ESCLUSIVA Radiosei - Torna la Nord allo stadio: "Colpire la società non vuol dire colpire la Lazio"

Pubblicato il 2/9 alle ore 18:36
03.09.2014 07:05 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA Radiosei - Torna la Nord allo stadio: "Colpire la società non vuol dire colpire la Lazio"
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© foto di Federico Gaetano

Dopo il comunicato di questa mattina, che annunciava la scelta della Curva Nord di rientrare allo stadio a partire dalla prima casalinga contro il Cesena, è intervenuto nuovamente ai microfoni di Radiosei Marco, uno dei portavoce della Curva, per approfondire ulteriormente la questione: "La decisione non è stata facile, anche perché non avevamo stabilito un termine. Il fatto è che non può esistere una Lazio senza tifoseria, ma questo non vuol dire che noi facciamo un passo indietro. Siamo noi che abbiamo subito dei torti da questa dirigenza, anche quando in occasione dei fatti tragici di Varsavia siamo stati chiamati 'collettori di collette'. Quando diciamo o noi o lui non vuol dire che ce ne andiamo. Il nostro ritorno allo stadio non è perché ci stiamo piegando alla dirigenza, anche perché anche ieri abbiamo visto come si è concluso il calciomercato". In riferimento poi allo stato d'animo dopo la sconfitta di domenica, aggiunge: "Contro il Milan abbiamo visto dei miglioramenti dal punto di vista del gioco, ma il primo tiro in porta lo abbiamo fatto all'80', per cui non siamo tranquilli per niente. Saremo gli ultimi a mollare, come recita il nostro inno. Abbiamo fatto capire ciò di cui siamo in grado di fare, ma adesso staremo vicini alla Lazio. Purtroppo nessuno di noi sa qual è la protesta giusta, anche perché se l'avessimo saputo l'avremmo fatta. Sicuramente sbaglia sempre chi fa qualcosa, chi sta a casa davanti una tastiera non sbaglierà mai. Abbiamo ricevuto critiche quando abbiamo abbandonato lo stadio e le stiamo ricevendo anche adesso che abbiamo deciso di tornare". Poi conclude: "Faremo il biglietto volta per volta. Diamo fiducia ai ragazzi e al mister, perché vogliamo il bene della squadra. Colpire la società non vuol dire colpire la Lazio. Non faremo i conti in tasca a nessuno. Dopo questo comunicato penso che una società che vuole ricucire il rapporto almeno con la parte più calma della tifoseria, prima di tutto aprirei la Curva Maestrelli a tutti i laziali, poi metterei i biglietti a poco prezzo".