ESCLUSIVA - Sergio: "Alla Lazio manca un leader difensivo. Ma il terzo posto non è impossibile"

Pubblicato il 24 novembre alle ore 17.47
25.11.2014 07:10 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Sergio: "Alla Lazio manca un leader difensivo. Ma il terzo posto non è impossibile"

Sedici gol subiti. Troppi, per ambire a piazzamenti importanti. La Lazio convince dalla metà campo in su ma continua a concedere troppo dietro. Il brutto infortunio di Gentiletti, gli acciacchi in ordine sparso di Basta, Radu, Ciani, Novaretti. La fortuna ha voltato le spalle ai paladini della retroguardia e Pioli, ex ottimo difensore, sta tentando di tutto per trovare la quadratura. L'idea è quella di spostare Radu al centro per la gara con il Chievo, l'intervento sul mercato sembra inevitabile. La redazione di Lalaziosiamonoi.it ha intervistato in esclusiva l'ex biancoceleste Raffaele Sergio, per uno screening della difesa capitolina dopo la pesante sconfitta contro la Juventus.

La Juventus ha rifilato un pesante 3 a 0 ai biancocelesti. Dove finisce il merito dei vincitori ed iniziano le mancanze della Lazio? "Era una partita difficile, la Juventus ha dimostrato grande forza e qualità. La Lazio ha retto bene nei primi 30 minuti, poi è venuto fuori lo strapotere degli avversari. La Juventus ha una rosa molto importante e Allegri sta dando continuità al lavoro degli ultimi tre anni".

L'approccio è sempre il solito: pressing alto, gioco propositivo e aggressivo. Pioli è un integralista, avrebbe potuto cambiare strategia abbassando la linea difensiva o rinfoltendo la mediana? "Se andiamo a vedere il primo gol è nato da due grandissimi giocate a livello individuale di Tevez e Pogba che hanno rotto gli indugi. Sbloccata la partita, sono cambiate anche le situazioni in campo, l'impostazione della Lazio era buona ma i grandi campioni della Juve hanno dato quello spunto importante che ha cambiato le sorti della partita".

Il mister ha parlato di una linea che ha sbagliato le posizioni in occasione del gol di Tevez. Può incidere il fatto che non ci sia una coppia di centrali affiatata? "Secondo me sì, anche perchè ci sono dei giocatori adattati in difesa (Cana, ndr) che fino a poco tempo fa giocavano in mezzo al campo e ci vuole tempo e lavoro per adattarli".

Eppure per la prossima gara si profila la possibilità di spostare Radu nel mezzo. "Radu nasce difensore centrale, è stato poi adattato a sinistra ma per caratteristiche è più dedito alla fase difensiva. Quando un giocatore prende questo tipo di abitudine non è semplice tornare al suo ruolo naturale, però credo che abbia tutte le qualità per provarci anche se Pioli in questo momento ha ripiegato su altre soluzioni".

A gennaio sarebbe opportuno intervenire sul mercato? "Può essere anche perché la Lazio ha perso un giocatore importante come Gentiletti, molto bravo a guidare la retroguardia. In questo momento la Lazio non ha un leader difensivo, bisogna cercare un elemento con questo tipo di caratteristiche".

La Lazio ha subito 7 dei 16 gol nel primo quarto d'ora della ripresa, come si spiega questo dato? "Non saprei dare una risposta, torniamo al discorso dei continui cambiamenti della linea difensiva. La mentalità di un difensore di ruolo è diversa rispetto a un giocatore adattato".

Sabato ci sarà il nuovo Chievo di Rolando Maran, quali saranno le difficoltà? "Sarà una partita difficile, bisogna prenderla con le molle. Il Chievo è un'ottima squadra nei singoli, se riesce a trovare la quadratura del gioco non è semplice affrontarla, anche ad Udine si è comportata bene. La Lazio però ha tutte le carte in regola per poter fare la propria partita".

Alla luce delle ultime due sconfitte, questa Lazio è ancora in corsa per il terzo posto? "Credo di sì, ha una rosa importante con giocatori di grande qualità. Sta trovando una fisionomia di gioco e una continuità di risultati. Con la Juventus è una gara a parte. Sta rispettando le previsioni della vigilia ed ha tutte le carte in regola".

 

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