ESCLUSIVA - Marelli: “Quello che è accaduto in Lazio - Torino è grave, Di Bello e Giacomelli entrambi responsabili”

Pubblicato il 12/12 alle ore 15:08
13.12.2017 07:22 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Marelli: “Quello che è accaduto in Lazio - Torino è grave, Di Bello e Giacomelli entrambi responsabili”

Lazio-Torino è stata una partita all’insegna delle polemiche arbitrali. La direzione di Piero Giacomelli, secondo molti gravemente insufficiente, ha scatenato le reazioni nel mondo Lazio. L’espulsione di Immobile e il mancato rigore per i biancocelesti sono episodi gravi, verso cui la società biancoceleste ha gettato più di un dubbio. Per capire nel dettaglio la dinamica degli eventi e le singole responsabilità la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva l’ex arbitro Luca Marelli, che ha diretto numerose gare in Serie A, Serie B e l’attuale Lega Pro: “Sul rigore non concesso alla Lazio c’è stato un errore di comunicazione di Giacomelli nei confronti di tutti i protagonisti della partita: giocatori, dirigenti ed anche del VAR. Il direttore di gara nell’immediatezza del fallo di mano di Iago Falque segnala ai calciatori di aver visto lui e di aver valutato in prima persona l’episodio, specificando che si è trattato di un fallo di mano involontario. Da quel momento Di Bello, che è al VAR, si fa influenzare sulla base della valutazione di Giacomelli. Dunque non vuole intervenire su una decisione assunta dall’arbitro. Questo è un errore piuttosto evidente, inutile girarci intorno, perché Di Bello avrebbe dovuto insistere con Giacomelli per visionare l’episodio visto che c’era qualcosa che non quadrava. L’errore fondamentalmente è questo. Inoltre nell’episodio dell’espulsione di Ciro Immobile manca il cartellino giallo a Burdisso. Questo è grave, perché avendo rivisto le immagini il difensore del Torino se l’è cavata senza nulla. Alla fine è lui che provoca il laziale che ci casca ingenuamente. Il centrale granata non è nuovo a questi atteggiamenti, infatti al 68’ quando viene ammonito Milinkovic-Savic per un intervento duro su Molinaro chi va ad infastidire il serbo? Sempre Burdisso. Cosa che non sarebbe accaduta se Giacomelli avesse ammonito il calciatore nell’occasione dell’espulsione di Immobile”.

RESPONSABILITÀ -La responsabilità la divido al 50%, quella principale è proprio quella di Giacomelli perché in campo si può avere una sensazione ma non si può avere una certezza quando ci sono episodi come il fallo di mano di Iago Falque. Può aver percepito l’involontarietà, può aver avuto qualsiasi tipo di sensazione, ma non può lasciarsi andare a gesti come quelli che abbiamo visto, cioè quello di rassicurare tutti. In questa circostanza l’arbitro - se fosse stato un pochino più calmo -  avrebbe potuto notare che Iago Falque dopo il fatto ha avuto una reazione particolare. Il calciatore del Torino si gira verso l’arbitro ed allarga le braccia come a dire che il suo intervento è stato involontario. In quel momento i giocatori granata si fermano tutti perché si aspettavano il rigore, si nota dalle immagini. Si tratta di un abbaglio pazzesco. Il fallo di mano è un evento inatteso in campo, l’arbitro non si aspetta mai che un giocatore usi un braccio per intervenire sul pallone. Non è facile individuarli e posso giustificarli in presa diretta, ad esempio lo scorso anno quando non veniva ravvisato un fallo di mano ammettevo che c’era stato un errore grave, però lo giustificavo perché so quanto sia complesso. Però con il VAR è impossibile trovare una giustificazione plausibile, si può spiegare cosa è successo ma non si può giustificare”.

DINAMICA - “Di Bello si è sicuramente accorto di cosa è accaduto in area, ma si è sentito inibito nella sua decisione perché Giacomelli gli dice chiaramente che è stato lui a valutare l’azione. Questo è un errore di lettura, il protocollo va modificato in alcune parti. Questa è una di quelle circostanze in cui non c’è un dubbio, c’è una certezza; anche se sono arrivate delle comunicazioni dal campo devono essere superate. Non si può pensare che Di Bello eviti di intervenire perché Giacomelli ha valutato questo episodio in un certo modo. Mi spiego: nel successivo scontro fra Burdisso ed Immobile, Giacomelli ha visto cosa è accaduto, allora perché è stato chiamato il VAR? Perché l’arbitro non ha comunicato nulla ed ha aperto la strada alla review. Dunque questo è stato un errore molto grave che cambiato la partita. Al di là dell’espulsione di Immobile, manca il calcio di rigore. La Lazio ha giocato tutto il secondo tempo in 10 uomini, ma sarebbe potuta scendere in campo sull’1-0. Il rigore poi va realizzato, specifico che c’è una probabilità del 75% che un calciatore faccia gol dagli 11 metri. Dunque c’era la probabilità del 75% che la Lazio potesse iniziare il secondo tempo in vantaggio. Si tratta di un errore grave, in un minuto si è vista tutta la problematica dell’intera partita. Per il resto manca un giallo colossale per un fallo tattico di Rincon su Luis Alberto, lì l’ammonizione è automatica. Ogni giallo risparmiato non significa utilizzare il buon senso, si tratta di un errore”.

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