Leiva: "Un posto in Champions varrebbe come un titolo. Ma ora sogno di vincere l'Europa League"

28.03.2018 07:35 di  Saverio Cucina  Twitter:    vedi letture
Fonte: Traduzione a cura di Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Leiva: "Un posto in Champions varrebbe come un titolo. Ma ora sogno di vincere l'Europa League"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La grande escalation di Lucas Leiva comincia anni fa dal Gremio di Porto Alegre, ma è proprio a Liverpool che il giocatore è maturato diventando a pieno titolo un centrocampista di caratura internazionale. Nella lunga intervista concessa al canale brasiliano Esporte Interativo, il classe ’87 biancoceleste ha parlato anche del suo ambientamento in Inghilterra, per poi concentrarsi sul suo presente biancoceleste: “L’adattamento è stato molto difficile, fisicamente non ero pronto per affrontare un campionato veloce e fisico come la Premier League. Ogni giorno era una battaglia, ma ricordo positivamente soprattutto la stagione 2010/11 sotto la guida del tecnico Kenny Dalglish. Per me fu sensazionale, la migliore con i Reds”.

IDOLO GERRARD – “Il miglior giocatore con cui abbia giocato. Non solo per il giocatore ma anche per la persona, per ciò che ha rappresentato e che rappresenta ancora per il club . Sempre disponibile per i compagni, pronto ad aiutarti con i suoi consigli. Un vero inglese anche caratterialmente, molto timido e riservato.

L’AMICO COUTINHO – “Diciamo che io sono un po’ una ‘fonte sospetta’ per parlare di lui. Merita il successo che ha ottenuto, per i sacrifici e per la qualità che ha dimostrato. Ha un carattere fantastico. Da tifoso del Liverpool mi dispiace per la sua partenza, ma come amico sono contento per lui perché so bene che il Barcellona è un’opportunità unica dove può giocare con grandi giocatori e continuare a migliorarsi sempre".

LA LAZIO, AMORE A PRIMA VISTA – “È stato un inizio migliore di quello che mi sarei aspettato. Ho preso una decisione difficile in estate: andar via dal Liverpool che era diventata ormai la mia casa. Ma era necessario questo cambiamento. Avevo sempre meno spazio e stavo diventando più importante fuori dal campo che dentro. Alla mia età mi sono sentito pronto per questo cambiamento”.

LA SFIDA PER LA CHAMPIONS – “Lottare per un posto in Champions con Roma, Inter e Milan è sempre difficile. La squadra ha dimostrato di essere all’altezza per questo obiettivo, poi la vittoria in estate della Supercoppa Italiana ci ha dato molta fiducia. Sarà una bella lotta non c’è dubbio. Nell’ultima gara abbiamo ottenuto un solo punto ma siamo pienamente in corsa. Penso che ottenere la qualificazione per la prossima Champions per noi vorrebbe dire aver conquistato un altro titolo”.

IL CAMMINO IN EUROPA LEAGUE – “Arrivati a questo punto si comincia anche un po’ a sognare. Ci sono squadre che partono favorite rispetto a noi per la vittoria finale come l’Atletico Madrid. Un voto alla mia stagione? Ho sempre difficoltà a giudicarmi in positivo. Ma sono molto contento di me e della mia squadra”.

AMBIZIONI VERDEORO – “È un sogno che continua perché la Seleção è sempre un qualcosa di importante e irrinunciabile. Ho avuto possibilità in passato con Dunga, Felipe Scolari e Mano Menezes. Vediamo che succede. Difficile pensare a quello che succederà nei prossimi anni. Penso che resterà sempre un obiettivo, ma ora lo vivo con meno frustrazione rispetto al passato”.

PROGRAMMI FUTURI E SOGNI NEL CASSETTO – “Sicuramente tornerò prima o poi a giocare in Brasile, ma non so dire ancora quando. Questa stagione è molto buona alla Lazio ed è quindi difficile pensare a cosa farò tra due o tre anni. I dieci anni al Liverpool sono passati molto velocemente, per cui ora cerco di sfruttare al massimo il mio tempo qui a Roma. Quando sentirò il bisogno di cambiare valuterò quel tipo di scelta. Il Gremio è ovviamente la prima squadra che mi viene in mente se dovessi tornare in Brasile. Lì ho molti amici oltre a nutrire un grande senso di gratitudine. Chi sa, forse un giorno potrò rappresentare il Liverpool in giro per il mondo o magari in Sudamerica. Non ho ancora chiaro cosa farò da grande, se fare l’allenatore o altro. Quel che è sicuro è che il calcio farà sempre parte della mia vita”.