LE PAGELLE - Parolo, hai la testa dura! Felipe ispirato, bentornato Keita. Ma la difesa è distratta

Pubblicato ieri alle 17:00
06.02.2017 07:00 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Parolo, hai la testa dura! Felipe ispirato, bentornato Keita. Ma la difesa è distratta
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© foto di Federico Gaetano

MARCHETTI 6.5: Buona prova per il portiere di Bassano del Grappa. Sul primo gol non trattiene il destro potente di Kastanos, ma non riceve la giusta protezione dalla difesa. Incolpevole sul tiro al volo di Brugman. E poi c'è Caprai: facile facile bloccare il rigore del numero 17 - un retropassaggio - più complicato volare sul destro a giro dell'ex Roma. 

BASTA 6: A inizio ripresa ha il pallone giusto per chiudere il match,  ma il suo destro si spegne sul fondo di poco. Aiuta Felipe sulla destra, si sovrappone senza soluzione di continuità. Prezioso quando c'è da attaccare, da rivedere la fase difensiva.

DE VRIJ 6: Nell'uno contro uno è il solito muro, ma fatica quando viene messo in mezzo da Caprari e Verre. Perde un paio di volte la marcatura di Kastanos nel primo tempo. Cresce con il passare dei minuti, in concomitanza al crollo pescarese.

HOEDT 5: Inzaghi lo preferisce a Wallace: inizia la partita con troppa sufficienza. La stessa leggerezza lo porta a commettere fallo su Zampano in area: il calcio di rigore è a dir poco generoso, ma l'olandese doveva essere più concentrato. Sul gol di Brugman rimane a metà strada, se fosse stato più reattivo avrebbe potuto contrastare la conclusione del centrocampista. 

LUKAKU 5.5: Radu rimane in panchina, dentro il roccioso belga. Rimane piantato quando c'è da spingere, rimane piantato quando viene attaccato. Anche troppo roccioso. Viene qualche brivido pensando alla semifinale di andata contro la Roma in Coppa Italia.

PAROLO 9: Solo un gol da inizio stagione. Alla Lazio mancano i gol di Marco. Eccoli: uno, due, tre e quattro. tre di testa, il quarto col piattone. Ottimo l'inserimento per sbloccare il match su cross di Felipe, bravo a smarcarsi sul calcio d'angolo di Biglia e opportunista sul palo colpito da Milinkovic. Un poker che non si vedeva dai tempi di Klose. 

BIGLIA 6: Alterna giocate di pregio a errori banali, primo tempo tra luci e ombre. Quando nella ripresa c'è da tenere palla e far addormentare il gioco si trova a suo agio. Si poteva risparmiare l'ammonizione, ormai la partita era finita.

dal '78 Murgia sv.

MILINKOVIC-SAVIC 6.5: Si prende il primo tempo di ferie. Nella ripresa decide di iniziare a giocare e non sbaglia più un pallone. Propizia il terzo gol di Parolo dopo aver colpito il palo.

FELIPE ANDERSON 7.5: È lo stesso visto a San Siro: ispirato, imprendibile, risolutivo. Dai suoi piedi nascono due dei sei gol della Lazio. Biraghi non riesce mai a prendere le misure: nel secondo tempo prova anche a trovare la giocata personale. Rifinisce che è una meraviglia, non gli serve segnare per essere determinante.

IMMOBILE 6.5: Segna e non esulta, come da programma. Ma non è questo il gesto più bello della sua partita: da apprezzare l'altruismo sul gol di Keita è sintomo di intelligenza e visione di gioco, non si lascia ingolosire e fa la cosa giusta.

dal '86 Tounkara sv.

KEITA 7: È tornato, finalmente. La Lazio ha sentito la sua mancanza nel mese di gennaio, per forza di cose. Corsa, dribbling e qualità. Dopo due errori grossolani sotto porta nel primo tempo, si riscatta nella ripresa appoggiando in rete il passaggio di Immobile.

dal 65' Lulic 6: Rileva Keita negli ultimi venti minuti. Corre e ripiega, aiuta tanto in mezzo al campo. La solita consistenza per il bosniaco.

All. INZAGHI 7: Cambia qualcosa rispetto alle prove della vigilia. Dentro Hoedt e Lukaku al posto di Wallace e Radu. Scelte che rischiano di compromettere il match. Nella ripresa la sua Lazio si risveglia dal torpore e porta a casa la tredicesima vittoria in stagione. Inter scavalcata, in attesa del match di questa sera contro la Juventus.

PESCARA (4-3-2-1): Bizzarri 5; Zampano 5.5, Gyomber 4.5, Stendardo 5, Biraghi 4.5; Muntari 4, Benali 5.5, Brugman 6; Verre 5, Caprari 4; Kastanos 5. All. Oddo 5.