ESCLUSIVA - Vannucchi: "La pesca è il mio nuovo mestiere! Vi racconto di quando fui ad un passo dalla Lazio..."

Pubblicato il 28/11 alle ore 19:38
29.11.2015 06:25 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Vannucchi: "La pesca è il mio nuovo mestiere! Vi racconto di quando fui ad un passo dalla Lazio..."
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© foto di Federico De Luca

Provate a digitare Ighli Vannucchi su qualsiasi motore di ricerca. Non troverete l'ex fantasista in compagnia di un pallone dal calcio, semmai di enormi muggini e cheppie, carpe e lucci. "Il vero pescatore è alla ricerca del pesce infinito".  Vannucchi oggi preferisce lo spinning alle sgambate su un rettangolo verde. Due passioni coltivate sin da bambino, di pari passo. Nel 2014 l'ultima esperienza da professionista a Viareggio, gli ultimi calci in Eccellenza, l'abbandono totale alla pesca. Ha un sito internet dedicato, nel quale posta tutte le sue incredibili evoluzioni. Ma non chiedetegli di scegliere tra una canna da pesca e un calcio di punizione: "Non ho preferenze - spiega in esclusiva ai microfoni di lalaziosiamonoi -  sono le mie due passioni. Il calcio è stato il mio mestiere, ora lo è la pesca". Sul portale ci sono anche informazioni tecniche e video, alcuni dei quali sono sbarcati anche su Sky.

LA LAZIO CHE NON FU - Pesci a parte, Vannucchi ha deliziato le platee del nostro calcio per quasi un ventennio: dalle prime magie con la Lucchese alla Salernitana di Delio Rossi, la sua rampa di lancio. E non è un caso se fu proprio il tecnico di Rimini a chiederlo al presidente Lotito per la sua Lazio, il suo passaggio sfumò per un pelo: "Fu dopo le Olimpiadi. Ci fu una trattativa che poi fallì, non so se per colpa dei presidenti o dei procuratori. Era un affare ben avviato, non so cos'è successo, entrambi si son dati la colpa e alla fine non ho saputo la verità". La Lazio, una delle sue vittime preferite, un amore troncato ancor prima di nascere. 10 febbraio 2008, una splendida punizione del fantasista di Prato stende la squadra di Delio: "Vittima preferita? Diciamo di sì. Ho segnato un paio di volte alla Lazio, anzi tre. Sono stato fortunato con la Lazio...".

IDOLO DEL CASTELLANI - L'Empoli è stata la sua compagna di carriera, la realtà che più ne ha risaltato pregi e virtù. Vannucchi ha dispensato magie al Castellani per otto stagioni, inframezzate da una parentesi poco fortunata a Palermo: "È una piazza tranquilla - spiega Vannucchi - c'è una cultura del tifoso più aperta e paziente, dovrebbero prendere spunto anche altre piazze. Il calcio è un gioco e va preso con filosofia nella vittoria e nella sconfitta". Al netto dei principi etici, la società del presidente Corsi sta seguendo un progetto incentrato sulla crescita dei giovani, i prodotti della cantera, mostrando un calcio piacevole e mai rinunciatario. Giampaolo in questo senso sta proseguendo il lavoro iniziato da Sarri: "È un esempio da seguire e che va sviluppato in maniera sempre migliore. Negli anni hanno sempre portato avanti questa filosofia, ha dato dei risultati valorizzando tanti giovani, sono i primi in assoluto a proporli".

LA PARTITA? BOH! - Domani i toscani ospitano la Lazio, una partita fondamentale per le due squadre, a caccia di punti, ma con inerzie differenti: "Boh, spero che sia una partita divertente ora seguo poco il calcio. Faccio il tifo per l'Empoli in ogni caso". Già, Vannucchi ora è totalmente immerso nel mondo della pesca. La proverbiale goliardia toscana. L'universo da nababbi del calcio professionistico non fa più per lui. Meglio indossare pinocchietti e una maglia dal messaggio stravagante e scandagliare i fondali dell'Arno, alla ricerca del pesce infinito.