Top&Flop di Lazio-Juve: Il ritorno del Buon SamariCana

Pubblicato il 24 novembre alle ore 10
25.11.2014 06:55 di Luca Capriotti Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca Capriotti
Top&Flop di Lazio-Juve: Il ritorno del Buon SamariCana

ANTEFATTO

C’è un bambino bellissimo, ma bello davvero, uno di quelli che tutti dicono che è un bimbo bellissimo mentre a tuo figlio dicono Però è simpatico!, un bambino bellissimo che conosciamo che tifa Juve e grida Juve Juve e poi Gigi, perché in fondo Buffon è suo amichetto, e poi quando vede quello grosso grosso grida. Pobbaaaaaa. E sul passeggino canta. Juve. Storia. Ma non la sa bene, e allora poi dice. Nero. E gli piacciono i dinosauri li conosce tutti, perciò lo sa, che ora un Tirannosauro ci sta mangiando la testa, e ad ogni gol della Juve sentivamo nella testa una voce di bimbo gridare Pobbaa, e dentro di noi abbiamo pensato. Pure noi vogliamo un figlio Laziale che canta l’inno, gli piacciono i dinosauri.

Però no. Mi sa non può gridare Pobbàààà. O forse sì. Con un sacco di parole accanto, quello sì.
Ma no, le ha imparate a scuola amore, non sono stato io, non direi mai cose del genere.
E lui, con la sciarpetta della Lazio al collo. Con i dinosauri in mano, la faccina seria.
Dice. Ma no. Le dice sempre papà quando guarda la Lazio, le parolacce!

Dopo Lazio-Juve. Abbiamo pensato. Vabbe dai. Ci sta. Ci può stare. E ci rodeva dentro, che sempre l’idea del piccolo che vince col più grande ci è sempre piaciuta, da quando prendevamo crocche dal lentigginoso del quinto Asilo. Dopo Lazio-Juve. Ao, ma dai. Ma pensa. Ma guarda un po’. Ma non sai chi ho incontrato a Lazio-Juve. Te lo ricordi. Non sai come stava. Ao. È tornato Basta.

TOP

FORMAZIONE INIZIALE – AO, E’ TORNATO BASTA!


OPEN BASTADAIN – Con quell’aria sempre sveglia, quello stato etilico genetico, quella sua andatura rapida di uno che ha appena visto un cocktail abbandonato. E’ tornato Basta regà.

Bastennent’s – Basthover.
Bastelephant - So già du ore, che stamo all'open bar!
Bastichnusa – E tutti insieme bevemo per tre, e tutti insieme bevemo per tre.
Er primo cor secondo, e il terzo alla goccia, il primo col secondo, e il terzo alla goccia.
Basta con ghiaccio – Visibilmente sobrio ieri l’altro, Basta ci ricorda l’evento della settimana. Macchè Lazio-Juve. Il MATRIMONIO DI FILIP. E l'addio al celibato, ovviamente, lo organizza Basta. 

Il Bastaddio al Celibato – Bevo, bevo, bevo bevo bevo, mi ubriaco come Basta, anche se poi Pogba.
Il Bastaddio al Celibato - Bevo, Bevo, e tifo Basta.
Il Bastaddio al Celibato - Una notte da beoni. 
Il Bastaddio al Celibato - Su cantiamo tutti insieme. UNA BIRRA GRANDE, O BARISTA, UNA BIRRA GRANDE.
Il Bastaddio al Celibato - Il timido (Basta) ubriaco.
Il Bastaddio al Celibato - Potranno mai le mie parole esserti da birra, sposa! 

E poi, è tempo di regali. 
Regali del Lazio Fan Club Il Mio Amico Filip – La testa dei nemici e la propria.
Regali del Lazio Fan Club Il Mio amico Filip – Buono di 10 anni di carcere per risse aggravate multiple.
Regali del Lazio Fan Club Il Mio Amico Filip – Coupon Una settimana a Regina Coeli pusher compreso.
Regali del Lazio Fan Club Il mio amico Filip - Un libro e l’autore che scrive il finale a piacimento di Filip.
Regali del Lazio Fan Club Il Mio amico Filip – La Barba di Pirlo originale

La Barba di Pirlo – Fatecelo dire. Lo avevano profetizzato, che un giorno qualcuno avrebbe raggiunto il 100% dei passaggi riusciti, la fissità eterna dello sguardo e il canone di perfezione barbuta. E allora, se la tua barba è ruvida e lascia solchi su qualsiasi superficie sfiori. Sappi che la sua è morbida come seta. Se la tua pare un cespugliaccio malfermo. Sappi che la sua è densamente popolata di perfezione. Se la tua ti fa sembrare Aronne nel momento in cui realizza che il vitello d’oro è stata proprio na bella fregnaccia, sappi che lui sembra sempre nel giusto, sembra sempre che la vita sia questa immutabile. Tutto passa. Ma Pirlo la passa meglio. (Ma pure Biglia non scherza).

La Barba di Pioli – Fatecelo dire. Lo avevano profetizzato, che un giorno qualcuno avrebbe lasciato in panchina Filip, messo in campo Basta dopo l’addio al celibato, Keita dopo 6 anni di Cid e la controfigura ectoplasmatica del già etereo drammaturgicamente Stannis Larochelle della nota serie televisiva Boris. E allora. Se la barba di Pioli è uguale alla tua, dopo 3 giorni sul divano per i noti motivi legati alla playstation e quel grido di esultanza e spari in aria alla vittoria della Master League mentre tua moglie/madre dormiva. Allora. Chiediti. Vuoi tu lasciare in panchina Filip, e rimpiangerlo, compiangerlo, implorarlo di entrare per tutti i giorni della tua vita?
La Barba di De Vrij – Nella gioia e nel dolore, nella salute  e nella malattia, ti anticipa De Vrji.
Nel dolore, ce pensa Lorik.
L’ammonizione di Lorik – Come mai, non è successa?
L’ammonizione di Lorik – E’ tornato. Dopo l’atteso ritorno al barcollamento alcolemico di Basta. Dopo l’atteso ritorno di Filip STO ASPETTANDO IL MIO UOMO firmato Jovana. Dopo l’atteso ritorno del televisore al piano terra direttamente dal settimo piano lanciato al terzo gol della Juve.  E’ tornato, con l’avvicinarsi del Natale. Il buon Samaricana.

Il buon Samaricana – Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dai malleoli.
Il Buon Samaricana - Prega per noi attaccanti della Juve, adesso, e nell’ora di Lorik, amen.
Il Buon Samaricana – C’è un’azione, negli Highlights di Sky, in cui Cana fa una scivolata. Abbiamo sentito i cori celesti in subbuglio. Le anime tremare come foglie. L’ultima tromba, perché suonerà la tromba. I cavalieri e gli ultimi giorni e il Giudizio e il Vegliardo mi chiese. Ma tu, prima di una scivolata di Lorik, preghi?
Mangia, prega, Cana – Si, prego, per le ossa, e le superfici articolari.
Mangia, prega, Cana – Si, prego. Per la costola da cui nasce Eva, e il tacchetto 12 da cui nasce Cana.
Mangia prega, Cana – Poi, comunque, ragazzi. 3 gol, mai colpa sua. Partita impeccabile la sua. Che je vuoi di, je ne vuoi fa una colpa, serata storta di tutti ragazzi, anzi gli attaccanti dovrebbero essere i primi difensori, forse è colpa loro, ma poi era quello che ci aspettavamo tutti (POBBAAA, ce lo sognamo de notte, Pobba, ce lo sognamo de notte) è stato liberatorio ragazzi. Dai, su. De Vrji non è andato male. Basta sta a pestà il lime. Braafheid non c’era e se c’era era sulla trequarti. Ao, regà, e può capitare a tutti una défaillance qualche volta. Mica semo tutti Filip a letto. Eh, ci può stare dai. Non facciamone una tragedia, di Lorik Cana senza giallo!

Flop

L’emerito accademico della Crusca nel tempo libero presidente della Sampdoria Ferrero, dopo la famosa lieve gaffe, aver definito Thohir, pariruolo dell’Inter “FILIPPINO”, si è voluto scusare personalmente con i tifosi filippini dell’Inter. E come un cantante rock. Li ha salutati, salutando la loro nazione di provenienza. E ha detto. Veramente l’ha detto:  “Ciao. Ciao Filipponia”

Filipponia – Ovviamente è la terra di Filip, che domande.
Filipponia – Dove scorrono latte e risse.
Filipponia – Dove il livello di delinquenza in campo sotto l’invasione di Serbia-Albania è severamente condannato dalla morale.
Filipponia – Dove la panchina di Filip è d’oro massiccio, ma Filip non ce se siede mai.
Filipponia – Dove non esistono i capelli di Pogba (POBBA’!!!)
Filipponia – Adesso fermatevi. E pensate intensamente a Pereyra ex Udinese ora alla Juve. Ora ricordate. 38’. Cana scivola nel rozzo tentativo di asportare il tendine rotuleo di Pereyra. Basta scivola nel frattempo, nel rozzo tentativo fallito di reggersi al bancone dell’open bar. Lorik colpisce Basta. Basta, di colpo. Torna sobrio dopo 32 anni. E urlante.

Sostieni Pereyra – Seviziato senza costrutto dalla retroguardia biancoceleste, Pereyra non viene ricordato dal succitato bimbo bellissimo (è bello davvero, poi je piacciono i dinosauri, RESPECT), e perlopiù finisce sul taccuino dei lungodegenti prima di scendere in campo. Si inventa assist man. Ci piace ricordarlo così, vincitore nel punteggio, e nei punti di sutura al pronto soccorso.
Sostieni Padoin – Nella noia deprimente del 3 a 0 niente nein niet per loro, Padoin viene espulso per un fallo che Lorik a  3 anni lo considerava una robba da femminuccia e da bimbo. La prende malissimo. Storari (ma dai, ancora, ma è il team manager?) dalla panchina grida, ma che espulsione è, al nulla dietro di sé, al buio oltre la siepe, alla sottile linea rossa. Noi ci uniamo al cordoglio per la sua espulsione, e alla conta dei punti di Pereyra.

Il sottile dispiacere per Padoin – Poi entra Vidal.
Vidal – Tenuto in panchina per i capelli fuorilegge in 12 stati americani, Vidal si dimostra subito svogliato, incattivito dal pensiero dei regali di Natale da fare e dalle beghe contrattuali, e tatuato sobriamente in ogni parte del corpo. Non si nota mai, ma è difficile notarlo con la testa affondata in un cuscino per autosoffocarsi al pensiero che nostro figlio, un giorno possa tornare a casa con quei capelli, o quelli di Pogba. (POBBAAAA)

E poi ci torna in mente il bambino bellissimo, piccolo, che grida il nome della sua squadra come noi vorremmo che nostro figlio gridasse Lazio. E i dinosauri e le macchinine e una volta ha visto una nostra foto e ha detto. Lui mi fa tanto ridere. Aprendoci il core come una noce di cocco. E pensiamo che forse non è vero, che facciamo tanto ridere, dopo le sconfitte. O forse ci proviamo di più, dopo le sconfitte, a ridere. Che domenica si gioca ancora, ed è questo il bello del calcio. Questo, e un bimbo che grida il nome della sua squadra, e un giorno sarà il tuo bimbo, a strillà Forza Lazio.

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