Strakosha: "Avevamo più voglia della Roma di vincere il derby! Il rigore? Non c'era, peccato non averlo parato"

TUTTOmercatoWEB.com

"Essere qui mi fa ricordare quando ero io più piccolo e mi allenavo guardando i più grandi. Essere un idolo per loro mi rende orgoglioso e mi spinge ad andare avanti. La domanda che mi è piaciuta di più è cosa ti ha fatto innamorare del ruolo. La mia risposta è stata mio padre. Essere un portiere significa avere il piacere di volare ed essere pronto ad assumerti delle responsabilità senza mai mollare. A questi ragazzi consiglio di inseguire i proprio sogni  senza mai smettere di sacrificarsi". A parlare così è Thomas Strakosha che ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 ospite a Formello, insieme a Vargic e Adamonis, della prima "Giornata del portiere" organizzata dalla società biancoceleste nel centro sportivo delle aquile. Immancabile le domande sul derby e sugli interventi decisivi su Dzeko (due) e Salah. Proprio la seconda sul bosniaco è stata la più difficile secondo il portiere albanese. La gioia per la stracittadina vinta è alle stelle in casa Lazio come rivela Strakosha: "Tanta soddisfazione, era da anni che non vincevamo in campionato e si vedeva che avevamo voglia. Rigore? La voglia di pararlo era tanta per tenere la mia squadra in vantaggio. Il rigore non c’era e si vedeva (ride, ndr), ma siamo stati bravi a riprenderci il vantaggio nel secondo tempo". Basta festeggiamenti e testa al prossimo impegno con la Sampdoria e l'estremo difensore invita all'attenzione: "La Sampdoria è una squadra molto preparata, come dimostrato nell’ultima giornata contro il Torino. La rosa blucerchiata è composta da buoni giocatori; dovremo essere più concentrati del derby perché, se non dovessimo vincere, è come se contro la Roma non avessimo fatto nulla”.