Ripert: "Stagione bellissima, ma va migliorato l'aspetto emotivo. Leiva mi ha stupito: top player!"

Pubblicato il 07/06 alle 17:42
08.06.2018 07:00 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
Ripert: "Stagione bellissima, ma va migliorato l'aspetto emotivo. Leiva mi ha stupito: top player!"

Champions League sfiorata, si lavora già al prossimo anno. Studiare, analizzare, capire per poi migliorare e non ripetere gli errori del passato. Alla Lazio quest'anno la condizione atletica non è quasi mai mancata, merito del lavoro di tutto lo staff. Fabio Ripert, preparatore atletico biancoceleste, a Lazio Style Radio, ha fatto il punto della stagione appena conclusa. 

PRIMA SQUADRA - "Abbiamo degli ottimi giocatori, sono soddisfatto del percorso fatto, la stagione è stata bellissima. È mancata solo la ciliegina che poteva renderla strepitosa. Fare 55 partite, 72 punti in classifica, record di vittorie in trasferta, significa che la squadra è solida. Di solito il secondo anno è un punto interrogativo e invece il gruppo si è coeso ancora più”.

ASPETTO ATLETICO - “È sempre stato costante l’aspetto atletico, il mio obiettivo era mantenere l’85-90% della condizione fisica durante l’anno, lo dissi ad Auronzo. Bisogna fare una preparazione generale per mantenere fino alla fine, lavorando sulla prevenzione, le potenzialità, le carenze e modulare il tutto in base agli impegni e lo stato della squadra. Insieme a Fonte e Bianchini lavoriamo di continuo in gruppo, con tutto lo staff per tirare fuori il meglio per quanto riguarda la programmazione. Ogni giocatore ha le proprie caratteristiche e in base a quelle si lavora. Sviluppare le capacità è il primo obiettivo, poi si guarda alle carenze. Migliorare innanzitutto per non perdere le qualità che ognuno ha. I ragazzi che abbiamo sono atleti d’élite, sotto l‘aspetto fisico sono tutti ad alto livello. È l’aspetto mentale che fa la differenza e il preparatore svolge un ruolo fondamentale nei rapporti umani, sotto il profilo empatico. Saper dosare le giuste motivazioni al momento opportuno è il nostro scopo. Ci conosciamo da otto anni con il mister e gli altri, c’è una certa sintonia ormai”.

GIOVANI - “All’inizio non pensavo di arrivare in prima squadra, volevo rubare con gli occhi i segreti del mestiere. Poi piano piano con Inzaghi siamo saliti, c’è stata l’occasione ed è stato bellissimo. Murgia, Crecco, Palombi, Lombardi, Guerrieri, Cataldi, Keita, Tounkara, Oikonomidis, Germoni, sono tutti ragazzi che abbiamo cresciuto e portato su. Sono queste le più belle soddisfazioni, crescere insieme. Murgia si è stabilizzato quest’anno, vederlo lì è bellissimo. Il suo gol in Supercoppa è un sogno che si è avverato anche per noi”.

ALLENAMENTI - “Le partite infrasettimanali ti portano a gestire gli allenamenti. Riprodurre le gare in allenamento è difficile, chi gioca si risparmia un po’ mentre chi non gioca lavora nello specifico personalizzando i percorsi. Le sensazioni dei giocatori vanno ascoltate e valutate e poi si agisce di conseguenza. Lucas Leiva mi ha stupito per personalità, fisico, tattica, carattere: è un top player assoluto”.

MATURITÀ - “In questi due anni abbiamo cambiato il metodo di lavoro leggermente a seconda dei turni infrasettimanali o meno. Per il prossimo anno andremo ad attuare delle correzioni per migliorare. Ricordo Lazio-Genoa, eravamo un po’ sotto tono. Si può parlare anche di stanchezza, è fisiologico. Preoccupante sarebbe averla per più mesi, noi quest’anno questo calo non l’abbiamo avuto. Dobbiamo migliorare soprattutto sotto l‘aspetto emotivo, vedi le gare con Salisburgo, Inter e Crotone. Ci faranno maturare quelle partite per arrivare agli obiettivi più alti”.