A Lisbona Anderson e Tounkara non bastano, male la difesa: ai rigori vince lo Sporting

Pubblicato ieri alle 23.59
02.08.2014 07:25 di Matteo Vana Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
A Lisbona Anderson e Tounkara non bastano, male la difesa: ai rigori vince lo Sporting

Sconfitta di rigore per la Lazio, la squadra di Pioli assapora la prima sconfitta stagionale, seppur in amichevole.  Inizio choc per i biancocelesti che al 5° sono già sotto: palla in mezzo per Martins che, tutto solo, non può sbagliare, lo Sporting è in vantaggio. La Lazio non riesce a reagire, subisce gli attacchi lusitani, ma a fine primo tempo trova il pareggio con il capitano Mauri, bravo a ribadire in rete dopo un batti e ribatti in area di rigore. La ripresa regala ancora un inizio da brividi. Marchetti perde palla sul pressing avversario, il portiere non può fare altro che stendere l’attaccante avversario: ammonizione e rigore che Adrien non sbaglia. Ancora una volta, però, la Lazio agguanta il match allo scadere grazie a Tounkara, sesto gol in 3 partite per lui, che porta la sfida ai rigori. Dagli 11 metri lo Sporting dimostra di essere più freddo, gli errori di Keita e Tounkara condannano la Lazio.

FORMAZIONI – Pioli manda in campo quella che, almeno nelle idee del tecnico ex Bologna, sembra essere la formazione titolare. Marchetti tra i pali, difesa a 4 composta da Basta, Novaretti, Cana, Radu. Mediana a 3 composta da Ledesma, Cataldi e Pereirinha. Attacco affidato a Felipe Anderson, Mauri e Keita.

PRIMO TEMPO – Torna in campo la Lazio, in palio il trofeo “Cinco Violinos”. Neanche il tempo di posizionarsi sul rettangolo verde che gli uomini di Pioli devono già rincorrere: palla sulla sinistra, cross in mezzo, difesa in bambola e Martins, tutto solo, non può sbagliare. Il vantaggio dello Sporting Lisbona ha il potere di addomentare il match, solo Felipe Anderson, con un paio di spunti, cerca di svegliare i suoi, ma il suo colpo di testa non centra la porta difesa da Rui Patricio. La partita vive di fiammate, i ritmi sono bassi, i biancocelesti non riescono ad accelerare e i portoghesi hanno vita facile. Al 27° è ancora Sporting: Montero ci prova su punizione, ma la sfera sorvola ampiamente il montante. Passano dieci minuti ed è ancora il colombiano, ex obiettivo laziale, a rendersi pericoloso, Marchetti osserva la sfera perdersi alla propria destra. In chiusura si svegliano i biancocelesti, al 41° è Mauri a servire la palla giusta a Pereirinha, il portoghese arriva in corsa, ma il suo piatto destro finisce alle stelle. Sono le prove generali al gol che arriva quando ormai si attende solo il fischio finale: Ledesma calcia dalla bandierina, Novaretti colpisce di testa, la sfera carambola su Keita. Il pallone, dopo aver baciato il palo, danza sulla linea, nessuno riesce a liberare, il più lesto di tutti è Mauri che deposita la sfera alle spalle di Rui Patricio. Il primo tempo finisce qui, le squadre vanno al riposo sul risultato di 1-1.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia subito con una novità: stessi undici, ma cambia la casacca dello Sporting. I portoghesi abbandonano il completo a righe bianco-verdi per indossare la maglia gialla da trasferta. La Lazio dimostra ancora una volta di soffrire gli avvii, Marchetti stoppa il pallone e prova la gambeta, Martins va in pressing e ruba la sfera, il numero 22 biancoceleste non può fare altro che stendere l’attaccante. Cartellino giallo per lui e rigore per lo Sporting che Adrien trasforma riportando avanti i suoi. I biancocelesti provano subito a rispondere, Felipe Anderson ci prova, ma il suo tiro al volo, su cross di Keita, termina di poco alto. Dentro Ciani, Konko e Braafheid, fuori Cana, Basta e Radu, Pioli fa ruotare i suoi uomini. I cambi non mutano l’atteggiamento della Lazio che non riesce a rendersi pericolosa in avanti, anzi è lo Sporting a creare pericoli alla porta biancoceleste con la punizione di Jefferson, ma Marchetti riscatta parzialmente l’erroraccio commesso in apertura bloccando la sfera.  La squadra di Pioli ci prova in contropiede, Mauri mette in mezzo, ma la difesa portoghese respinge, sulla ribattuta Cataldi prova il destro a giro, ma sbaglia. Dall’altra parte lo Sporting si rende pericoloso con un paio di conclusioni, ma nessuna riesce a creare problemi alla retroguardia laziale. Quando il 90° sta per scoccare la legge non scritta più antica del calcio, quel “gol sbagliato gol subito” tanto caro al Trap, fa vedere i propri effetti al pubblico dello stadio “José Alvalade”. Grande azione di Felipe Anderson che manda in porta Tounkara: il numero 45 dribbla in grande stile Rui Patricio e insacca a porta vuota. Così come nel primo tempo la Lazio riaggunta la partita quando ormai sembrava sfuggirle dalle mani, per decretare la vincitrice del trofeo Cinco Violinos serviranno i rigori. Dagli 11 metri sbagliano Keita e Tounkara, la lotteria dei rigori premia i portoghesi.