ESCLUSIVA - Corsi, Trio Medusa: "Scudetto 1915? Ridiamo importanza al passato!"

Pubblicato il 12 ottobre alle ore 16
13.10.2015 17:25 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Corsi, Trio Medusa: "Scudetto 1915? Ridiamo importanza al passato!"

Quante volte le loro voci vi avranno strappato una risata, nel traffico o comodamente seduti in poltrona. Perché il Trio Medusa da diversi anni anima le giornate degli italiani, riuscendo sempre a sconvolgere la tranquillità del tubo catodico. Oggi Gabriele, Giorgio e Furio sono impegnati con il programma ‘Le Iene’, oltre ai vari impegni in radio. Artisti a 360 gradi, tra loro ci sono anche due laziali. Lalaziosiamonoi.it ha intercettato Gabriele Corsi, laziale verace e tifoso romantico di un calcio non c'è più. Oltre alla sua fede biancoceleste, Gabriele ha trattato un argomento di estrema attualità: la petizione per assegnare alla Lazio lo Scudetto 1914/1915.

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Gabriele, come nasce la tua passione per questi colori?

Nel nostro trio siamo due laziali e un romanista (Giorgio, ndr). La mia passione nasce in famiglia, erano tutti della Lazio. Mio nonno è romano da sette generazioni, quindi è normale il suo essere biancoceleste. Ero un gran tifoso, andavo molto spesso allo stadio, poi per impegni lavorativi ho dovuto mollare. Ma nella vita si cambia di tutto: moglie, macchina, ma non la fede calcistica.

Che idea ti sei fatto di questa nuova Lazio?

Presentando 'Le Iene' la domenica ed essendo in diretta ho avuto modo di vederla davvero poco. Ogni tanto buttavo uno sguardo al monitor, ma niente di più. Ho visto qualcosa in coppa e non mi è dispiaciuta. A me Pioli piace molto, è un personaggio posato. Non faccio mistero che non mi piace la difesa della Lazio. A volte balliamo veramente troppo.

Qual è il giocatore simbolo per te di questa squadra?

Uno è Klose, mi fa impazzire come personaggio sempre posato e professionale. Mi piace molto anche Felipe Anderson. Il mio idolo assoluto invece è Bruno Giordano, è quello che ho amato di più.

Cambiamo argomento: che idea ti sei fatto dell’iniziativa per riassegnare ex aequo lo Scudetto 1914/15 a Lazio e Genoa?

Ho scoperto da poco questa storia, drammatica e bellissima per certi versi. Sembra quasi un film, chissà cosa sarà passato nella testa di quei calciatori che avevano il solo sogno di giocare a calcio. Nel 1915 non c’erano campioni strapagati, lo si faceva solo per pura passione. Pieno spirito olimpico, che si incontravano solo per divertimento. Poi pensiamo alla guerra, che è già di per sé una cosa orribile. Sarebbe bello onorare questi ragazzi attraverso la firma sulla petizione. Meritano un riconoscimento sportivo in questo paese in cui si tende a dimenticare tutto. Quest’iniziativa non nasce per vantarsi di avere tre scudetti, ma per restituire qualcosa di giusto e di bello. Sarebbe bellissimo se fosse anche il Genoa a chiederlo.

Che valore dai al passato e alla tradizione di un club?

Io sono uno che si proietta molto verso il futuro. Il passato per me da tifoso è una visione molto romantica del calcio che non c’è più. Le trasferte, portare la bandiera e la sciarpa allo stadio. Per lealtà sportiva, firmare la petizione dell' avv. Mignogna deve essere un dovere per quei ragazzi. Se possiamo ricordarli non solo con un monumento ma anche con una piccola celebrazione sportiva, sarebbe la cosa più romantica e bella.