LE PAGELLE - Strakosha dorme, black-out de Vrij. Milinkovic esce e la Lazio crolla

Pubblicato ieri alle 23:03
13.04.2018 06:50 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Strakosha dorme, black-out de Vrij. Milinkovic esce e la Lazio crolla
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

STRAKOSHA 4: Ha abbandonato la Lazio sul più bello, a un passo dal traguardo delle semifinali. Non è un mostro di reattività sul tiro deviato di Dabbur, poi è goffo sul tentativo da lontanissimo di Haidara e non ci mette una pezza nemmeno sul terzo di Hwang. L’unico gol su cui non può nulla è quello di Lainer, del 4-1. Ma ormai i danni sono fatti.

LUIZ FELIPE 4.5: Protagonista sfortunato dell’immediato pareggio del Salisburgo. Ci prova alla disperata in scivolata, il suo intervento diventa letale. Si era beccato anche il giallo da diffidato, purtroppo la semifinale non la giocherà nessuno dei compagni. 

DE VRIJ 4.5: Black out totale: suo, dei compagni di reparto e di tutta la squadra. Da uno come lui non te lo aspetti: sotto pressione si scioglie, regala il corner del quarto gol del Salisburgo in modo comico. 

RADU 4.5: Era stato perfetto, era stato attento e ordinato nelle uscite palle al piede. Poi anche lui perde la testa e la concentrazione. Devia il tiro di Hwang per il 3-1 che manda completamente in bambola la squadra. 

BASTA 5.5: La Lazio gioca di più sulla fascia opposta, riesce ad arrivare un paio di volte sul fondo. Spinge meno rispetto all’andata, esce dopo un’ora quando cala d’intensità. 

Dal 60’ LUKAKU 5: Prova a sfondare, non ci riesca mai. Non è in condizione. Purtroppo non lo è quasi mai.

PAROLO 5.5: Uno degli ultimi a mollare, a dare tutto nelle due fasi. Non servirà a nulla, finisce per crollare insieme alla Lazio intera.

LEIVA 5.5: Aveva sradicato palloni come al solito, si era fatto sentire nei contrasti, non aveva mollato di un centimetro e dato copertura alla difesa sui filtranti centrali. Poi il buco nero ingoia la Lazio e risucchia anche lui. 

Dal 78’ NANI sv

MILINKOVIC 6: Esce lui e la Lazio si scioglie completamente. Quando viene sostituito il risultato è di 1-1: 5 minuti dopo la Lazio è sotto di tre. Non aveva inciso come al solito, ma la sua fisicità manca in modo pazzesco al centrocampo biancoceleste. 

Dal 69’ FELIPE ANDERSON 5: Entra nel momento più delicato, non combina nulla a parte un’accelerazione che porta lui, Immobile e Luis Alberto dalle parti di Walke in superiorità numerica. Nel forcing finale sbaglia cross e passaggi inaccettabili per uno come lui. 

LULIC 5.5: Stringe i denti, da capitano, perché i problemi sulle corsie esterno sono meno importanti della qualificazione in semifinale. Che sfuma in modo clamoroso, inaspettato: gioca a sinistra e poi a destra, chiude in mezzo al campo. 

LUIS ALBERTO 5.5: Cuce il gioco, manda in porta Immobile anche quando sbaglia il controllo: colpo di tacco per dare il via all’occasione più clamorosa del primo tempo. L’assist per il vantaggio che illude tutti è da vedere e rivedere. Tutto quello che succede da cancellare. Compreso un contropiede che avrebbe avuto il sapore del passaggio di turno: il suo non è un tiro ma un passaggio tra le mani di Walce.

IMMOBILE 5.5: Segna l’ottavo in Europa League, raggiunge Aduriz in testa alla classifica dei marcatori di Coppa. Ma è un dato che non interesserà a nessuno a fine partita: sciupa un’occasione ghiotta per tempo, finisce nervosissimo e perde lucidità. E succede troppo spesso.

ALL. INZAGHI 4.5: La Lazio era messa bene in campo, aveva rischiato poco fino all’intervallo, era passata pure in vantaggio. Difficile capire cosa accade dopo l’1-0: viene abbandonato dai suoi uomini migliori, uno lo abbandona lui richiamandolo in panchina (Milinkovic). Sarà una casualità, ma il cambio a conti fatti è letale. Un’uscita di scena che nessuno si aspettava, a maggior ragione dopo i primi 55 minuti. 


SALISBURGO (4-3-1-2): Walke 6.5; Lainer 7, Ramalho 6.5, Caleta-Car 6.5, Ulmer 6.5; Haidara 7, Schlager 6.5, Berisha 6; Yabo 6; Chan Hwang 7, Dabbur 7. All. Rose 7.