F. Anderson, Dunga lo snobba. Così la Premier può aspettare...

Rientra a Roma oggi, Felipe Anderson, dal doppio impegno con la Nazionale U23 brasiliana. Nei piani del Pipe c'è di riportare a casa la vittoria delle Olimpiadi, nel 2016 a Rio, ma certamente la mancata convocazione nella Seleção è motivo di cruccio per il numero 7 laziale. Tuttavia, la riluttanza con cui Dunga decide di affidargli una maglia verdeoro, potrebbe tornare fedele alleata dei tifosi biancocelesti. Perché gli osservatori di Premier gremiscono la corte di Felipe e bramano di trascinare le sue grazie in Inghilterra: difficile, se le sue presenze in Nazionale dovessero rimanere scarne. Infatti, le restrizioni sugli extracomunitari vigenti nel Paese della regina, prevedono che per guadagnarsi il permesso di soggiorno bisogna godere del 75% delle convocazioni in Nazionale maggiore negli ultimi due anni. Difficile ma non impossibile: come ricorda La Repubblica, niente che non si possa fare muovendo grosse somme di denaro. L'esempio? Willian passato al Chelsea, 35 milioni e due sole apparizioni con i canarinhos. Il margine per permettere una manovra del genere è di circa 15 milioni di euro. Insomma, un intralcio spinoso, ma non di quelli insormontabili: che comunque non diminuirà i riflettori britannici puntati sulle prodezze di Felipe Anderson.