Farris: "L'espulsione di Inzaghi ingiusta! Pioli? Io e Simone abbiamo imparato molto da lui"

Pubblicato ieri alle 14.02
06.05.2016 06:40 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Farris: "L'espulsione di Inzaghi ingiusta! Pioli? Io e Simone abbiamo imparato molto da lui"

È partito da lontano Massimiliano Farris. Prima giocatore, poi la gavetta da allenatore. All'ombra di Simone Inzaghi è cresciuto anche lui in Primavera. Ora è rimasto il secondo di Inzaghino anche nella Lazio prima squadra. Un legame professionale molto forte che ha il compito di portare lontano il club sperando nella riconferma. Farris, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, ha parlato dei suoi inizi e non solo, con una playlist ricca di note rock.

GLI INIZI - "Sono partito presto da Milano, sono nato lì. A 16 anni ero già andato via, non mi sento milanese. Avevo sempre il pallone in mano, fin da piccolo. Ho seguito il classico iter dei settori giovanili, fui scartato dall'Inter e poi sono passato professionista alla Pro Vercelli. E alla fine andai al Torino in A".

LA CARRIERA - "Ho avuto una carriera bella e fortunata. Negli ultimi anni ci sono state alcune situazioni che sono andate di pari passo con la questione economica del mondo. Tante società erano in difficoltà, a Viterbo i tifosi fecero colletta per pagarci trasferte e altro. Vincemmo il campionato, ma niente promozione perché non c'erano soldi per passare di categoria. Tutte situazioni difficili ma che mi hanno fatto capire tante cose. Con Inzaghi e con la Lazio è cambiato tutto in uno dei settori giovanili migliori d'Italia".

LA LAZIO - "Sono convinto che i ragazzi della Primavera riusciranno a centrare le Final Eight. Domenica, quando ho allenato la Lazio con Simone espulso è stata una grande emozione per me quando ho preso il suo posto. Mi sono tolto il giaccone, la pressione era altissima dentro di me. Tra l'altro, l'espulsione è stata inutile. C'era rabbia per il giallo di Keita, ma la partita non era cattiva. Simone è una persona educata, mai sopra le righe. Ma alla fine meglio (ride, ndr), mi sono gustato il momento".

QUESTIONE DI RUOLI - "Credo che oggi ci sia una storia con tanti allenatori che prima erano grandi giocatori. È una questione di carisma, conoscere il calcio e trasmettere le proprie conoscenze. Ma non serve essere stato un buon giocatore in passato, a prescindere dal ruolo, per diventare un buon tecnico."

FOTORICORDO - "Pubblicai sui social in tempi non sospetti una fotografia alla quale sono molto legato. E' stata scattata in occasione di un'amichevole, Fiorenzuola-Inter. Siamo immortalati Luca Toni ed io. Lui era all'inizio della sua carriera. Io, invece, non ero proprio al tramonto, ma più delle ambizioni contava ormai la sicurezza economica. Nell'immagine c'è anche Stefano Pioli: una persona fantastica, lo era come compagno di squadra e poi lo è stato come superiore. Con Inzaghi abbiamo sempre preso spunto, sia dalla persona che dal tecnico, lo abbiamo sempre stimato. Poi, il protagonista di questa foto è Ronaldo. Quando postai l'immagine, notando tutti questi personaggi illustri, la battuta era scontata: chi è l'intruso?".