ESCLUSIVA - Birindelli non snobba la Lazio: "La Juve è uno stimolo per rialzarsi! Lippi? Pronto a tornare..."

Pubblicato ieri alle 17.59
02.12.2015 07:10 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Birindelli non snobba la Lazio: "La Juve è uno stimolo per rialzarsi! Lippi? Pronto a tornare..."
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Dall'Empoli alla Juventus: una fucina di giovani talenti e la Vecchia Signora del calcio italiano. La Lazio è caduta contro i toscani di Giampaolo, proverà a riscattarsi contro i bianconeri nell'anticipo del prossimo turno di campionato. Un'impresa complicata, almeno sulla carta, perché la squadra di Allegri dopo una falsa partenza sta sorpassando una ad una le contendenti come il Valentino Rossi dei tempi d'oro ed è in fiducia con il pass degli ottavi di Champions in tasca. È il momento della verità per la Lazio, chiamata a misurarsi contro una della squadre più in forma del campionato. La redazione di lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Alessandro Birindelli, ex difensore che ha diviso la sua lunga carriera proprio tra Empoli e Juventus.

Partiamo dall'Empoli, l'ultimo avversario della Lazio in campionato. Un'altra prova importante contro una big, ormai non è più una sorpresa. "Credo che Empoli sia una realtà da prendere come esempio di ripartenza viste le attuali problematiche del settore giovanile: gli scarsi investimenti e la difficoltà di scommettere sui giovani. L'Empoli lo fa e i risultati degli ultimi anni lo dimostrano".

Modelli di sviluppo a confronto: l'Empoli lancia diversi giocatori in prima squadra, la Lazio primeggia a livello di trofei ma fatica a valorizzare i suoi giovani calciatori. "Bisogna crederci, in un progetto come quello dei toscani sei quasi costretto a lanciare i giovani calciatori del vivaio. Ho seguito moltissimo il settore giovanile della Lazio, negli ultimi anni ha fornito tanti talenti al calcio di A e B. Non dico di lanciare ogni anno 3-4 giocatori ma almeno una paio da portare in rosa, far loro respirare il calcio che conta e inserirli progressivamente nel progetto. Questo viene fatto all'inizio ma quando i risultati scarseggiano si molla subito la presa, invece serve continuità e meno stress da risultato".

La prima squadra biancoceleste è in caduta libera, cosa sta succedendo? "La Lazio mi sta simpatica come squadra perché ha un allenatore bravo, un professionista serio. Credo che anche la rosa sia di altissimo livello, però non riescono a dare continuità a livello di risultati. Alternano prestazioni importanti ad altre opache. Non vivo quotidianamente il mondo Lazio e non so quali possano essere le problematiche, mancano la continuità e la convinzione".

Anche Pioli è finito sul banco degli imputati e per la successione si fa il nome di Marcello Lippi. "Mister Lippi non è pronto, è prontissimo. È bello carico, ha sempre vissuto di calcio, si è preso una pausa dopo tanti anni di attività e stress. Non so se lo farà alla Lazio o dove, ma ha voglia di rientrare. Mister Pioli è un ottimo allenatore ma nel calcio siamo tutti  legati ai risultati, se non arrivano il primo che paga è sempre il tecnico. Ci penserei bene, non so quante possa giovare un cambio in panchina, ma saranno Lotito e Tare a decidere".

Venerdì all'Olimpico arriva una Juventus in gran forma, forse non è il momento migliore per affrontare i bianconeri. "Gli avversari peggiori possono diventare uno stimolo per uscire fuori da una situazione non felicissima. La Lazio ha una grande opportunità per uscire da un momento difficile, non è facile perché la Juventus ha trovato un'ottima quadratura e sta dando continuità ai risultati".

Dove possono arrivare queste due squadre a fine stagione? "Le colloco tra le prime cinque, anche la Lazio. Lo dico perché vedo la qualità della squadra, mi avessero fatto questa domanda due mesi fa avrei risposto allo stesso modo".