinistro che si stampa su entrambi i pali. La dea bendata porta la sciarpa bianconera.  

FELIPE ANDERSON 5.5: Si accende al 24' con un tiro sparato in curva. Pochi minuti dopo si scatena seminando il panico in ripartenza. La sua luce è a intermittenza: nel secondo tempo pecca di egoismo non servendo Candreva e la sua giocata viene letta dai mastini juventini. 

ALL. PIOLI 6: Non sbaglia niente dal punto di vista tattico: la Lazio tiene testa ai campioni d'Italia. Meriterebbe un voto più alto per il gioco espresso e per il coraggio. Perde per colpa della sfortuna, ma anche a causa della sua coerenza. La scelta di Berisha si rivela sbagliata e pesa terribilmente sulla finale. Ha messo in campo tutti gli uomini migliori. Non il portiere.


JUVENTUS (3-5-2): Storari 6; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 6.5 (Padoin sv), Pogba 6 (Pereyra ), Pirlo 6, Vidal 6, Evra 6; Tevez 6.5, Llorente 5.5 (Matri 7). All. Allegri 7.